Premettendo l'aver acquisito una condotta di guida precisa e regolare, avendo a disposizione i dati dei cronometraggi è possibile dedurre il piazzamento ipotetico in una gara e nelle relative qualifiche. Non serve presentarsi in pista, durante un allenamento, con lo scopo di vedere se si sta davanti o meno a chi sta girando in quel momento. Serve invece combattere unicamente con il proprio cronometro. Ogni sessione libera di prove deve finalizzarsi a migliorare i propri tempi sul giro e sulla distanza. Se i tempi ottenuti hanno un GAP che rientra in un range decente, riferendosi ai record di un dato circuito per la propria categoria, si può parlare di competitività. D'altro canto, fino a quando quel GAP sarà troppo elevato, non vale la pena di partecipare ad una gara. Tutto questo discorso vale riferito alla propria categoria kartistica, alla condizione che il proprio kart sia configurato a norma per "quella" categoria. Qualsiasi sotterfugio, trucchetto, scorrettezza tecnica, non portano ad alcun vantaggio e soddisfazione, anche perché negli ambiti di gara si viene controllati e squalificati se la configurazione tecnica non corrisponde a quanto dettato dal regolamento.

In tabella, nella colonna verde riferisciti al record sul giro di un qualsiasi tracciato, relativo alla tua categoria e in una determinata condizione meteo e di asfalto. Nella riga gialla invece considera il GAP tra il tuo tempo sul giro medio, effettivo, attendibile e il tempo record. Otterrai in tabella l'ipotetico piazzamento in qualifica e/o in gara. Ribadisco che il valore di piazzamento ottenuto non è assolutamente garantito e con buona probabilità non sarà reale, ma ha un prezioso significato di riferimento.