Tre è il numero perfetto. Si è vero, perché 3
sono i giorni in cui si effettua un Gp; 3 sono quelli finora corsi; 3 sono i
motori rotti da Raikkonen in altrettanti Gp; 3 sono le pole-position
conquistate da M. Schumacher; e 3 sono le vittorie del 6 volte
(guardacaso 3+3!!!) campione del mondo in questo inizio di stagione.
Ecco, come può essere descritto il Gran Premio del Bahrain...
o meglio i 3 Gp che hanno visto il dominio Ferrari.
Nessun muso da formichiere (vedi McLaren) oppure da tricheco (vedi
Williams), appunto, la Williams, che prima la polvere la
mangiava, ma ora l' aspira!
In inverno si ci aspettava una lotta serrata tra la Ferrari, la
Williams e la McLaren, ma di questo trio è rimasta solo la
Rossa di Maranello seguita da una Renault ormai confermata
e da una sorprendente Bar.
Tornando alla gara, oltre alle partenza, è tornata la ormai solita,
consueta, familiare, usuale, abituale....e chi ne ha più ne metta, formula
noia!
Si, perchè oltre alle scintille offerte da Schumacher jr. con Sato e
Fisichella, e al magnifico duello tra il futuro della Formula 1, ovvero
Webber e Alonso, per la conquista dell'8° posto niente e nessuno è riuscito
a fermare le "incontenibili rosse". Tutto ciò può essere descritto con una
frase: " Le Ferrari, poi il deserto!".
Cominciata la corsa subito, alla prima curva, le 2 Williams perdono
parecchie posizioni, mentre sono ottime le partenze di Sato,
Trulli,Alonso, Raikkonen e Klien.
L'austriaco è scatenato, tanto da sorpassare Raikkonen, anche se poi, il
finlandese riconquista la sua piazza.
Pochi giri dopo il motore Mercedes và letteralmente in fiamme,
innescando un principio di incendio.
Intorno al 9° giro cominciano i
pit-stop, M. Schumacher rientra per 7"2, è seguito da Coulthard,
Webber (rischio di collisione tra loro), Barrichello,
Trulli (anche loro si sfiorano. A fine gara la Ferrari pagherà 10mila
dollari per aver scelto il momento sbagliato).
Nel frattempo R. Schumacher sorpassa Sato e, nel modo di
chiudere lo spazio salta sulla sua ruota e va in testa-coda. Verrà indagato
dai commissari. Successivamente, lo stesso Ralf, collide con
Fisichella, causando il testa-coda dell'italiano. Gara disastrosa la
sua.
Niente da segnalare fino 24° giro, a parte un errore di Klien
in frenata ed uno svarione di Sato sul cordolo.
Da qui cominciano le seconde soste dove, stavolta senza nessun pericolo.
Intorno al 32° giro Alonso attacca Webber che, dopo molti
tentativi, riesce a sopravanzare.
Dopo il terzo pit-stop Trulli
perde una posizione nei confronti dell'inglese Button, mentre le
altre posizioni restano invariate.
A 10 giri dal termine, Montoya ha un problema al cambio (bloccato in
4^ marcia) e quindi viene sorpassato sia da Button, che da Trulli.
Adesso sono rispettivamente 3° e 4°, dietro le Ferrari 1 & 2.
Durante gli ultimi giri Coulthard ha lo stesso problema del compagno
di squadra e, dopo uno strattone ricevuto in pit-lane dai suoi meccanici, si
ferma all'ingresso in pista.
Montoya, intanto viene sorpassato anche da Sato. Terminerà
13°.
Sotto la bandiera scacchi trionfa M. Schumacher, seguito da
Barrichello, Button e Trulli. Gli altri italiani terminano 11° con
Fisichella, 16° con Pantano e 17° con Bruni.
L.V.