I
monti intorno a Nuxis sono sede di splendide leccete e di un sottobosco
con stupendi esemplari ed essenze tipiche della macchia mediterranea. Da
ottobre ad aprile inoltrato è possibile trovare ottimi funghi, fra i
più noti ed apprezzati dal punto di vista gastronomico, ed anche specie
rare "da manuale", comunque belle da conoscere dal vivo o da
fotografare, anche se non tutte commestibili. Numerose le varietà di
porcini, amanite, lepiote, lactari, russule. Non è raro imbattersi in
distese di gallinacci o chiodini. I pascoli cespugliati a cisto ed altre
essenze mediterranee sono l'habitat ideale per specie tipiche
dell'Isola, come il "cardolinu 'e murdegu", il boleto sardo,
molto apprezzato localmente e solitamente cucinato insemolato e fritto.
Tra i cespugli di ferula e i cardi spinosi si nascondono spesso
bellissimi esemplari di "Pleurotus eryngii", detto "cardolinu
'e pezza", squisito al sugo. In primavera è possibile fare
passeggiate fra profumatissimi asfodeli in fiore, in terreni coperti di
oliveti e mandorleti, alla ricerca di gustosi asparagi selvatici, che la
cucina del luogo sa preparare da sempre secondo ricette semplici ed
essenziali, ma incredibilmente attuali nella ricerca del gusto. Da non
dimenticare, per chi ama la natura, la presenza di varie specie di
orchidee selvatiche, che vivono in simbiosi con alcuni tipi di funghi.
Dato l'inverno solitamente mite e le estati un po' più umide degli
ultimi anni, questo fiore primaverile è sempre più presente. Un altro
settore affascinante, capace ogni anno di attirare alla mostra di Nuxis
un pubblico di esperti e semplici appassionati, è la presenza nella
flora del luogo di innumerevoli piante ed erbe, tradizionalmente
impiegate nella medicina "sarda", che le utilizza seguendo
esperienze e tradizioni le cui origini si perdono nel tempo, e che oggi
vengono riscoperte sia per il reale valore scientifico che possiedono,
sia per il loro antico uso, velato di mistero e quasi magico.
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