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Speciali - In principio era il verbo... riflessione sulla Parola di Dio

> ...Alziamo la testa!
> Il settimo giorno
> la "verità" e la Verità

“allora Dio, nel giorno settimo, volle conclusa l’opera che aveva fatto e si astenne, nel giorno settimo, da ogni opera che aveva fatto. Quindi Dio benedisse il giorno settimo e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro servile che operando aveva creato”.(Gn 2,2-3)

Il settimo giorno
di Daniela B.

Dio nel settimo giorno si è riposato dopo aver creato il mondo, anche se ciò che ci tiene occupati è di minore importanza rispetto all’opera di Dio, anche noi abbiamo bisogno di riposo. Riposo visto come rilassamento, svago e, perché no, gioco. Gioco: gara al fine di guadagno o di divertimento.

Ci verrebbe dunque da dire che è gioco tutto ciò che ci diverte. Ma cos’è il divertimento? Da cosa è prodotto? È un traguardo per tutti o un’esclusiva per pochi?

Il divertimento non è già pronto e confezionato, per cui ogni persona sceglie la scatola che più lo colpisce e si diverte; ma il divertimento ognuno se lo crea in base al proprio bisogno e la sua manifestazione più evidente è il gioco. Con la parola gioco ci viene in mente il termine bambino, quindi solo i bambini giocano? No, anche coloro che vengono definiti ”grandi” giocano.

Certo, i due modi di giocare sono estremamente diversi, in fondo però sia costruire un castello con la sabbia che fare uno scherzo al proprio collega di lavoro, produce divertimento.

Un’altra osservazione che verrebbe da fare è che il gioco si è trasformato in tutti questi anni grazie anche alla società e al progresso, basta pensare ai nostri nonni che da bambini avevano solo quei pochi oggetti che trovavano abbandonati in casa per giocare, o guardare tutti quei fanciulli d’oggi, che pur essendo “sommersi” dai giocattoli sono sempre alla ricerca di quello che ancora non hanno.

E che dire dei nostri genitori che da giovani non potevano uscire da soli, specialmente le ragazze che dovevano essere accompagnate dalle loro mamme, mentre noi oggi iniziamo ad uscire con i nostri amici all’età di 13 anni?

Certo, i tempi cambiano, la nostra vita sta migliorando, ma per quanto può essere cambiata ci saranno sempre degli aspetti della realtà a cui l’uomo è tentato di sfuggire e la via più semplice e più rapida è il sogno. Sì, proprio il sogno, il grande gioco che ognuno si inventa per scappare da ciò che non va. Basta un semplice luogo, una persona qualunque e la nostra fantasia subito la trasforma in quello che vorremmo fosse; tutto ciò per concederci una pausa da questo mondo che a volte non ci soddisfa.

Quindi tutto quello che ci serve per divertirci è nella nostra mente, sta ad ognuno di noi tirarlo fuori per giocare e quando ci siamo stancati del gioco, basta rimettere tutto nella “scatola” per poi tirarlo fuori quando ne abbiamo di nuovo bisogno.

Forse anche Dio nel settimo giorno in cui si è riposato, sognava come la Sua opera, il mondo, si sarebbe potuta trasformare. Non immaginava certo che, specie ultimamente, fosse caratterizzata dalla guerra, dalla violenza, dall’odio e dall’indifferenza, ma anche Lui avrà per un momento sognato di vederlo pieno di armonia in cui l’elemento fondamentale fosse la pace.

Come riassunto di quello appena detto, occorrono solamente otto parole dei Negrita: “ormai che ho imparato a sognare non smetterò…”


immagine by Ansa

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