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Come si fanno i listelli?

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E'il momento di “tagliare un po'di legna”. Conviene preparare in anticipo un certo numero di stecche: in seguito non sarete costretti ogni volta a smettere di pensare alla realizzazione del progetto: con buona probabilità sarà sufficiente cercare tra quelle già pronte.

Costruire un listello in balsa non è affatto difficile, con un minimo di pratica: basta guidare la lama del tagliabalsa col dorso del righello.

 

I segreti per un buon risultato: “impugnare” saldamente il righello (vedi disegno qui a fianco) per impedirgli di scivolare sulla tavoletta e non cercare di effettuare il taglio in un solo colpo ma, al contrario, passare la lama più volte nello stesso punto per non imbarcare il listello.

Per tagliare la stecca occorre esercitare una certa pressione con la lama del cutter: il righello potrebbe scivolare via e farci “tagliare storto”. Anche se questo potrebbe non essere un problema, cerchiamo di evitarlo distribuendo in modo uniforme i punti di pressione (indicati dai cerchietti) ed esercitando una certa forza con le dita. La posizione della mano è piuttosto scomoda, almeno agli inizi! Se non avete propriamente delle “dita da pianista” o la lunghezza del pezzo da tagliare è maggiore di quella che riuscite a coprire con le quattro dita in posizione, non tentate inutili contorsionismi ma fate il taglio in più parti (usare il buonsenso aiuta sempre...). I più ingegnosi possono ricorrere ad un sistema di morse per tenere fermi tavola e righello, ma la soluzione “manuale” rimane la più veloce per pezzi intorno ai 20 cm.

Per facilitarci il compito, potrebbe essere utile segnare con un pennarello a punta fine la linea lungo la quale tagliare.

Una volta staccato il pezzo dalla tavoletta, bisogna rifinirlo con la lama del cutter o con una piccola pialla per modellismo: dapprima dovremo “ripulire” la superficie da eventuali schegge (potrebbero conficcarsi nelle dita dell'incauto costruttore ed essere causa di non pochi fastidi), quindi si passerà all'eliminazione delle irregolarità di profilo, livellandolo con la pialla. Se non la possedete, potete benissimo usare la lama del cutter: il modo più efficace è farla avanzare lungo il listello, tenendola in posizione quasi orizzontale rispetto al piano del tavolo ed inclinata di circa 45° rispetto alla direzione di avanzamento. Nei punti dove si incontra più resistenza basta farla scorrere leggermente ed in modo uniforme (come quando si affetta il salame). Il bello del legno di balsa è proprio che lo si può lavorare facilmente!

ATTENZIONE: Se non avete una pialla e state pensando di applicare il metodo appena descritto al legno di bambù, non fatelo, specialmente se sono presenti dei nodi: la sua consistenza è ben maggiore e la lama del cutter potrebbe decidere di giocarvi qualche brutto scherzo. Meglio appoggiare la stecca su un piano e la lama su di essa, col filo non rivolto contro di voi: mettetela in posizione di taglio e, invece di spingerla, tirate a voi la stecca. Il risultato è lo stesso, ma la salute ci guadagna! Questo procedimento va bene, ad esempio, per “spianare” e rifinire gli spiedini.

Quando avremo un listello dritto e di sezione uniforme potremo considerarlo finito e quindi riporlo tra il materiale pronto all'uso.

Vi è sembrato difficile? No? Bene! Adesso provate a fare un po'di esercizi, giusto per prenderci la mano e per far funzionare un po'l'ingegno:

Esercizio 1: Tagliate un altro listello 2x2 mm e bilanciatelo, fate cioè in modo che, se lo si divide a metà, la parte destra abbia lo stesso peso della parte sinistra (questo è fondamentale, ad esempio, nell'aquilone a Losanga, in cui il punto medio della traversa si trova all'incrocio con il longherone).

Esercizio 2: Tagliate due listelli gemelli di sezione 2x2 mm: devono essere il più possibile uguali tra loro in forma (dritti, ovviamente) lunghezza, sezione e peso, in una parola, identici. Due pezzi gemelli servono, ad esempio, negli aquiloni con l'intelaiatura esterna, come i Delta o, tra quelli che potete trovare su questo sito, il Giallone MK. II e il Falco. Come scoprirete, la difficoltà non sta nel tagliare una singola stecca, ma nel realizzare la sua gemella! A voi anche il simpatico compito di trovare un sistema per confrontare i due pesi...

Ovviamente, non si può pretendere (e sarebbe stupido farlo) una precisione dell'ordine dei micron o dei milligrammi su pezzi lavorati a mano, per cui ci si può benissimo accontentare di una certa approssimazione nei calcoli (come al solito, dovrebbe intervenire il buonsenso: alla fine quello che conta è che il modello voli). Purtroppo si può capire quanto si può essere approssimativi solo con un po'di esperienza, quindi provate, provate, provate...

Esercizio 3 (facoltativo ma consigliato): Bella rottura di scatole l'esercizio 2, vero? Beh: c'è un modo piuttosto semplice per aggirare parzialmente l'ostacolo: provate a pensarci!

Le soluzioni dei tre quesiti sono sulla prossima pagina... ma prima di leggerla provate ad arrivarci da soli! :-> Max

 

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