La
grotta nota come Sa Grutta de sa Barita è localizzata a Is Ollargius,
nel territorio del Comune di Nuxis, ad una quota di 175 mt. Ha uno
sviluppo planimetrico di 23 metri, e spaziale di 27 mt. Le informazioni
provengono dai rilevamenti del 1988, effettuati dal Prof. Curreli e dal
Gruppo Speleologico di Nuxis.
Nonostante
le modeste dimensioni, la cavità è importante per la posizione
geografica e per la stratificazione geologica. Dal punto di vista
geologico, la grotta è ubicata in località Is Ollargius, precisamente
in un taglio di cava a cielo aperto: è stata rinvenuta proprio in tale
luogo, mentre si analizzava la sezione. Su una base sommitale costituita
da arenarie e argille di colore rosso mattone (a causa dell'azione
ossidante dell'aria, avvenuta in ambiente emerso), questi depositi sono
di tipo alluvionale, qualche volta anche di tipo lacustre, con
alternanze di calcari e marne lacustri. La paleografia mostra zone molto
intense di boschi, quindi con forte produzione di CO2,
che favorivano il fenomeno carsico. Tanto è vero che i depositi della
"formazione del Cixerri" coprono il basamento paleozoico
costituito da dolomie grigie in prevalenza a struttura saccaroide, con
un certo grado di metamorfismo. Importante è il livello mineralizzato a
barite, che si alterna nelle dolomie, che può essere di genesi
pneumolitica-idrotermale, quindi del tardo ercinico. Secondo alcuni può
essere di genesi sedimentaria, ridepositata. E' un punto controvereso,
assai dibattuto. Lo sviluppo della grotta è di 23 mt. Inoltre l'acqua
la ricopre per quasi tutto l'anno, tanto che nelle pareti si nota
polvere di dolomia e strutture "scallops". Ha due ingressi
vicini, ed il fondo è ricoperto da fanghiglia rosso-bruna, dovuta in
parte al residuo insolubile del calcare ed in parte a materiale
superficiale trasportato dall'acqua. Il livello del materiale tende ad
otturare alcuni passaggi. La mancanza di concrezioni e la struttura poco
evoluta della grotta ci permette di affermare che il carsismo di questa
zona è piuttosto recente: siamo quindi in una fase giovanile della
grotta. La vicinanza della serie di faglie del "graben" della
piana di Giba, fa pensare all'influenza della tettonica sulla struttura
carsica. La morfologia esterna della grotta è classica di queste
zone, con rilievi del paleozoico; ad est le colline sono abbastanza
dolci, tipiche della morfologia di rocce scistoso-calcaree paleozoiche,
incise da qualche torrente o fiumiciattolo collinare. Verso NE si notano
i picchi granitici di Monti Nieddu, che da' il nome all'omonima
sorgente, mentre ad est si notano strutture tabulari incise che formano
i cosiddetti terrazzi alluvionali dell'eocene. Ancora più in
lontananza, verso E-SE, c'è la piana di Giba.
|