E' tornato il Signore degli Anelli, lo
stregone, il mago... o semplicemente Michael Schumacher.
Ecco il responso del Gran Premio della Malaysia, svolto oggi alle ore 8
italiane.Già dalle prime prove si è visto che il mondiale è ricominciato
da dove era finito. Infatti, dopo la prima doppietta stagionale a
Melbourne la Ferrari si ripete... o almeno parzialmente, visto
che Barrichello (giunto 4°) ha commesso un errore che gli ha
compromesso la gara.
Comunque, dopo un regalo concesso a Raikkonen il Venerdì, Sabato
nessuno è riuscito a fermare la rossa n. 1 che conquista la ormai solita
pole-position, davanti uno straordinario Mark Webber che "mette"
alle sue spalle 2 nomi come R. Barrichello e J. P. Montoya
rispettivamente 3° e 4°.
Una sorpresa, quella di Webber, che non ha avuto conferma in gara,
visto che è rimasto fermo per qualche secondo prima di partire a causa del
sistema antistallo. (paragonabile ad una moviola!).
Ottima partenza, invece, delle 2 rosse che conducono la gara; dietro di loro
Montoya, Raikkonen e Trulli, mentre Alonso già
al primo giro si trova 10° (partito dall'ultima fila).
La pista è scivolosa e, a farne le spese è Pantano che va subito
in testa-coda.
Niente da segnalare nei primi 8 giri a parte l'errore di Barrichello
che mette 2 ruote fuori e si ritrova 4°, ed il leggero contatto tra Ralf
Schumacher e Webber, vittima di una foratura.
Già al nono giro comincia la "danza" dei pit-stop che ad inaugurare è
G.Fisichella seguito da M.Schumacher, Coulthard, Alonso e Massa.
Glia altri si fermeranno 2-3 giri dopo.
Il gran premio continua e dubbi
sul vincitore non sembra che ve ne siano. Nel frattempo Webber viene
penalizzato con un drive-throught, dopo un eccesso di velocità
nella pit-lane. Si ritirerà 15 giri dopo a causa di un errore in
frenata.
A questo punto torna la formula noia, a parte il bellissimo duello tra
Button e Trulli cominciato già dalla prima curva.
Secondo
pit-stop per i primi tre (M. Schumacher, Montoya, Button)
e nel mentre Ralf vede dagli specchietti il fumo del motore BMW.
Non può far altro che parcheggiare la sua vettura nell'erba.
Durante il continuo delle seconde soste, Heidfeld (problemi al
cambio) si ritira, e viene seguito da Raikkonen... o meglio dal
motore Mercedes (2 gare, zero arrivi).
Ormai il G.P. sta
quasi per finire, e M. Schumacher per "allungare", il suo vantaggio
di 3" 7, su Montoya, regola per ogni curva il ripartitore di frenata
( si vede che non sapeva più che fare, oppure si stava annoiando!!!).
Infine tutti, o quasi, compiono le 3 soste, e Panis manda a "quel
paese" i propri tecnici che non si sono fatti trovare pronti per il
pit-stop. Successivamente è punito con un drive-throught
per eccesso di velocità in pit-lane.
La gara termina dopo 57 giri, vince M. Schumacher, con 5"00 di
vantaggio su Montoya ( distacco dimezzato all'ultimo giro, vista la
"passerella" del vincitore) e 11"5 su Button, che conquista il
primo podio in carriera.
La Ferrari è incontenibile in questo
inizio di stagione, grazie soprattutto al lavoro delle Bridgestone,
fin qui migliore delle Michelin.
"Dobbiamo investigare" dice N. Haugh responsabile della
Mercedes. A questa frase F. Briatore risponde: "Si,
chiamino Scherlock Holmes". Intanto, questi 15 giorni serviranno per
preparare i G.P. del Bahrain ( in pieno deserto!). Le avversarie,
sperano di recuperare ammettendo la superiorità della Ferrari, ma
soprattutto credendo in un calo delle Bridgestone e della Rossa,
viste le alte temperature.
Gli uomini di Maranello, non fanno altro che lavorare e abbassare la
testa dicendo:
"Si, si, vedremo!"
L.V.