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I
MISERABILI Capolavoro
della letteratura mondiale “I Miserabili” merita sicuramente un posto di
rilievo in questo sito. Victor Hugo pubblica il suo romanzo nel 1862,
raffigurando la società parigina devastata dai moti del 1832. Potremmo parlare
ininterrottamente della grandezza letteraria di quest’opera, scoprendo sempre
lati meravigliosi della narrativa. Hugo dá vita ad un romanzo storico
ineguagliabile per le sue descrizioni emotive, i suoi ideali di giustizia e
lealtà, la passione dell’uomo che per amore della vita è costretto a
rinunciare al proprio onore e alla propria dignità. Jean Valjean, il
protagonista della storia è un ex carcerato, miserabile ladro dal cuore nobile.
Il suo essere paradossale rappresenta un connubio superlativo tra povertá e
ricchezza d’animo. Costretto dalla crudeltà della vita ad un’esistenza
disonesta, Jean è pronto a tutto pur di pagare i suoi errori e dimostrare la
vera dignità dell’uomo. La sua vita cambia improvvisamente, per una di quelle
occasioni in cui ci si ritrova dinanzi ad uno specchio interrogandosi su tutto
ció in cui si credeva giusto. La sua vita percorre un sentiero battuto da
persone che, come lui, credono nella vita, Monsignor Benvenuto, umile prete di
campagna, il primo uomo che dopo tanto gli dona fiducia; Fantina, miserabile
anch’ella, il ritratto della fragilità femminile, donna e madre disperata e
disposta a tutto, anche a prostituirsi per la propria figliola, Cosetta.
Cosetta, è lei la vera svolta nella vita di Jean, L’Allodola, tenera bimba
che ha disperatamente bisogno di protezione. I due rappresentano la salvezza
l’uno dell’altra; Jean ritrova in quella bimba sgraziata e triste la forza
di combattere e la volontá di tornare a vivere, Cosetta scopre quel sentimento
amorevole e prezioso che è l’affetto paterno. Due anime, due miserabili,
costretti a scappare da un passato tormentoso. Javert è il passato di Jean,
Javert, integro poliziotto parigino, ligio al suo dovere, che ha come unico
scopo nella vita la ricerca della giustizia, la giustizia di chi non si
interroga sulle atrocitá della vita, e corroso da pregiudizi si ostina in una
ricerca interessata e personale. I
Miserabili descritti da Hugo sono coloro che soffrono e per amore della vita,
della libertá e della giustizia, vivono una mera esistenza si, ma ricca di
valori e principi veri e ammirabili. I miserabili amano, e lo fanno con
l’innocenza di chi per la prima volta scopre la gioia, come Mario e Cosetta,
invasi da un sentimento incontrollabile e forte a tal punto da renderli l’uno
parte dell’altra senza neanche chiedersi perché.
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