Platania

     
 

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Edizione 2006

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Saluto Latelli

Discorso Sindaco
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Ferlini-Muraca

Scrivimi la tua poesia, non lasciarla chiusa nel cassetto!

DISCORSO DEL SINDACO.

Illustrissimo vescovo, autorità civili e militari, autori delle opere in concorso, esimi relatori e componenti della giuria, gentili ospiti, cari concittadini, a tutti voi rivolgo un cordiale saluto, a nome mio, degli assessori e dei consiglieri comunali. La presenza di tanta gente è molto gradita all’amministrazione, perché fiera di poter ospitare un pubblico così numeroso e qualificato.
La cerimonia odierna di premiazione dell’8° concorso di poesia, dedicato alla memoria del nostro amato poeta platanese Felice Mastroianni, è diversa dalle precedenti, non perché le altre edizioni non abbiano avuto il meritato successo, ma solo perché essa assume un particolare e straordinario significato: oggi ci onora con la sua presenza un celebre ospite, un pastore eccezionale, il vescovo emerito di Acerra, S.E. Antonio Riboldi, che desideriamo accogliere in mezzo a noi con un caloroso e grande applauso.
Desidero ringraziare il nostro parroco don Pino Latelli, promotore di questa nuova edizione del Premio e perché ci ha reso molto felici riuscendo a coinvolgere, per la cerimonia finale, monsignor Riboldi. Don Pino ha ripreso una riuscitissima iniziativa, che avevamo abbandonato dopo l’ultima edizione del 2001, facendo partecipare nell’organizzazione, in maniera sinergica, la nostra amministrazione e tutte le associazioni del volontariato platanese.

Un ringraziamento, quindi, alle associazioni, che si sono impegnate per la riuscita del concorso e per la preparazione dell’odierna cerimonia; ai giovani volontari del servizio civile operanti al comune, che hanno lavorato alacremente per raggiungere questo risultato, al dott. Raffaele Perri, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, per il prezioso contributo; all’avvocato Alfredo De Grazia, Presidente dell’Associazione “Poeti del Reventino”, che relazionerà sul pensiero poetico di Mastroianni; al professor Raffaele Spada e ai componenti della Giuria.

un ringraziamento particolare lo rivolgo ai partecipanti al concorso, che sono veramente tanti, perché grazie a loro abbiamo potuto rendere omaggio al nostro poeta, organizzando una manifestazione di notevole rilevanza culturale Ai concorrenti più piccoli, quelli della categoria fino ai 14 anni, un sentito augurio di successo. Spero che la loro particolare attitudine per la poesia li aiuti a guardare il mondo con occhi diversi e li renda più sensibili riguardo ai problemi che li circondano. I complimenti e gli auguri, naturalmente, ai vincitori, che tra poco verranno premiati.

È mio dovere ricordare e ringraziare anche le Istituzioni e gli sponsor che hanno patrocinato questo premio: l’Assessorato alla cultura della Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro, la Comunità Montana del Reventino, l’Ufficio Scolastico Regionale, la filiale di Platania del Monte Paschi di Siena, la Rubbettino Editore di Soveria Mannelli, l’azienda d’acque minerali “Sorbello” di Decollatura, la libreria Tavella e la concessionaria di autovetture Vumbaca.

La partecipazione di sua Eccellenza Monsignor Antonio Riboldi, del vicario del nostro vescovo, Monsignor Pasquale Luzzo, e di tanti altri illustri ospiti, fa onore all’intera comunità platanese e rende più significativo l’omaggio che quest’amministrazione e la parrocchia hanno voluto offrire nuovamente al suo illustre concittadino: al professor Felice Mastroianni.
Un saluto affettuoso a tutti i parenti del poeta che sono tra noi.
Questa cerimonia, grazie a sua Eccellenza Monsignor Riboldi, può diventare l’occasione per trattare due importanti temi solo in apparenza distanti, quello della poesia e della cultura in genere e quello della legalità.
E’ a tutti noto, infatti, che Monsignor Riboldi è sempre stato impegnato, prima da parroco nella valle del Belice e poi in Campania, come vescovo di Acerra, a combattere, rischiando la propria vita, contro ogni tipo di illegalità.
Conosce bene le tristi realtà del meridione d’Italia, oppresse dal fenomeno della mafia e conosce, perché ne ha intraprese tante ed in prima persona, quali siano le iniziative concrete che la società civile deve attivare per contrastare tale fenomeno. Durante il suo ministero pastorale in queste zone martoriate, Egli ha messo al centro dell’attenzione soprattutto i bambini, che vivevano in condizioni di difficoltà, convinto che si doveva partire da loro per costruire una società migliore.
Tante attività concrete, quindi, in territori particolarmente difficili: la Sicilia e la Campania, dove Egli è diventato anche bersaglio della criminalità organizzata.
Tra le sue iniziative vogliamo ricordare, con particolare affetto e simpatia, quella in cui è riuscito a far marciare oltre diecimila bambini su Ottaviano per dire No ai soprusi della camorra e all’illegalità dilagante. ha rappresentato sempre, come lui stesso si è definito: la “voce di chi non aveva voce”. La voce che si è sempre levata contro la criminalità organizzata, contro chi ostacolava la crescita sociale delle comunità, dove Egli ha svolto magnificamente il suo ministero pastorale.

Le attività culturali, come questo premio di poesia, rappresentano degli strumenti, di tipo preventivo, che possono contribuire a contrastare l’illegalità, chiaramente se affiancate da altre iniziative specifiche, svolte e assicurate dalle Istituzioni preposte. La cultura deve essere uno strumento di prevenzione. Siamo tutti consapevoli che essa incide molto nelle battaglie per il progresso delle nostre comunità e soprattutto nella battaglia contro le illegalità. Il binomio legalità cultura è quindi inscindibile. Promuovere e diffondere la legalità attraverso i più svariati sistemi sono doveri di tutti, a maggior ragione doveri delle Istituzioni.
 

 

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