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Equipaggiamento
significa prima di tutto sicurezza ed affidabilità
dell'abbigliamento e delle protezioni che si dovranno usare in
pista. Preferire sempre gli articoli omologati, riconosciuti dalla
Comunità Europea e naturalmente anche dalla Federazione.
Investire nella qualità degli indumenti e dei dispositivi di
protezione significa anche togliere pensieri deconcentranti: prova a
pensare di non poterti presentare alla griglia di partenza perché
ti si è strappata la tuta ! In pratica la paghi due volte. |
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Proteggere
la testa con un buon casco intergrale. Speculare qualche Euro su
questo particolare significa sottovalutarne l'importanza, ovvero è
necessario scegliere i materiali di miglior qualità proposti dalle
migliori marche nel settore. Si rammenta che sul kart non esistono
roll-bar, air-bag, o chissà quale altra protezione: è tutto alla
... luce del Sole. E' sufficiente una toccata ruota-ruota con un
compagno di pista per ritrovarsi con buona probabilità rovesciati e
dare una capocciata sull'asfalto. Si sommano comunque tutti i rischi
comportati dall'alta velocità. Il casco deve avere una visiera
regolabile e una buona aerazione tramite le apposite bocchette. E'
tollerabile che la visiera si appanni quando piove, ma se accade in
condizioni normali, il casco è scadente. Inoltre un buon
sotto-casco in cotone è utile per evitare di inzuppare di sudore il
tessuto interno del casco ed ha una proprietà traspirante, oltre
che igienica. Intercambiarlo
spesso nelle stagioni calde. |
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La
tuta. Una buona tuta. Preferirne una leggera e almeno di una taglia
più grande, per consentire nelle stagioni meno calde di infilarvi
sotto una maglia robusta. Una tuta che si rispetti deve essere
omologata FIK e non la prima tuta da officina che capita sotto mano,
anche perché una buona tuta deve essere anti-strappo e resistente
alle alte temperature. Inoltre deve offrire una discreta elasticità
per consentire i naturali movimenti di guida.
Si
ricordi che i giovanissimi crescono in fretta. Per questo motivo è
necessario controllare che essi si trovino a loro agio nella tuta ad
ogni prestazione in pista. Da evitare imbastimenti
"Fantozziani". |
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Sottotuta
? Dipende. Io lo trovo scomodo. Ha una funzione igienica e
traspirante, ma tiene il caldo. Questo particolare risulta negativo
soprattutto nella stagione estiva. D'estate meglio una maglietta di
cotone (T-Shirt) da intercambiare spesso. D'inverno invece una
maglia in lana sottile a collo alto. Il classico foglio di giornale
interposto tra maglia e tuta è un'ottima protezione per lo stomaco.
Per questo organo le componenti negative possono essere due: la
corrente d'aria dovuta alla velocità e la sollecitazione dovuta ai
repentini cambi di direzione. Per la prima usare la protezione
(foglio di giornale), per la seconda non rimpinzare lo stomaco prima
di correre e bere quanto basta, senza esagerare. |
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Da
evitare le scarpe ginniche o da jogging. Affidare i piedi alle
adeguate calzature da kart, omologate, di qualità idonee allo
scopo: scomode per camminare ma perfette per la guida.
E
dentro: calze sportive non esageratamente grosse. Calze troppo
spesse riducono la sensibilità sui pedali.
Alle
mani un bel paio di guanti omologati che devono offrire elasticità
e aderenza alla pelle. Materiale di qualità che resiste all'acqua,
altrimenti ti ritroverai i guanti duri come stoccafissi al primo
lavaggio. Non usare vergognosi guanti da bricolage. |
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E
se si corre sotto alla pioggia ?
Esistono
tute da pioggia. Addirittura dotate di ghette che coprono le scarpe.
Se si accetta di essere un po' spartani va bene anche una
normalissima tuta in teflon indossata sopra alla tuta da guida:
l'importante è che sia aderente, che non svolazzi da ogni parte e
che impacci la guida. |
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Protezioni
accessorie ulteriori sono facoltative del tipo: paragomiti,
paraginocchia e parastinchi. Se indispensabili per un motociclista,
per un kartista sono solamente opzionali: le probabilità di
impattare con il suolo o con il telaio stesso sul kart sono assai
ridotte rispetto ad una corsa in moto. Ricordiamoci che
"scafandrati" si guida male. La guida deve essere comoda:
qualsiasi impedimento deconcentra.
Di
basilare importanza invece è un buon para-costole; può bastare un
cordolo preso male per ritrovarsi con qualche costola incrinata da
una frustata del sedile. Inoltre è consigliabile un para-collo da
inserire tra casco e spalle; serve per evitare shock al collo in
caso di collisioni violente o ribaltamenti. |
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