Refrán |
Corrispondente | Tema e senso paremiologico |
A buen entendedor, pocas palabras (bastan) |
A buon intenditore poche parole | Intelligenza
|
Analisi e Senso Paremiologico In questo caso l'equivalenza è pressoché totale, manca solo
il verbo finale "bastan" che comunque in molte versioni spagnole
viene omesso. Celebra l'intelligenza dell'interlocutore, ma può
essere usato anche ironicamente per accusare l'interlocutore di scarsa
capacità di comprensione. Protagonisti: persone |
A caballo regalado no se le miran los dientes |
A caval donato non si guarda in bocca | Gratitudine |
Analisi e Senso Paremiologico Anche
questo refrán non solo ha un equivalente ma simile all'italiano.
Cambia solo il sostantivo bocca con "dientes". In realtà il
proverbio spagnolo è più descrittivo e puntuale
sulle cose da guardare in bocca al cavallo, anche perché
anticamente al mercato l'età di un cavallo si calcolava
guardando i denti. Non bisogna avere pretese quando riceviamo qualcosa
in dono. Protagonisti: animali. |
- A Dios rogando y con el mazo dando.
- Ayúdate que Dios te ayudará
|
Aiutati che Dio ti aiuta | Intraprendenza |
Analisi e Senso Paremiologico Il
primo proverbio ha una struttura completamente differente
dall'equivalente italiano, mentre il secondo èpraticamente
identico tranne nella voce del futuro del
verbo "ayudará". Il senso paremiologico è comunque
lo stesso ed invita a non attendere la che Provvidenza divina ci
fornisca tutto ma a darci da fare. In altre parole a d unire la
preghiera con il lavoro. Ora et labora come esortava San Benedetto. Rogar y trabajar (usare el mazo). Protagonista: Dio e l'uomo.
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Quien mucho abarca, poco aprieta
| Chi troppo vuole, nulla stringe
| Ambizione |
Analisi e senso paremiologico. In
questo caso la struttura sintattica è pressoché identica,
anche se gli avverbi del corrispondente italiano sono più
incisivi. Si usa per indicare una persona che si dedica a troppe
attività contemporaneamente senza portarne a termine nessuna.
Protagonisti: sentimenti dell'essere umano, il volere, il
desiderio oltremisura |
Ojos que no ven, corazón que no siente | Occhio che non vede, cuore che non duole. | Sofferenza |
Analisi senso paremiologico I
due proverbi presentano una struttura simile. L’unica differenza
è data dal primo termine che cambia numero dallo spagnolo
all’italiano. Si riferisce al fatto che è inutile soffrire
per ciò che non si conosce. Protagonisti: parti del
corpo umano - essere umano |
Ser el ultimo orejón del tarro | Essere l’ultima ruota del carro | Sentirsi trascurati disistima |
Analisi e senso paremiologico In
questo caso il campo semantico dei due proverbi è completamente
differente, in quanto il primo parla dell’ultimo pezzo di frutta
del barattolo, mentre il corrispettivo italiano dell’ultima ruota
del carro. La struttura sintattica è pressoché identica.
Sta ad indicare una persona che non è presa in considerazione
dagli altri. Protagonisti: in spagnolo oggetti usati in casa (el
tarro), in italiano oggetti usati in campagna o per il trasporto
agricolo (carro). |
No es oro todo lo que brilla | Non tutto è oro ciò che luccica | Apparenza |
Analisi e senso paremiologico In
questo caso i due proverbi risultano equivalenti ad eccezione
dell’inversione dei termini “tutto” e
“oro”. È usato per dimostrare che le persone
non vanno giudicate dall’apparenza, la quale spesso può
trarre in inganno. Protagonisti:oggetti, in particolare l’ORO |
Dime con quién andas y te diré quién eres. | Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei | Condizionamento sociale |
Analisi e senso paremiologico Entrambi
presentano la medesima struttura sintattica. Protagonisti:È
usato per riferirsi ai condizionamenti sociali che un individuo
può subire frequentando un certo tipo di persone e quindi alla
possibilità di assumere atteggiamenti e modi di fare tipici di
quel gruppo sociale. Protagonisti: persone |
De tal palo tal astilla. | Tale madre tale figlia. | Condizionamento genetico o della specie |
Analisi e senso paremiologico Pur
presentando la medesima struttura i termini di comparazione sono
diversi: in spagnolo “palo” e “astilla”; in
italiano “madre” e “figlia”. Nel primo caso i
protagonisti sono oggetti mentre nel secondo sono persone. Si usa per
sottolineare che una cosa o una persona assume comportamenti dettati
dalla sua specie (palo-astilla) o comunque dal suo patrimonio genetico
(madre-figlia). |
Quién mal andas, mal acaba. | Chi male comincia, male finisce. | Conseguenze delle azioni umane |
Anche
questi proverbi presentano la medesima struttura ma mentre nella prima
proposizione del proverbio in italiano compare il verbo
“cominciare”, nel proverbio spagnolo compare il verbo
“andare”. Si usa per sottolineare le conseguenze
dell'inizio o del processo/progresso di un'azione o di un comportamento
ai fini della buona riuscita dello stesso/a. Protagonisti:persone. |
Los buenos perfumes se conservan en frascos pequeños. | Nella botte piccola c’è il vino buono. | Apparenza |
Questo
proverbio ha un equivalente in italiano ma essi presentano una
struttura differente. In effetti, la proposizione principale del
proverbio in spagnolo la ritroviamo nell’equivalente italiano
come proposizione finale.Inoltre il campo semantico del proverbio
spagnolo si differenzia da quello italiano perché nel primo i
soggetti presi in considerazione sono i profumi “perfumes”
mentre nel secondo il soggetto è il vino. Si usa per esaltare le
qualità di individui e cose che in apparenza sembrano piccole ed
insignificanti ma in realtà sono portatori di eccellenti
qualità. Protagonisti: profumo e flaconcino (in spagnolo), vino
e botte (in italiano) |
Quién sembra vientos, recoje tempestades. | Chi semina vento, raccoglie tempesta. | Conseguenze delle azioni umane |
Questo
proberbio presenta la stessa struttura in spagnolo e in italiano con
l'unica differenza del pulrale finale di "tempestades". Ancora una
volta si sottolineano le conseguenze che le azioni umane possono
avere esaltate dalla simmetria sintattica
semina-raccoglie/vento-tempesta. Protagonisti: essere umano, il suo
lavoro |