Un Kart per Amico

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Relatore
L'equipaggiamento
 

Equipaggiamento significa prima di tutto sicurezza ed affidabilità dell'abbigliamento e delle protezioni che si dovranno usare in pista. Preferire sempre gli articoli omologati, riconosciuti dalla Comunità Europea e naturalmente anche dalla Federazione. Investire nella qualità degli indumenti e dei dispositivi di protezione significa anche togliere pensieri deconcentranti: prova a pensare di non poterti presentare alla griglia di partenza perché ti si è strappata la tuta ! In pratica la paghi due volte.

Riccardo Bonazzi con papà assistente
La scelta del casco salva la vita

Proteggere la testa con un buon casco intergrale. Speculare qualche Euro su questo particolare significa sottovalutarne l'importanza, ovvero è necessario scegliere i materiali di miglior qualità proposti dalle migliori marche nel settore. Si rammenta che sul kart non esistono roll-bar, air-bag, o chissà quale altra protezione: è tutto alla ... luce del Sole. E' sufficiente una toccata ruota-ruota con un compagno di pista per ritrovarsi con buona probabilità rovesciati e dare una capocciata sull'asfalto. Si sommano comunque tutti i rischi comportati dall'alta velocità. Il casco deve avere una visiera regolabile e una buona aerazione tramite le apposite bocchette. E' tollerabile che la visiera si appanni quando piove, ma se accade in condizioni normali, il casco è scadente. Inoltre un buon sotto-casco in cotone è utile per evitare di inzuppare di sudore il tessuto interno del casco ed ha una proprietà traspirante, oltre che igienica. Intercambiarlo spesso nelle stagioni calde.

La tuta. Una buona tuta. Preferirne una leggera e almeno di una taglia più grande, per consentire nelle stagioni meno calde di infilarvi sotto una maglia robusta. Una tuta che si rispetti deve essere omologata FIK e non la prima tuta da officina che capita sotto mano, anche perché una buona tuta deve essere anti-strappo e resistente alle alte temperature. Inoltre deve offrire una discreta elasticità per consentire i naturali movimenti di guida.

Si ricordi che i giovanissimi crescono in fretta. Per questo motivo è necessario controllare che essi si trovino a loro agio nella tuta ad ogni prestazione in pista. Da evitare imbastimenti "Fantozziani".

La tuta, leggera e comoda. Meglio starci un po' larghi dentro
disporre di varie t-shirt da sostituire al posto del sottotuta

Sottotuta ? Dipende. Io lo trovo scomodo. Ha una funzione igienica e traspirante, ma tiene il caldo. Questo particolare risulta negativo soprattutto nella stagione estiva. D'estate meglio una maglietta di cotone (T-Shirt) da intercambiare spesso. D'inverno invece una maglia in lana sottile a collo alto. Il classico foglio di giornale interposto tra maglia e tuta è un'ottima protezione per lo stomaco. Per questo organo le componenti negative possono essere due: la corrente d'aria dovuta alla velocità e la sollecitazione dovuta ai repentini cambi di direzione. Per la prima usare la protezione (foglio di giornale), per la seconda non rimpinzare lo stomaco prima di correre e bere quanto basta, senza esagerare.

Da evitare le scarpe ginniche o da jogging. Affidare i piedi alle adeguate calzature da kart, omologate, di qualità idonee allo scopo: scomode per camminare ma perfette per la guida.

E dentro: calze sportive non esageratamente grosse. Calze troppo spesse riducono la sensibilità sui pedali.

Alle mani un bel paio di guanti omologati che devono offrire elasticità e aderenza alla pelle. Materiale di qualità che resiste all'acqua, altrimenti ti ritroverai i guanti duri come stoccafissi al primo lavaggio. Non usare vergognosi guanti da bricolage.

scarpe da kart e non da ginnastica

guanti da pilota omologati per kart

E se si corre sotto alla pioggia ?

Esistono tute da pioggia. Addirittura dotate di ghette che coprono le scarpe. Se si accetta di essere un po' spartani va bene anche una normalissima tuta in teflon indossata sopra alla tuta da guida: l'importante è che sia aderente, che non svolazzi da ogni parte e che impacci la guida.

correre sotto la pioggia capita nel 10% dei casi
il paracostole è essenziale

Protezioni accessorie ulteriori sono facoltative del tipo: paragomiti, paraginocchia e parastinchi. Se indispensabili per un motociclista, per un kartista sono solamente opzionali: le probabilità di impattare con il suolo o con il telaio stesso sul kart sono assai ridotte rispetto ad una corsa in moto. Ricordiamoci che "scafandrati" si guida male. La guida deve essere comoda: qualsiasi impedimento deconcentra.

Di basilare importanza invece è un buon para-costole; può bastare un cordolo preso male per ritrovarsi con qualche costola incrinata da una frustata del sedile. Inoltre è consigliabile un para-collo da inserire tra casco e spalle; serve per evitare shock al collo in caso di collisioni violente o ribaltamenti.

 

L'equipaggiamento va scelto si per gusto ed estetica, ma mettendo in primo piano la sicurezza, la praticità e la conformità al regolamento.