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Nella foto la sorella di Piero Drioli
riceve la santa comunione da Padre Pio.
In questa mia storia, voglio raccontarvi i fatti e i cambiamenti che hanno caratterizzato la mia vita sperando di potervi far capire l' importanza che hanno per me il Vangelo e le Sacre Scritture, perché è qui che troviamo la verità sul mondo che viviamo e vivremo. Non solo; potremmo scoprire tante cose rimaste segrete che noi non ci immaginiamo neanche per sogno. Come é detto P. Pio ha promesso l'avverarsi di tutte le Sacre Scritture, senza eccezione di versetto alcuno. Molti studiosi, intellettuali e anche alcuni sacerdoti hanno detto che le scritture per certi versi vanno interpretate in modo simbolico. Questo qualche volta può essere vero; ma secondo il mio personale punto di vista ritengo che il più delle volte le sacre scritture siano di una tale chiarezza da allontanare ogni sorta di dubbio. Il momento che stiamo vivendo é sicuramente preoccupante ( tutto ciò possiamo toccarlo con mano ); quindi bisogna attentamente leggere il Vangelo e il libro dell'Apocalisse; che al contrario di quello che la maggior parte della gente crede, ( Apocalisse = Rivelazione ) non é un libro di sventura; ma bensì di speranza, che ci porterà alla vittoria finale contro il Maligno; che però arriverà solo grazie ad una Chiesa Rinnovata che riconoscerà l'Amore dell'apostolo Giovanni, ( Il prediletto di Gesù ) il quale deve lavorare accanto a Pietro per riportare tutte le pecorelle ad un unico ovile che é la Chiesa di Roma. Non fantastichiamo nelle sventure credendo di vedere presto un nuovo Diluvio Universale. Dio dopo il Diluvio promise a Noé che non avrebbe più mandato un "Diluvio Universale " bensì un " Diluvio d`Amore ". Questo sono arrivato a capire nei miei 42 anni.
È per questo che voglio raccontarvi la mia storia. La mia cara mamma era in dolce attesa del suo 4° figlio; ma c'erano alcuni problemi per il parto; quindi chiese consiglio a P. Pio che gli disse di pregare il Papa Pio XII, che era morto da pochi mesi. Tutto finì nel migliore dei modi, io venni alla luce il 2 maggio 1959, e, mia mamma pensò bene di chiamarmi Piero, Pio, Maria in onore della Madonna, Pio XII, e Padre Pio. Spesso da piccolino, mia mamma mi portava con sé da P. Pio affrontando un viaggio non certo facile per la distanza che c é da Bordighera a S. Giovanni Rotondo. Di solito ci si fermava vicino al convento dei frati in una delle poche pensioni che vi erano allora. Spesso si restava nel paesino pugliese anche un mese di fila per ben 4 volte all'anno. La mia mamma in quei tempi era solita frequentare tutti i più importanti figli spirituali: da Cleonice Morcaldi, alla contessa Rina ( o Tina, non ricordo con precisione ) Teifener che pur di stare vicino al Padre aveva abbandonato un mondo ambito da tutti; Immacolata parente di Cleonice; Maria Pia nipote di P. Pio; il direttore della " Casa Sollievo della Sofferenza Kisvarday; l'attore Carlo Campanini allora molto famoso. Era quindi una delle Figlie Spirituali più importanti del Padre. Ricordo con piacere l`attore Carlo Campanini; che mi teneva spesso in braccio. Figuriamoci noi gente normale, che frequentava gente ricca e famosa. Questa era la dimostrazione che di fronte al frate di Pietralcina tutti erano uguali. Naturalmente i ricordi più limpidi dei miei 9 anni accanto a P. Pio partono dai 5 ai 9 fino alla sua morte. Rammento molto bene quando nel 1964 disse a mia madre di farmi preparare in fretta per ricevere la 1° Comunione. Diceva che era necessario comunicarsi molto presto per non dar tempo al Maligno di nuocere più di tanto. Tanto é vero che mia mamma mi portò dalle suore di S.Rosa a Bordighera per un`accurata preparazione. Io allora non andavo ancora a scuola; ma ricordo perfettamente di aver risposto all`esame di catechismo davanti al parroco Don Pio Mauro in modo praticamente perfetto. Il sacerdote però s`impuntò dicendo che ero troppo piccolo per poter ricevere la 1 Comunione. Così passarono altri 2 anni prima di arrivare a quel fadico 10 maggio 1966; giorno in cui ebbi il grande onore di ricevere la 1Comunione dalle Sante mani di P. Pio. Nel frattempo molte persone ridevano del fatto che mia madre facesso spesso visita al frate di Pietralcina; tra questi anche il parroco stesso di Bordighera. ( Dico questo perché di lì a poco anche Don Pio Mauro cambiò opinione sul nostro Padre ) Ma é anche vero che molte persone si rivolgevano a lei perché parlasse a P. Pio di intercedere per i loro problemi presso Dio. Arrivando invece al giorno della mia prima Comunione, ricordo molto bene il giorno della vigilia, i frati mi insegnavano come comportarmi durante la cerimonia. Il 10 maggio invece mi alzai prestissimo; con un agitazione incredibile. Andai insieme ai miei genitori alla S. Messa molto presto; non ricordo con precisione se fossero le 4.30 oppure le 5; rammento invece perfettamente che quella mattina stetti malissimo, mi sedetti davanti all`altare con la paura di svenire da un momento all`altro. Sicuramente ci fu un`intervento Divino perché non avevo neanche la forza di stare in piedi. Emozionatissimo, mi avvicinai a Padre Pio per ricevere la Comunione, e mentre mi porgeva l'Ostia mi disse: " Che la tua ultima Comunione sia più santa di questa prima, tutti i miei voti e i miei auguri ". Da quel preciso istante passarono tutte le paure e ripresi a stare bene. Era il giorno più bello quello che forse avrebbe segnato il destino della mia esistenza. Tornai a Bordighera felicissimo, memorizzando nella mia mente ogni istante vissuto in modo così intenso. Dal 1966 al 1968 come da nostra abitudine ci si recava a S. Giovanni Rotonto 3/4 volte l'anno. Ricordo molto bene alcuni fatti a noi accaduti durante le visite al frate. Un giorno ci trovammo in mezzo a tanta gente, non so se dentro il corridoio del convento, o in piazzetta; Sta di fatto che P. Pio attorniato da tanta gente era quasi irraggiungibile; Ma non per mia Mamma che portandomi in braccio sfidò le persone intorno al Padre spingendo a tal punto che riuscì ad arrivare davanti al frate tra il malcontento delle persone stesse, che si vedevano scavalcate. Con mia grande sorpresa P. Pio non rimproverò mia mamma ma bensì le persone che protestavano. Ricordo ancora che mia mamma conosceva orari e luoghi dove poteva incontrare Padre Pio a tutte le ore. Ad un'ora era nel corridoio del convento; ad un'altra lo si trovava a confessare nella piccola chiesetta; ad un'altra a pregare nella chiesa grande nel suo inginocchiatoio; e ancora, ad affacciarsi dalla finestra esterna del convento per salutare i suoi devoti.
Fu proprio in una di queste occasioni che P. Pio si manifestò in bilocazione in maniera straordinaria. Mia madre mentre il Padre si affacciò dalla finestrella gli gridò che ci saremmo recati a Monte S. Angelo nella chiesetta di S. Michele chiedendogli di accompagnarci. Quando giungemmo nella piccola chiesa, mi trovai sulla balaustra a giocare con una piccola automobilina, nel frattempo un`uomo avvicinatosi a mia mia madre gli disse: " Prosit ". Mia mamma non avendo capito rispose! Cosa?. Ed il signore per la seconda volta " Prosit ". La mia mamma non sapendo allora cosa volesse dire quella parola, ( Prosit = salute ) per non essere presa per sciocca rispose: Ah, si, si grazie!. Il giorno dopo in confessione da Padre Pio, il Padre prendendola in giro gli confessa che quell`uomo che nella chiesetta di S. Michele che gli aveva detto per ben due volte " Prosit " era proprio lui. Nei 18 anni di viaggi a S. Giovanni Rotondo, mia mamma ricevette tramite P. Pio il dono della scrittura automatica. Il Padre gli disse che se l`avesse messa a disposizione del prossimo, quegli scritti sarebbero stati ispirati dal Padre stesso e così avvenne. (Porterò più avanti su internet alcuni scritti della mia mamma che vi confermeranno, che, una persona seppur intelligente come mia madre avendo frequentato soltanto, la 2° avviamento non avrebbe potuto scrivere mai cose, che solo un laureato, se non un teologo, sarebbero in grado di scrivere).
Tornando alla mia storia ho sempre impresso nella memoria l 'ultima volta che riuscii a confessarmi dal Padre: Mio padre mi accompagnò fino al confessionale, mi inginocchiai davanti a lui; e, dopo avergli raccontato tutti i miei peccati lo pregai di intercedere per mia mamma che era affetta da un grave problema alla gola che durava da anni. Lui in dialetto campano mi rispose: Che dici waglione, che dici! E va tranquillo! E si mise a ridere di gusto. Di questa visita avvenuta nel maggio del 1968 ricordo praticamente tutto. In questa occasione la mamma voleva rimandare la partenza; ma una notte sognai la Madonna che per ben tre volte mi esortava a partire subito per S Giovanni Rotondo. Il giorno dopo eravamo sul treno, per giungere nel paese pugliese in serata. Il mattino del giorno dopo vidi nel corridoio del convento il Padre per la prima volta su una sedia a rotelle: ne rimasi profondamente colpito. Riuscii in qualche modo a baciargli la mano, tutta profumata di quel acido fenico che a me piaceva da impazzire. Fu quella purtroppo l'ultima volta che lo vidi; ma nei miei occhi rimarrà sempre presente la sua dolcezza e il suo Amore per il Cielo e tutti gli uomini della terra; amore che ha continuato a vivere ancor di più dopo la sua scomparsa, perché il compito di Padre Pio sulla terra non é ancora finito, ecco perché nel dicembre del 2000 mi sono deciso ad aprire questo sito. perché Padre Pio é qui tra noi, perché il momento che stiamo vivendo é il più terribile da quando é stata creata la terra. Siamo arrivati ad un bivio, dobbiamo scegliere: schierarci con l Amore di nostro Signore che ha inviato il suo apostolo Giovanni per la salvezza del mondo; oppure schierarci dalla parte di quel Maligno che vuole la distruzione del mondo e dell'uomo e che purtroppo non si nasconde solo tra uomini che si incontrano in luoghi comuni; ma si nasconde anche tra alcuni ministri e sacerdoti della Chiesa stessa. E per questo che bisogna pregare, bisogna pregare per la vittoria della Chiesa dell'Amore contro la Chiesa della legge. Con la legge non si riportano le pecorelle all'ovile, le pecorelle ritornano se capiscono che Dio é buono, solo così potremmo portare sulla terra quella valle dell'Eden che Gesù, le Sacre Scritture e alcuni profeti tra cui Padre Pio ci hanno promesso. Dopo la parentesi su questo argomento che tratteremo più avanti, voglio continuare a parlare della mia storia, fino a parlare del momento attuale perché possiate capire anche voi quello che Padre Pio voleva fosse a conoscenza del mondo intero. Naturalmente io non mi ritengo degno di dire queste cose; ma lo faccio per obbedienza al Padre e all'Amore di Gesù e di Maria: Se non lo facessi, un giorno dovrò rendere conto a Dio per non aver fatto il mio dovere. Naturalmente ognuno di Voi é libero di credere e non. Tornando quindi indietro di 32 anni avevo appena 9 anni quando Padre Pio ci lasciò, e dopo solo 5 giorni lo sognai seduto su una sedia con una benda sugli occhi!!. Mia madre disse che quel sogno significava che si trovava ancora in Purgatorio. Molti anni dopo leggendo un libro della sig. ra austriaca Simma Maria ( questa signora ha il dono di poter vedere le anime del Purgatorio bisognose, che le richiedono preghiere, e messe per poter un giorno godere del Paradio ) ebbi conferma della verità di quel sogno. Maria Simma dice di avere visto Padre Pio subito dopo la sua morte in Purgatorio. La Simma spiega però che la sua presenza era dovuta solo al fatto di essersi recato in questo luogo di purificazione esclusivamente per far coraggio alle anime tanto bisognose. Da quel sogno strano di tanti anni fa, molti ne ho fatti durante il cammino della mia vita. Molti di questi sono risultati anche come sogni premonitori.
Ed ora per quello che vi dirò, non vi chiedo di credermi; ma solo di analizzare ciò che scriverò leggendo attentamente questo testo, e poi affidatevi al vostro cuore, esso vi farà comprendere la verità. Ai 9 anni dunque la mia vita si svolgeva come quella di qualsiasi altro bambino di tutto il mondo. Facevo le scuole elementari, giocavo a calcio nella mia città; fino a quando, piano piano, crescendo, giungeva l'età del militare. Partii per l'Arma nel gennaio 1979 e fui mandato a fare il car a Maddaloni in provincia di Caserta. La mamma preoccupata della distanza da Bordighera si rivolse al Vescovo di Ventimiglia ( Mons. Verardo) perché si prestasse per un mio riavvicinamento a casa. Infatti dopo alcuni giorni giungeva una lettera a casa mia a Bordighera del colonnello Capra che mi assicurava sull trasferimento al distretto militare di Savona; cosa che sorprese molto il mio capitano che aveva letto che la mia destinazione sarebbe stata Alessandria. Quando su mia richiesta andò ad informarsi dal colonnello dell'esistenza di questa lettera rimase sbigottito; perché la raccomandazione arrivava addirittura dal'allora Cardinale Giuseppe Siri. Dico questo perché qualche anno dopo ricevetti dal Cardinale malato una lettera che mi confermava di avere intrapreso la strada giusta. Infatti gli avevo spedito un libriccino scritto da un figlio spirituale di Padre Pio che il Santo frate riteneva essere la salvezza del mondo. Sua Eminenza mi rispose per mano del suo segretario , ringraziandomi tantissimo per il libriccino e per le belle espressioni da me usate verso di lui. Pochi mesi dopo il Cardinale mi venne a trovare in sogno durante la notte. Sognai tante immaginette di Padre Pio, ed ad un certo punto mi sentii una mano appoggiarsi sulla mia testa, sentivo che tra le dita di questa mano c'era un anello grosso come quello dei Cardinali. Nel sogno mi spaventai a tal punto che mi svegliai di soprassalto; ma la mano era ancora lì, finché per una decina di secondi non pregai perché se ne andasse. L'indomani venni a sapere che il Cardinale Siri era morto; allora capii che era venuto a trovarmi per ringraziarmi. Questo libriccino sarà la salvezza del mondo. L'Apocalisse ci dice nel capitolo 10 che un angelo diede un libriccino all'apostolo Giovanni; dicendogli di non svelarne ancora il contenuto dello steso perché avrebbe dovuto farlo in un altro momento che era questo. Questo libretto parla d'Amore, ci insegna in poche pagine tutto ciò che non impareremmo in tutta la nostra vita. Esso illumina il nostro cammino, ed apre il nostro cuore al ritorno di Gesù. La potenza dello Spirito Santo verrà ad accendere l'Amore, la Pace nel mondo verrà quando Pietro riconoscerà l'apostolo Giovanni, il quale non ha conosciuto la morte. Vedere il Vangelo di Giovanni ( 21 -