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Breve dizionario storico d'Italia

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Cristianesimo Sotto il regno di Ottaviano Augusto era nato a Betlemme, un piccolo paese della Palestina che allora era una provincia del dell'impero Romano, Gesù. Gli Ebrei da secoli attendevano un Messia glorioso, potente, trionfante che li liberasse dal dominio straniero e creasse un Regno d' Israele ricco e potente. Essi perciò rimasero delusi da questo Messia, che sosteneva che si devono amare anche i nemici, che Dio era Padre di tutti gli uomini e che era venuto per la salvezza dell'umanità. Gli ebrei quindi denunciarono Gesù Cristo ai Romani come un sacrilego rivoluzionario che aizzava il popolo a ribellarsi a Roma. Così egli fu condannato prima alla flagellazione e poi alla sua crocifissione. I suoi seguaci, gli Apostoli, dopo la sua morte si sparsero per le province  dell'impero e portarono la sua parola, i suoi insegnamenti a tutti gli uomini. I primi gruppi di Cristiani vivevano in comunità dove l'unione, l'amore, l'aiuto reciproco erano alla base della vita quotidiana. E questo metteva, ancora più in risalto le divisioni, le ingiustizie, le violenze della decadente società romana. Il cristianesimo è quindi da considerarsi una delle più grandi rivoluzioni della storia poiché, oltre alla nuova concezione religiosa, poneva una nuova organizzazione sociale non più fondata sulla schiavitù, sulla divisione in "classi", sulla violenza e la prepotenza delle classi dominanti. Logicamente i potenti giudicarono questa nuova dottrina troppo rivoluzionaria e pericolosa per sé e per la sicurezza dello stato. Fu però proibito ai Cristiani di propagandare le loro idee  e di professare la loro fede. I  Cristiani rifiutarono queste imposizioni  e quindi furono perseguitati.

 

Barbari  Popolazioni nordiche. I Romani indicavano con questo nome tutto ciò che non apparteneva alla loro civiltà. Era un popolo nomade, viveva in tende o capanne; si spostavano a piedi o a cavallo o su carri a quattro ruote inventati da loro. Erano abili cacciatori e conoscevano molto bene l'uso delle armi e l'arte della guerra. Erano fedeli alla parola data, avevano grande rispetto per l'ospite, tenevano in grande considerazione della donna, avevano vivissimo rispetto per l'uomo forte e valoroso. Erano suddivisi in tribù che spesso si combattevano tra loro.

 

Visigoti, Vandali, Unni, Eruli, Franchi, Sassoni  Dilagarono nei territori dell'impero romano, saccheggiando ed uccidendo. Alcune di queste popolazioni presero possesso di estesi territori: Spagna (Visigoti), Gallia (Franchi), Italia (Eruli). Si salvò solo l'impero d'Oriente (detto anche Bizantino).      

Gli Eruli, al comando del loro Re Odoacre, nell'anno 476 giunsero a Ravenna e deposero dal trono l'ultimo degli imperatori, il giovanissimo Romolo Augustolo. Così finì l'impero romano d'occidente.

Alcuni anni dopo gli Eruli furono sconfitti da altri barbari: gli Ostrogoti, i quali avevano per  capo Teodorico, che governò su tutta l'Italia. Si può dire che per circa trenta anni la nostra penisola poté godere di un periodo di pace, seppur relativa.               

Poi alla morte di Teodorico, l'impero bizantino, guidato da Giustiniano riconquistò in vent'anni di guerre sanguinose e devastatrici, l'Italia.

                                                                                                                                                                     Appena 15 anni dopo la fine della guerra tra Ostrogoti e Bizantini per il possesso dell'Italia, altri barbari i Longobardi, valicarono le Alpi e invasero la pianura padana. Essi, guidati dal loro re Alboino, incontrano poca resistenza da parte dei Bizantini, i quali si ritirarono presso le zone costiere e nelle isole, dove potevano ricevere con maggior facilità gli aiuti di Bisanzio. In breve tempo i Longobardi conquistarono buona parte dell'Italia. La città di Pavia che, essendo ben difesa sulle rive del fiume Ticino, aveva resistito per tre anni al loro assedio, fu scelta come capitale del loro Regno. L'Italia rimase così divisa in due parti: una sotto il dominio longobardo, l'altra sotto il dominio bizantino. In tal modo essa perse la sua unità politica, che giungerà a riconquistare soltanto dopo moltissimi secoli, cioè nel 1861.

Quando i Longobardi, minacciarono seriamente Roma, il Papa chiese aiuto al re dei Franchi, Carlo Magno. Egli accorse, sconfisse i longobardi, conquistò le loro terre e poi donò una parte dell'Italia centrale al papa, come segno di devozione alla Chiesa.  Negli anni successivi Carlo Magno estese il suo domino su buona parte dell'Europa, creando il maggior dominio europeo dopo l'impero romano. Egli pensò di fondere le genti a lui sottomesse  in un solo popolo mediante un'unica fede (la cristiana), un solo re (Carlo Magno) e facendo rinascere la cultura e le istituzioni romane. Questo suo stato sarebbe stato degno, allora, di chiamarsi "impero romano". Presento il suo progetto al papa, il quale lo approvò e la notte del Natale dell'800, nella Basilica di San Pietro, a Roma,  Papa Leone III incoronò Carlo Magno " imperatore del Sacro Romano Impero". Egli divise il suo territorio in territori più o meno estesi, chiamati feudi. Così nacque il feudalesimo, un sistema economico e politico che si affermò nel sacro Romano Impero dopo la scomparsa dello stesso Carlo Magno. In pratica c'era la suddivisione di compiti: l'imperatore, i vassalli (conti e marchesi che in cambio del feudo ricevuto si assumevano l'obbligo di ubbidire agli ordini del sovrano), i valvassori (se il feudo del vassallo  era molto esteso, questi aveva la facoltà di dividerlo, a sua volta, fra feudatari minori chiamati appunto valvassori), i valvassini (piccoli proprietari di campagna), contadini (lavoravano i campi presi in affitto dal signore, al quale dovevano consegnare parte del prodotto e pagare numerose  e pesanti tasse) ed i servi della gleba (lavoravano i campi del signore ricevendo in cambio il cibo appena sufficiente, non potevano cambiare mestiere o andare ad abitare altrove senza il permesso del feudatario).

 

L' impero di Carlo Magno, pochi anni dopo la sua morte, si disgregò e diede vita a tre regni: Germania, Francia, Italia. Nemmeno questa suddivisione, però, fece cessare le aspre lotte combattute fra i vari feudatari per allargare il proprio feudo o per dominare sugli altri.   i grandi feudatari tedeschi, per porre fine a questo stato di cose, scelsero fra loro un re. Fu nominato Ottone I di Sassonia. A coloro che si ribellavano ai suoi ordini, tolse loro il feudo, che poi diede a dei vescovi, che furono chiamati vescovi-conti. Pacificato il suo Regno, venne in Italia, sottomise anche qui i feudatari e si fece nominare re d'Italia. Poi, dimostrando al Papa che aveva riunito gran parte dell'Impero di Carlo Magno, ottenne di essere incoronato Imperatore. Risorgeva così il Sacro Romano Impero, detto Germanico.

 

 

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