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Ed
è proprio quest'ultima la politica a cui faccio riferimento, ovvero
rivolta a colui (o colei) che ha deciso di intraprendere e coltivare
il karting come una pura e perseverante passione schietta, che ha
come ambizione il perfezionamento personale continuo, senza la
pretesa di voler mirare a chissà quali sogni sicuramente
irrealizzabili. Appena ci si siede sul kart, la prima volta, già si
sogna la F1 ? Sbagliato. Alzarsi e cambiare sport immediatamente. E'
un po' come se uno scolaro che siede al banco il primo giorno di
scuola sogni già la laurea. Prima è meglio lavorare bene al
presente e pensare solo a quello. Del resto a venire è padrone solo il
destino, cioè l'incognita più incognita dell'intera esistenza:
inutile farsi illusioni. |
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I costi
sono relativi alle ambizioni. La prima domanda da porsi prima di
estrarre il portafogli è "Perché lo compro ?" Trovata la
risposta giusta e soprattutto sincera si può procedere. Come in
tutte le attività sportive, la buona riuscita ci sarà se nel
proprio DNA è presente il cromosoma giusto. L'affermazione
"Voglio solo provare" giustifica che è meglio non esporsi
troppo. Meno preoccupante è invece l'atteggiamento "Mi
piacerebbe ma ho un po' di paura": spesso incute timore il solo
rumore del motore, ma se ci si scopre dominanti è buona musica. Se
invece dal cuore arriva un "fulmine a ciel sereno", quel
senso di magnetismo osservando una gara e nell'aria si odora un che
di frizzantino, allora si può riflettere seriamente sul da
farsi. |
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E'
un'attività che non può essere svolta all'insegna del risparmio,
però della buona amministrazione si. Anche se intrapresa come un
passatempo per la domenica, ben presto viene la curiosità di sapere
cosa monta il tizio che sul rettilineo ti ha superato
spudoratamente. Se poi capita che in una curva colui che ti infila
rimane dritto e tu vai a erba non ne parliamo. Diventa una
frustrazione. Ma non deve essere considerata tale: è osservando i
bravi che si impara, riconoscendo i propri errori e cercando di
correggerli, senza mai azzardare oltre i propri limiti. Questi
limiti, nel tempo diventeranno via via sempre più accessibili, solo
se si lascierà loro il tempo necessario. Senza troppa fretta. |
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Partendo
da "zero", affidarsi ad un un buon kart di seconda
mano della categoria opportuna, sempre dietro lo stretto consiglio
di un veterano e di un rivenditore che "vive" le piste,
potrebbe essere un preludio abbastanza economico. Insensato è
invece presentarsi in pista la prima volta con l'ultimo grido del
mercato kartistico se non si conosce in primo luogo se stessi. |
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Noleggiare
un kart ? Positivo se si scherza. Nei kartodromi vengono noleggiati
kart più o meno seri, ma è un po' come noleggiare un risciò
pretendendo di avere idea di cosa possa essere una bici da corsa. Il
kart deve essere un partner: lo scegli per condividere con lui le
tue esperienze in questo tema. Anche il pilota di F1 ha questa
filosofia. Arriverai persino a non maledirlo quando spesso ti tradirà
negli innumerevoli imprevisti che costituiscono lo sport
motoristico.
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