CALUSO - Non solo la scuola media,
nel carnet delle opere pubbliche programmate per il 2003. Danilo Actis
Caporale, assessore ai lavori pubblici, ha illustrato in Consiglio comunale
quanto si è in procinto di realizzare. In primo luogo c'è
il parcheggio di via Morteo - lavori già appaltati -, attesissimo
per cercare di dare un contributo alla soluzione del problema dei posti
auto in centro; a ruota segue l'attuazione del Piano Urbano del Traffico.
Di particolare importanza è
anche la progettazione dell'incrocio rialzato tra via Trento e via San
Francesco: un'opera che dovrebbe finalmente ovviare alla difficoltà
di viabilità in quel punto, dove si sono verificati diversi incidenti
stradali; e poi si andrà a un accordo con la Provincia per la realizzazione
di una rotonda in viale Europa, altra zona ad alto rischio incidenti.
Per il rifacimento con la pavimentazione
in acciottolato e l'arredo urbano di piazza Ubertini serviranno 130 mila
euro. Entro l'autunno si completeranno lavori nel chiostro dell'ex convento
dei Francescani minori, con il recupero degli affreschi e la realizzazione
di una sala conferenze.
Si segnalano ancora il potenziamento
dell'illuminazione, la costruzione di 60 loculi nei cimiteri del capoluogo
e delle frazioni, il completamento della messa a norma degli edifici scolastici.
E poi un'iniziativa abbastanza singolare: il recupero della Torretta Belvedere,
al limitare del parco Spurgazzi, che sarà data in gestione a privati
(i bar di piazza Ubertini?) per essere utilizzata a fini di intrattenimento
e promozione territoriale. Infine si segnala uno studio di fattibilità,
in collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini doc canavesani, per
il recupero delle cantine di palazzo Valperga, che dovrebbero diventare
la sede della "Bottega provinciale del vino".
Tutto a gonfie vele, quindi? Provate
a chiedere a Walter Orsini che cosa ne pensa.
Il consigliere di minoranza, durante
la seduta, aveva azzardato una domanda - certo non propriamente innocente...
- sull'eventualità di nuovi insediamenti di centri di grande distribuzione:
e per tutta risposta si era beccato la reprimenda del sindaco, che gli
aveva ricordato come il centro commerciale al quale lui alludeva - in via
Torino - avrebbe potuto insediarsi grazie alle norme stabilite dalla Regione
Piemonte; e, oltretutto, sarebbe stato di proprietà del gruppo facente
capo a un parlamentare di Forza Italia. Altro che difendere il piccolo
commercio!
La replica di Orsini non si è
fatta attendere troppo. "Ho fatto quella domanda - spiega - perché
ritengo che nuovi insediamenti riservati alla grande distribuzione segnerebbero
la morte definitiva del centro storico. Quel centro storico che continua
a versare in stato di degrado, basta osservare piazza Ubertini, il parco
Spurgazzi, piazza Mazzini. E questa giunta continua nelle sue scelte inopportune,
dilapidando le risorse comuni: vedi il caso della rotonda di piazza Mazzini".
L'ex vicesindaco non ci sta a veder gettate le responsabilità dell'arrivo
di nuovi centri commerciali sulla giunta regionale di centrodestra di Ghigo.
"La Regione - sostiene Orsini - detta i criteri, ma sono i Comuni, con
i loro piani commerciali, a decidere l'ubicazione e il numero delle aree
idonee a ospitare centri commerciali". E, non contento, attacca frontalmente
le ultime varianti al piano regolatore che, ben lungi dall'aver consentito
un incremento abitativo - a causa di norme, a giudizio del consigliere,
troppo restrittive -, starebbero spingendo Caluso verso il declino, relegandolo
al ruolo di paese dormitorio.
m.s.