I fotoni

Il corpo nero

L'effetto fotoelettrico

L'effetto Compton

Esperimenti con i fotoni

Interferenza con i fotoni

 
 

Interferenza con i fotoni

 

In questa sezione vengono simulati due esperimenti:

a) interferenza da una singola oppure da una doppia fenditura con luce laser emessa da un cannone

b) interferenza da una singola oppure da una doppia fenditura con elettroni emessi da un cannone

a) Luce laser



Legenda
Light cannon: cannone che emette luce laser
On/Off: interruttori per avviare/interrompere l'esperimento
Slit separation: separazione tra le fenditure

Autori: (c) Physics 2000, Colorado University

 

b) Elettroni



Legenda
Electron cannon: cannone che emette elettroni
On/Off: interruttori per avviare/interrompere l'esperimento
Slit separation: separazione tra le fenditure

Autori: (c) Physics 2000, Colorado University

 

Per realizzare l'esperimento bisogna seguire i passi seguenti:

  1. Impostare la distanza tra le due fenditure. La distanza nulla corrisponde all'esperimento di diffrazione da una fenditura.
  2. Avviare l'esperimento premendo il pulsante On. Le particelle appariranno sulla lastra posta dietro la fenditura come delle macchioline verdi.
  3. Fermare l'esperimento con il pulsante Off.

Si noti che questo esperimento con gli elettroni avrebbe lo stesso risultato se si effettuasse con i fotoni.

Osservazioni
Alla fine degli esperimenti sarà possibile fare le seguenti osservazioni:

  • Se si lascia proseguire l'esperimento con gli elettroni per un periodo sufficientemente lungo, si osserva che le particelle si distribuiscono, nel loro insieme, in modo tale da formare una figura di diffrazione tipica dei fenomeni ondulatori identica a quella che si forma con le onde luminose dell'esperimento con la luce laser. È più facile vedere le figure di interferenza se si strizzano gli occhi.
  • Se al contrario si interrompe l'esperimento con gli elettroni dopo un tempo breve, si mette in evidenza il carattere corpuscolare dei fotoni che compongono il fascio laser: appaiono sulla lastra delle singole macchie ben localizzate.

Entrambe le proprietà, quella ondulatoria e quella corpuscolare, sembrano quindi coesistere assieme.