UN CLAMOROSO AUTOGOAL

 

Nuga n. 52 del 7 gennaio 2002

 

di Paolo Quintavalla

 

 

L’ex uccello del malaugurio, il neo sponsor di Aristarco, non cessa di stupirci. La sua fluviale produzione non conosce confini, soprattutto logici. Anche questa volta se la prende con l’odiata ANP, responsabile non solo di tutti i mali dei DD.SS. italiani ma, soprattutto, di avere rivendicato una misura di aumenti retributivi troppo alta per tutti noi (che, ovviamente, valiamo molto meno anche di ciò che stiamo per ottenere). Si vede che sono davvero troppi per lui!

Eh sì, agli occhi dell’ingrato collega l’ANP è colpevole di aver chiesto e ottenuto troppi soldi. Nella foga polemica e stravolto dal furore ideologico non si accorge nemmeno di aver messo a segno … un clamoroso autogoal! Così scrive, incurante della logica e sprezzante del ridicolo, l’intrepido nipotino di Masoch:

Una prima grave responsabilità è da attribuire totalmente a chi trattava per il contratto dell'Area I operando una fuga in avanti rispetto alle già note e definite risorse contrattuali per l'Area V dei Dirigenti Scolastici: l'Anp apprezzava i 200 miliardi iniziali del gennaio 2001 per i Dirigenti Scolastici, mentre lavorava per chiudere il 20 febbraio 2001 il contratto dell'Area I con un incremento di circa 9 milioni sul tabellare. L'effetto fu rendere impossibile con le risorse stanziate nella finanziaria 2001 la piena equiparazione dell'Area V con l'Area I.

La prima impressione è che sia andato giù un po’ più duro del solito con il Barbera, che del resto scorre copioso dalle sue parti. Ma, per quanto increduli, dobbiamo prendere atto che questo è proprio il succo del discorso:  quel cattivone dell’ANP non doveva rivendicare né portare a casa i 9 milioni di aumento retributivo per i dirigenti dell’Area I. Intanto avrebbe fatto bene anche agli Ispettori e agli ex Provveditori, naturalmente, restare a stecca! E in questo modo anche noi dirigenti scolastici saremmo stati più modesti e parsimoniosi nelle nostre rivendicazioni! Non c’è dubbio che si sarebbero calmati i nostri appetiti insaziabili e non ci sarebbe certamente venuto in mente di chiedere sconsideratamente “tanti soldi”.

Ma chiedere – e magari ottenere - più soldi non rientra tra le legittime ragioni sociali di un sindacato degno di questo nome? Questa, invece, secondo il Nostro Ineffabile Eroe, è solo la prima e la più grave delle responsabilità da addebitare all’ANP. Vi risparmio, per carità, le altre quattro.