Luciano Ligabue

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Le sue canzoni sono vere... questo è l’unico modo che trovo per descriverlo. Ed è una responsabilità ben pesante. Sicuramente non regge la chitarra come Eric Clapton, come Santana o come Jimmy Page, e neanche ha la voce di un Freddie Mercury, ma Ligabue scrive canzoni, musiche che vibrano dentro... Basta ascoltare una canzone per innamorarsi, qualunque essa sia, e poi se ne vuole una seconda, e una terza... Non so perchè mi piace così tanto, ma il suo rock ruspante, stradaiolo lo sento mio... spesso mi specchio nelle sue canzoni... e, a volte, sogno...  

Luciano Ligabue nasce a Correggio, Reggio Emilia, il 13 Marzo del 1960; giunge tardi al successo, a trent'anni compiuti, ma questo non ha pregiudicato il suo enorme successo nella musica italiana. Passa la maggior parte della propria adolescenza e giovinezza a comporre testi di canzoni, finchè non decide di farle ascoltare da qualcuno. Il primo concerto di Luciano risale all'8 febbraio 1987, presso il centro culturale "Lucio Lombardo Radice", a Correggio.  Insieme a lui suonano gli "OraZero", con Paolo Signorelli alla chitarra, Roberto Bartolucci al basso, Alberto Imovilli alla batteria, e Bruno Pederzoli, alla chitarra. In scaletta, tra le altre, "Figlio di un cane", "Sogni di rock'n'roll", "Marlon Brando è sempre lui".
Incoraggiato dal suo amico Claudio Maioli, attualmente suo produttore esecutivo, Ligabue si presenta dal manager Angelo Carrara (Finardi, Bertoli, Battiato, Timoria...) e viene così messo sotto contratto per il suo primo album. Intitolato semplicemente LIGABUE, l'album contiene una rassegna di canzoni incredibilmente originali e potenti. Nel 1991, Liga ci riprova con LAMBRUSCO COLTELLI ROSE & POPCORN, che fa registrare un'impennata di vendite con oltre 250 mila copie.  Nel 1993 arriva un nuovo album, SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVIVENTI, in cui Luciano cerca un po' di distaccarsi dal cliché espresso nei precedenti due album, quello di rocker scatenato; è un disco più intimo. La direzione, tuttavia, è ancora incerta, e inoltre qualche pezzo eccessivamente retorico dal punto di vista musicale fa si che il disco non abbia la fortuna dei due precedenti. In più anche il rapporto con il management di Carrara inizia a non funzionare più come dovrebbe: il risultato è una “crisi” che porta Luciano nel 1994 a pubblicare A CHE ORA E’ LA FINE DEL MONDO, una sorta di minialbum di 8 pezzi con riletture di suoi brani concessi in precedenza ad altri e amenità varie, tra le quali spicca però la bellissima cover dei R.E.M. “A che ora è la fine del mondo?”. Ma è a settembre del 1995 che le cose iniziano a cambiare sul serio, quando le radio iniziano a passare il nuovo singolo del Liga "Certe Notti", primo estratto dall'album BUON COMPLEANNO ELVIS. Il disco si rivela essere una miniera inesauribile di singoli e permette a Ligabue di ritoccare ogni suo record di vendita arrivando a toccare il tetto del milione di copie. I concerti si succedono e culminano in un minitour negli stadi realizzato nell'estate del 1997, in concomitanza all'uscita del doppio album dal vivo SU E GIU' DA UN PALCO. L'album contiene un altro inedito di grande successo, "Il giorno di dolore che uno ha", dedicata da Ligabue alla memoria di un grande giornalista musicale scomparso l'anno prima, Stefano Ronzani. Accanto al doppio dal vivo escono anche un libro intitolato FUORI E DENTRO IL BORGO, a testimonianza di quanto popolare sia divenuta ormai in Italia la figura di questo rocker. Nell'ottobre del 1998 esce il suo film RADIOFRECCIA, che lo vede nei panni del regista ed è un altro grande successo, ne verrà pubblicato anche un album dal medesimo titolo che contiene la colonna sonora del film. Nel 2000 esce MISS MONDO altro album che incontra grande successo e che contiene la trasposizione in musica della vita di Luciano: “Una vita da mediano”. Nel 2002 Liga ci riprova: dopo aver giurato di non indossare più le vesti del regista, esce nelle sale cinematografiche italiane e non solo (c’è anche al Festival di Cannes) il suo secondo film DAZEROADIECI; parallelamente entra nelle hits l’album FUORI COME VA?.

 

 

 

Ed ora, signore e signori, parola alle canzoni

 

 

 

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