28 APRILE 2001
LETTERA AUTOGRAFA DI GIOVANNI PAOLO II° AI PARTECIPANTI ALLA XXIV
CONVOCAZIONE NAZIONALE DEL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO TENUTA A
RIMINI DAL 27 APRILE al 1° MAGGIO 2001
24 APRILE 2000
LETTERA AUTOGRAFA DI GIOVANNI PAOLO II° AL RINNOVAMENTO CARISMATICO
CATTOLLICO RIUNITO A RIMINI DAL 27 APRILE al !° MAGGIO 2000
3 GIUGNO 1999
SALUTO DI APERTURA DI GIOVANNI PAOLO II° AL CONVEGNO DI SPEYER
(Germania)
3 GIUGNO 1999
SALUTO DI APERTURA DI GIOVANNI PAOLO II° AL CONVEGNO DI SPEYER
(Germania) SVOLTOSI IL 7 e 8 GIUGNO FRA I FONDATORI E I RESPONSABILI DEI
MOVIMENTI E NUOVE COMUNITA' DELL'EST E DELL'OVEST
10 OTTOBRE 1973
DISCORSO DI PAOLO VI° AI LEADERS DEL RINNOVAMENTO
PENTECOSTE 1975
DISCORSO DI PAOLO VI° AI PARTECIPANTI AL III CONGRESSO INTERNAZIONALE
DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO.
23 NOVEMBRE 1980
UDIENZA DI GIOVANNI PAOLO II° AI GRUPPI ITALIANI DEL RINNOVAMENTO NELLO
SPIRITO.
7 MAGGIO 1981
DISCORSO IN LINGUA INGLESE (tradotto in Italiano) DI GIOVANNI PAOLO II°
AI PARTECIPANTI ALLA IV CONFERENZA INTERNAZIONBALE DEI LEADERS DEL
RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO.
30 APRILE 1984
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II° AI PARTECIPANMTI ALLA V CONFERENZA
INTERNAZIONALE DEI LEADERS DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO
17 NOVEMBRE 1986
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II° AI GRUPPI ITALIANI DEL RINNOVAMENTO
NELLO SPIRITO IN OCCASIONE DELLA II UDIENZA A LORO RISERVATA.
10
OTTOBRE 1973
DISCORSO DI
PAOLO VI° ALLA II CONFERENZA INTERNAZIONALE DEI LEADERS DEL
RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO
"Ci rallegriamo con voi, cari
amici, del rinnovamento di vita spirituale che si manifesta oggi nella
Chiesa, sotto forme differenti e in ambienti diversi [ ... ]. In tutto
questo possiamo riconoscere l'opera misteriosa e discreta dello Spirito,
che è l'anima della Chiesa [ ... ] ".
TORNA SU
(Paolo VI, Discorso ai
rappresentanti della II Conferenza Internazionale dei Leader del
Rinnovamento Carismatico Cattolico, 10 ottobre 1973, in Insegnamenti di
Paolo VI, Città del Vaticano, Volume XI, 1973,971s).
PENTECOSTE
1975
DISCORSO DI PAOLO VI° AI PARTECIPANTI AL III CONGRESSO INTERNAZIONALE
DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO.
"Cari figli e figlie, in
quest'Anno Santo avete scelto la città di Roma per celebrare il vostro
III Congresso Internazionale; ci avete chiesto di incontrarvi oggi e di
rivolgervi alcune parole; con questo avete voluto indicare il vostro
attaccamento alla Chiesa istituita da Gesù Cristo e a ciò che per voi
rappresenta questa sede di Pietro. Questa preoccupazione di situarvi in
modo giusto nella Chiesa è un segno autentico dell'azione dello Spirito
Santo [ ... ]. Nell'ottobre scorso dicevamo ad alcuni di voi che la
Chiesa e il mondo hanno bisogno più che mai che "il prodigio di
Pentecoste continui nella storia"('). [ ... 1 Come potrebbe questo
"rinnovamento spirituale" non essere una chance per la Chiesa
e per il mondo? [ ... ] Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo? No, certo!
Noi lo vogliamo, lo onoriamo. lo amiamo, lo invochiamo; e voi con la
vostra devozione, il vostro fervore, voi volete vivere nello Spirito.
Questo deve essere un "rinnovamento". Deve ringiovanire il
mondo, deve ridare una spiritualità, un'anima, un pensiero religioso al
mondo, deve riaprire le sue labbra chiuse alla preghiera e aprire al
canto, alla gioia, all'inno, alla testimonianza e sarà veramente una
grande fortuna per il nostro tempo, per i nostri fratelli, che ci sia
tutta una generazione di giovani che grida al mondo le glorie e le
grandezze di Dio nella Pentecoste".
TORNA SU
(Paolo VI, Discorso ai
partecipanti al III Congresso Internazionale del Rinnovamento
Carismatico Cattolico, Basilica Vaticana, Pentecoste 1975. Cfr. testo
francese in Insegnamenti di Paolo VI, Città del Vaticano, Voi. XIII,
1975, 536-542).(1) Cfr. L'Osservatore Romano, 17/10/1974.
23
NOVEMBRE 1980
UDIENZA DI GIOVANNI PAOLO II° AI GRUPPI ITALIANI DEL RINNOVAMENTO NELLO
SPIRITO.
"Grazie innannzitutto, di questa
gioiosa visita e, in particolare, delle preghiere che avete rivolto al
Signore per me e per le responsabilità del mio servizio pastorale. Vi
dirò con San Paolo che avevo "un vivo desiderio di vedervi per
comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati o,
meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo
in comune, voi ed io" (Rm 1,11 - 12). Stamani ho la gioia di
incontrarmi con questa vostra assemblea, in cui vedo giovani, adulti,
anziani, uomini e donne, solidali nella progressione della stessa fede,
sorretti dall'anelito di una medesima speranza, stretti insieme dai
vincoli di, quella carità che "è stata riversata nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (cfr. Rm 5,5).
A questa "effusione dello Spirito" noi sappiamo di essere
debitori di una esperienza sempre più profonda della presenza di
Cristo, grazie alla quale possiamo ogni giorno crescere nella conoscenza
amorosa del Padre. Giustamente, pertanto, H vostro movimento presta
particolare attenzione all'azione, misteriosa ma reale, che la terza
Persona della Santissima Trinità svolge nella vita del cristiano [ ...
I. [Cristo] ha affidato allo Spirito Santo la missione di portare a
compimento la "nuova creazione", a cui egli stesso ha dato
inizio con la sua risurrezione [ ... ]. Il Rinnovamento nello Spirito,
infatti, ho ricordato nell'esortazione apostolica Catechesi tradendae,
"avrà una vera fecondità nella Chiesa, non tanto nella misura in
cui susciterà carismi straordinari quanto piuttosto nella misura in cui
porterà il più gran numero possibile di fedeli, sulle strade della
vita quotidiana, allo sforzo umile, paziente, perseverante per conoscere
meglio il mistero di Cristo e per testimoniarlo" (n. 72)".
TORNA SU
(Giovanni Paolo II, Udienza
ai gruppi italiani del Rinnovamento nello Spirito Santo, Aula Paolo VI,
23 novembre 1980, in AlIeluja n. 6, novembre/dicembre 1980).
7
MAGGIO 1981
DISCORSO IN LINGUA INGLESE (tradotto in Italiano) DI GIOVANNI PAOLO II°
AI PARTECIPANTI ALLA IV CONFERENZA INTERNAZIONBALE DEI LEADERS DEL
RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO.
"La vostra fama vi precede come
quella degli amati Filippesi, che suggerì all'apostolo Paolo d'iniziare
la lettera ad essi indirizzata con un sentimento a cui sono felice di
fare eco: "Ringrazio il mio Dio ogni volta che io mi ricordo di
voi... e perciò prego che il vostro amore si arricchisca sempre più in
conoscenza e in ricchezza di esperienza perché possiate distinguere il
meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno del
Signore" (Fil 1,3.9- 10) [ ... ). Con gioia particolare abbiamo
notato il modo in cui i responsabili del Rinnovamento hanno sviluppato
una visione ecclesiale sempre più larga e si sono sforzati affinché
tale visione divenisse sempre più reale per tutti quelli che si
affidano a loro per essere guidati. E abbiamo visto parimenti i segni
della vostra generosità nel condivide re i doni di Dio con gli
sfortunati di questo mondo in giustizia e carità, di modo che tutti
possano sperimentare la dignità inestimabile che appartiene loro in
Cri-sto. Che questo lavoro d'amore già iniziato in voi possa essere
portato a compi-mento con successo (cfr. 2 Cor 8,6-11) [ ... ]. Molti
Vescovi di tutto il mondo, sia individualmente che in dichiarazioni
delle loro conferenze episcopali, hanno incoraggiato e dato direttive al
Rinnovamento Carismatico - e a volte anche un'utile parola di prudenza -
ed hanno aiutato le comunità cristiane in generale a comprendere meglio
il loro posto nella Chiesa. Esercitando la loro responsabilità
pastorale, i vescovi hanno reso un grande servizio a noi tutti per
assicurare al Rinnovamento un modello di crescita e sviluppo pienamente
aperto a tutte le ricchezze dell'amore di Dio nella sua Chiesa".
TORNA SU
(Giovanni Paolo Il,
Discorso in lingua ,inglese ai partecipanti alla IV Conferenza
Internazionale dei Leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico,
Giardini Vaticani, 7 maggio 1981, in Alleluja, n. 3, maggio/giugno
1981).
30
APRILE 1984
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II° AI PARTECIPANMTI ALLA V CONFERENZA
INTERNAZIONALE DEI LEADERS DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO
"Con tutto il mio cuore, vi do il
benvenuto a Roma, nella gioia di Cristo risorto. Il vostro Congresso a
Roma, nel centro della Chiesa, giunge nel momento in cui essa sta
ringraziando il Padre di N.S. Gesù Cristo per il sacrificio di suo
Figlio e per l'effusione dello Spirito Santo che la riempie di vita
nuova. Come ho detto nel mio messaggio di Pasqua, la Porta Santa
dell'Anno Giubilare della Redenzione è ora stata chiusa, ma non
dobbiamo mai dimenticare che a Pasqua la porta del Sepolcro di Cristo è
stata aperta per sempre e per tutti [ ... ]. Per questa ragione io
domando a voi tutti e a tutti i membri del Rinnovamento Carismatico di
continuare a gridare forte al mondo insieme a me "aprite le porte
al Redentore!" [ ... ]. Voi partecipate in concreto a questa
missione nella misura in cui i vostri gruppi e comunità sono radicati
nelle chiese locali diocesi e parrocchie".
TORNA SU
(Giovanni Paolo 11,
Discorso ai partecipanti alla V Conferenza Internazionale dei Leader del
Rinnovamento Carismatico Cattolico, Roma, 30 aprile 1984, testo in
inglese in E Osservatore Romano, 2 maggio 1984).
17
NOVEMBRE 1986
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II° AI GRUPPI ITALIANI DEL RINNOVAMENTO
NELLO SPIRITO IN OCCASIONE DELLA II UDIENZA A LORO RISERVATA.
"La vostra presenza, carissimi
fratelli e sorelle, accanto al successore di Pietro, capo visibile della
Chiesa universale, le ripetute attestazioni di comunione sincera e
operosa con lui e con i vescovi delle vostre chiese locali, significano
'che voi avete ben compreso ciò che il Vangelo insegna, ciò che lo
Spirito Santo presente nei vostri cuori ispira come principio centrale
della legge nuova, come regola fondamentale dell'azione e della
preghiera ecclesiale, come segreto sicuro di ogni rinnovamento e di ogni
progresso: essere al servizio del regno di Cristo secondo le indicazioni
dello Spirito in comunione di fede, dì pensiero e di disciplina con i
pastori della Chiesa. Su questa strada vi auguro di perseverare e di
progredire".
TORNA SU
(Giovanni Paolo 11,
Discorso in occasione della Il Udienza ai gruppi italiani dei
Rinnovamento nello Spirito Santo, Basilica di S. Pietro, 17 novembre
1986, in Rinnovamento nello Spirito Santo, suppl. al n. 1/1987).
Carissimi
Fratelli e Sorelle!
E amore di Dio Padre, la grazia del Signore nostro Gesù Cristo e la
comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi!
Con queste parole saluto tutti voi, che partecipate al Convegno
internazionale dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali, che si
sta svolgendo a Speyer. Un saluto particolare rivolgo a S.E. mons. Anton
Schlembach, che vi ha generosamente accolti nella sua diocesi, a S.E. il
cardinale Miloslav Vlk e agli altri vescovi e sacerdoti, amici dei
movimenti, che vi accompagnano in questi giorni. Un caro pensiero va ai
promontori del Convegno: Chiara Lubich. Andrea Riccardi e Salvatore
Martinez.
Avete voluto ritrovarvi insieme, rappresentanti di vari movimenti e
nuove comunità, un anno dopo l'incontro organizzato dal Pontificio
consiglio per i laici in piazza San Pietro, alla vigilia di Pentecoste
del 1998. Quell'evento è stato tiri dono grande per tutta la Chiesa. In
un clima di fervente preghiera abbiamo potuto sperimentare la presenza
dello Spirito Santo. Una presenza resa tangibile dalla
"testimonianza comune" che i movimenti hanno saputo dare, di
intesa profonda e di unità nel rispetto della diversità di ciascuno.
E' stata una significativa epifania della Chiesa, ricca dei carismi e
dei doni che lo Spirito non cessa di elargire.
Ogni dono del Signore, voi lo sapete bene, interpella la nostra
responsabilità e non può non tramutarsi in impegno per un compito da
osservare fedelmente. E' proprio questa, del resto, la motivazione
fondamentale del Convegno di Speyer. Ascoltando ciò che lo Spirito dice
alle Chiese (cf Ap 2, 7) alla vigilia del grande Giubileo della
Redenzione, voi volete assumervi direttamente e insieme con gli altri
movimenti la responsabilità del dono ricevuto quel 30 maggio 1998. Il
seme, sparso in abbondanza, non può andare perduto, ma deve produrre
frutto all'interno delle vostre comunità, nelle parrocchie e nelle
diocesi. E bello e dà gioia vedere come i movimenti e le nuove comunità
sentano l'esigenza di convergere nella comunione ecclesiale e si
sforzino con gesti concreti di comunicarsi i doni ricevuti, di
sostenersi nelle difficoltà e di cooperare per affrontare insieme le
sfide della nuova evangelizzazione. Sono, questi, segni eloquenti di
quella maturità ecclesiale che auspico caratterizzi sempre più ogni
componente della comunità ecclesiale.
Lungo questi anni ho avuto modo di constatare quanto importanti siano i
frutti di conversione, di rinascita spirituale e di santità che i
movimenti recano alla vita delle Chiese locali. Grazie al dinamismo di
queste nuove aggregazioni ecclesiali, tanti cristiani hanno riscoperto
la vocazione radicata nel battesimo e si sono dedicati con straordinaria
generosità alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Per non pochi
è stata l'occasione di riscoprire il valore della preghiera, mentre la
parola di Dio è diventata il loro pane quotidiano e l'Eucaristia il
centro della loro esistenza.
Nell'enciclica Redemptoris missio ricordavo, come novità emersa in non
poche Chiese nei tempi recenti, il grande sviluppo dei "movimenti
ecclesiali", dotati di dinamismo missionario: "Quando si
inseriscono con umiltà nella vita delle Chiese locali e sono accolti
cordialmente da vescovi e sacerdoti nelle strutture diocesane e
parrocchiali -scrivevo - i movimenti rappresentano un vero dono di Dio
per la nuova evangelizzazione e per l'attività missionaria propriamente
detta. Raccomando, quindi, di diffonderli e di avvalersene per ridare
vigore, soprattutto tra i giovani, alla vita cristiana e
all'evangelizzazione, in una visione pluralistica dei modi di associarsi
e di esprimersi" (n. 72).
Auguro di cuore che il Convegno di Speyer sia per ciascuno di voi e per
tutti i vostri movimenti un'occasione di crescita nell'amore di Cristo e
della sua Chiesa, secondo l'insegnamento dell'apostolo Paolo, che esorta
ad aspirare "ai carismi più grandi" (1 Cor 12, 31).
Affido i lavori del vostro incontro a Maria, Madre della Chiesa, e vi
accompagno con le mie preghiere, mentre a ciascuno di voi e alle vostre
famiglie imparto una speciale Benedizione.
Dal Vaticano, 3 giugno 1999.
Carissimi Fratelli
e Sorelle!
Con grande gioia vi invio il mio saluto in occasione del "Raduno
Mondiale del Rinnovamento Carismatico Cattolico", che si svolge in
Rimini. Da diversi anni ormai il "Rinnovamento nello Spirito
Santo" celebra costì, all'inizio di maggio, la sua
"convocazione nazionale". In occasione dell'Anno Giubilare
questo appuntamento ha assunto una dimensione particolare per la
presenza di numerosi esponenti di gruppi e comunità carismatiche
provenienti da altri Paesi del mondo. Giustamente, perciò, il vostro
raduno si svolge con il patrocinio di un organismo, l"International
Catholic Charismatic Renewal Services", a cui spetta il compito di
coordinare e promuovere lo
scambio di esperienze e di riflessioni tra le comunità carismatiche
cattoliche sparse nel mondo. Grazie a ciò, la ricchezza presente in
ogni comunità torna a beneficio di tutti e tutte le comunità possono
più facilmente percepire il vincolo di comunione che le lega le une
alle altre e a tutta la Chiesa. Saluto cordialmente il Presidente
dell'"International
Catholic Charismatic Renewal Services", Sig. Allan Panozza, e il
Coordinatore Nazionale del "Rinnovamento nello Spirito Santo",
Sig. Salvatore Martinez, insieme a tutti i membri del Comitato Nazionale
di Servizio. 2. Questo raduno internazionale di Rimini costituisce per
voi una tappa del pellegrinaggio giubilare. Celebrando la scadenza
bimillenaria dell'Incarnazione, tutti noi siamo chiamati a volgere il
nostro sguardo a Cristo, "luce delle genti".
Guardando a Lui, si rinnovano in noi lo stupore e la gratitudine: il
Figlio di Dio è diventato uomo, è morto per la nostra salvezza, è
risorto e vive. Cristo vive! Lui è il Signore! Questa è la certezza
della nostra fede. Mentre la proclamiamo con umiltà e fermezza, siamo
consapevoli del fatto che questa certezza non viene da noi. Se noi
abbiamo potuto conoscere Cristo, è perché Lui stesso si è fatto
conoscere a noi donandoci il
suo Spirito: "nessuno può dire -Gesù è il Signore- se non sotto
l'azione dello Spirito Santo" (1 Cor 12, 3). Facendosi conoscere,
Cristo non ci ha lasciati soli. Nello Spirito nasce il nuovo Popolo di
Dio, Perché "è piaciuto a Dio di santificare e salvare gli uomini
non singolarmente presi e senza alcun legame tra di loro, ma ha voluto
costituirli in un popolo che lo riconoscesse nella verità e lo servisse
nella santità" (Cost. dogm. Lumen Gentium, 9). Ogni comunità
ecclesiale autentica è una porzione di questo popolo, che da duemila
anni percorre le strade del mondo. Pur appartenendo ad una comunità
determinata, ogni battezzato è, pertanto, aperto ad accogliere la
ricchezza della Chiesa universale, che è la Chiesa di tutti i secoli.
3. La Chiesa guarda con gratitudine al fiorire di comunità vive, nelle
quali la fede viene trasmessa e vissuta. In questo fiorire, essa
riconosce l'opera dello Spirito Santo che mai fa mancare alla Chiesa le
grazie necessarie per affrontare situazioni nuove e talvolta difficili.
Molti di voi ricorderanno il grande incontro che si svolse a Roma il 30
maggio 1998, alla vigilia di Pentecoste. In quella occasione dissi:
"nel nostro mondo, spesso dominato da una cultura secolarizzata che
fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio, la fede di tanti viene
messa a dura prova e non di radi soffocata e spenta. Si avverte, quindi,
con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida e
approfondita formazione cristiana.
Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli
della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione
nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità cristiane vive! Ed
ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiale: essi sono la
risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di
fine
millennio" (in: "L'Osservatore Romano", 1-2 giugno 1998,
pp 6-7) In quella occasione osservai anche che per i movimenti si
prospettava ormai una nuova tappa, "quella maturità
ecclesiale" (ibid.). Anche le comunità carismatiche sono chiamate
oggi a fare questo passo e sono certo che, per il maturare della
coscienza ecclesiale nelle diverse comunità carismatiche cattoliche
sparse nel mondo, un ruolo importante potrà averlo l'"International
Catholic Charismatic Renewal Services". Quello che dissi allora in
Piazza S. Pietro lo ripeto a voi tutti radunati a Rimini: "La
Chiesa si aspetta da voi frutti 'maturi' di comunione e di impegno"
(ibid.). 4. All'interno delle vostre comunità, in circostanze diverse,
per ciascuno di voi è iniziato un cammino che porta a una conoscenza e
a un amore di Cristo sempre più grande. Non interrompete il cammino
intrapreso! Abbiate fiducia: Cristo completerà l'opera che Lui stesso
ha iniziato. "Aspirate ai carismi più
grandi!" (1 Cor 12, 31). Cercate sempre Cristo: cercatelo nella
meditazione della Parola di Dio, cercatelo nei sacramenti, cercatelo
nella preghiera, cercatelo nella testimonianza dei fratelli. Siate grati
ai sacerdoti che accompagnano come pastori le vostre comunità:
attraverso il loro ministero è la Chiesa che vi guida e vi assiste come
madre e maestra. Accogliete con gioia le occasioni che voi sono offerte
per approfondire la vostra formazione cristiana. Servite Cristo nelle
persone che vi sono vicine, servitelo nei
poveri, servitelo nei bisogni e nelle necessità della Chiesa.
Lasciatevi guidare veramente dallo Spirito! Amate la Chiesa: una, santa,
cattolica e apostolica! Sono particolarmente lieto di sapere che al
vostro raduno partecipano anche rappresentanti di altre Chiese e Comunità
ecclesiali e desidero salutarli cordialmente. Unendovi nella lode
comune, voi avete accolto l'invito da me formulato nella Bolla di
indizione del Grande Giubileo:
"Accorriamo tutti, dalle diverse Chiese e Comunità ecclesiali
sparse per il mondo, verso la festa che si prepara; portiamo con noi ciò
che già ci unisce e lo sguardo puntato solo su Cristo ci consenta di
crescere nell'unità che è frutto dello Spirito" (Incarnationis
mysterium, 4). Mentre insieme con voi prego la Vergine Maria, perché
ciascuno accolga il dono dello Spirito per essere testimone di Cristo là
dove vive, volentieri a voi, cari
Fratelli e Sorelle, e alle vostre famiglie la mia affettuosa
Benedizione.
Dal Vaticano, 24 aprile 2000
TORNA SU
(Giovanni Paolo II°, Lettera autografa inviata in occasione della
Convocazione Mondiale del Rinnovamento Carismatico Cattolico avvenuta in
Rimini dal 27 aprile al 1° maggio 2000
"La grazia del Signore Gesù Cristo,
l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti
voi!" (2 Cor 13,13). Con queste parole della Liturgia, desidero
rivolgere il mio affettuoso saluto a Lei, venerato Fratello
nell'Episcopato, ai Responsabili ed ai Membri del Comitato Nazionale di
Servizio, come pure a quanti si sono dati appuntamento a Rimini per la
XXIV Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del
Rinnovamento nello Spirito Santo.
Il tema del raduno di quest'anno: "Fate quello che Gesù vi dirà"
(Gv 2,5), all'indomani della chiusura dell'Anno Santo, pone ben in luce
il proposito di codesto Movimento ecclesiale di porsi alla scuola di
Maria, per intraprendere un nuovo cammino di fervore spirituale e di
obbedienza al Vangelo.
L'Evangelista, narrando l'esperienza degli Apostoli dopo la risurrezione
del loro Maestro, riferisce che "i discepoli gioirono nel vedere il
Signore" (Gv 20,20). Sì, è questa medesima gioia, dono del
Risorto, che rende i credenti capaci di guardare con coraggio alle sfide
del nuovo millennio.
Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte ho scritto:
"Ora...<<dobbiamo prendere il largo>>, fiduciosi nella
parola di Cristo: “Duc in altum!"(n. 15). Questo è tempo di
nuove iniziative apostoliche! E' tempo di nuova evangelizzazione!
Di fronte alle grandi sfide dell'epoca moderna dobbiamo essere ben
consapevoli che "non una formula ci salverà, ma una Persona".
Per questo anche il Rinnovamento nello Spirito Santo è chiamato a
ripartire da Cristo, "da conoscere, amare, imitare per vivere in
lui la vita trinitaria e trasformare con lui la storia fino al suo
compimento nella Gerusalemme celeste" (ivi, n. 29).
Questo proposito di accresciuto impegno per il Vangelo esige
innanzitutto una riscoperta della santità come cuore e centro di ogni
apostolato: è necessario tendere con tutte le forze alla santità, per
"riproporre a tutti con convinzione questa <<misura alta>>
della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della Comunità ecclesiale
e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione" (ivi,
n. 31). I Movimenti e le nuove Comunità ecclesiali, speciale dono dello
Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo, devono saper
rispondere fedelmente a questa chiamata del Signore. Essere docili
prontamente e generosamente al Paraclito, che ci configura a Cristo:
ecco la strada attraverso la quale i credenti possono offrire una
testimonianza di speranza ad un'umanità spesso permeata da una cultura
secolarizzata, che fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio e
rischia di rendere il mondo inospitale e nemico dell'uomo.
Non esiste santità senza preghiera, anzi, come vediamo nella vita dei
Santi, il cristiano vale quanto prega. L'impegno di aderire alla parola
di Gesù con grande disponibilità e generosità per recare la sua
salvezza al mondo esige una rinnovata scoperta del <<gran mezzo
della preghiera>>. Nel nostro mondo, talora malato di
efficientismo e di utilitarismo, c'è bisogno di testimoni delle
<<cose di lassù>>, contemplate e vissute nell'esistenza di
ogni giorno.
Questo impegna i Gruppi e le Comunità del Rinnovamento nello Spirito ad
essere sempre più luoghi di contemplazione e di lode, dove il cuore
dell'uomo si riempie dell'amore di Dio, si apre all'amore del fratello e
diventa capace di costruire la storia secondo il disegno divino.
Nella Chiesa, casa e scuola di comunione, che deve contrapporsi alla
cultura dell'odio e della vendetta, i Gruppi e le Comunità del
Rinnovamento nello Spirito siano luoghi significativi e modelli di
fraternità e di amore, di pazienza e di accoglienza reciproca.
L'esperienza del perdono e la valorizzazione di ogni dono spirituale
aiutino tutti a costruire una convivenza alimentata dal soffio dello
Spirito del Signore Risorto.
"Fate quello Che Gesù vi dirà" (Gv 2,3). Questo tema invita
a guardare all'icona delle Nozze di Cana dove il nuovo rapporto dei
discepoli con il Signore è propiziato dalla presenza discreta ed
efficace di Maria. E' Lei la via privilegiata e sicura per l'incontro
con il Signore; è Lei che ci dispone ad accogliere la sua Parola e ci
rende perseveranti nella preghiera, nell’attesa dello Spirito che
infiamma e ci spinge a prendere con coraggio il largo verso le mete che
il Signore ci indica.
Alla Tutta Santa affido la Convocazione Nazionale, perchè lo Spirito
Santo, rinnovando i prodigi della Pentecoste, riempia i cuori del fuoco
del suo amore e trasformi i partecipanti in coraggiosi e gioiosi
annunciatori del Vangelo,
Con tali voti, di cuore imparto a Lei, Venerato Fratello, ai
Responsabili, ai presenti e a tutti i Gruppi e Comunità del
Rinnovamento nello Spirito una speciale Benedizione Apostolica, pegno di
abbondanti doni e consolazioni celesti.
Dal Vaticano, 28 Aprile 2001
TORNA SU
(Giovanni Paolo II°, Lettera autografa inviata in occasione della
XXIV Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
avvenuta in Rimini dal 27 aprile al 1° maggio 2001
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