SCIENZE GEOLOGICHE
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I Laghi di Conversano Premessa I laghi carsici presenti nel territorio delle Murge di sud-est costituiscono importanti elementi del paesaggio carsico di superficie e hanno storicamente avuto un ruolo di notevole importanza per l'occupazione antropica di questo territorio. Alcuni tra i più antichi insediamenti dell'uomo nell'area sono infatti localizzati nelle immediate vicinanze dei laghi; questi ultimi hanno poi, successivamente, rappresentato i maggiori siti di approvvigionamento della preziosa risorsa idrica, così scarsa sulla superficie del territorio carsico.
I laghi Come in ogni paesaggio in cui il principale agente della morfogenesi sia il processo carsico, le acque meteoriche sono di norma rapidamente convogliate nel complesso sistema di fratture e canali carsici sotterranei, dopo un breve percorso superficiale. Talora però esse possono ristagnare in depressioni più o meno ampie le cui vie d'accesso alle cavità ipogee creano così tipici laghetti connessi a processi carsici, generalmente alimentati solo dagli apporti meteorici e che tendono a prosciugarsi totalmente nel corso delle stagioni calde e secche a causa dell'intensa evaporazione. I laghi occupano il fondo di doline o di più ampie depressioni morfologiche, di spicco rispetto al paesaggio circostante per il brusco approfondimento, dell'ordine di qualche metro: in alcuni casi il raccordo con i pendii circostanti è più graduale, ed i limiti della depressione che ospita il lago risultano quindi meno netti. Lago Iavorra Il lago Iavorra è il più settentrionale dei dieci laghi ricadenti nel territorio di Conversano. La sua presenza è nota da tempo, come dimostrano antiche cartografie e documenti storici: il lago è infatti citato in un documento del 957, ed è riportato sulla "Cartografia della Terra di Bari e Basilicata" con la denominazione di lago Sauora. Nei pressi del lago Iavorra sono state ritrovate importanti testimonianze di vita preistorica, in corrispondenza del villaggio di San Bartolomeo, che è stato uno fra i più fiorenti centri della civiltà peucezia, con notevole continuità di vita dell'insediamento. Il lago Iavorra è sito nei pressi dell'estremità orientale di una netta depressione allungata in senso est-ovest, che si sviluppa per vari chilometri con buona evidenza morfologica: essa è infatti ben delimitata sui lati sud e nord da piccole scarpate rettilinee (più evidenti sul margine settentrionale),e presenta un ampio fondo piatto della larghezza di 200-250 metri. Il margine settentrionale della depressione è ad andamento rettilineo e probabilmente coincide con una lineazione tettonica. Il lago Iavorra presenta un dislivello di appena 2-3 metri, ed ha fondo piatto. Il raccordo con il territorio circostante è graduale sul lato nord, mentre a sud è marcato da piccoli gradini morfologici dell'altezza di poco superiore al metro, attualmente delimitati dalla presenza di tipici muretti a secco costruiti in pietra calcarea.
Lago Padula Il lago Padula, ubicato poco più di due chilometri a N-Ne di Conversano, ricade in una zona che degrada dolcemente verso la costa adriatica, senza molte articolazioni morfologiche. La topografia abbastanza piatta del territorio è interrotta soltanto dalla presenza di forme relitte di antichi solchi di incisione valliva a fondo piatto, leggermente depresse rispetto al resto del paesaggio. La forma attuale del lago è di tipo romboidale, ma risulta chiaramente modificata dall'azione antropica: i margini meridionali ed occidentali del lago sono infatti costituiti da una stradina che si diparte dalla S.P. Conversano-Cozze, mentre quello orientale è costituito da un muretto a secco che delimita i campi coltivati. In ogni caso, la depressione che ospita il lago sembrerebbe isolata e non in diretto contatto con i solchi di incisione più prossimi. Essa è del tipo dolina a piatto, vale a dire caratterizzata da leggero dislivello rispetto al territorio circostante e da fondo piatto e articolato. Dato il carattere limitato della depressione, e le dimensioni non eccessive, si ritiene che lo spessore dei depositi di riempimento della dolina sia limitato a pochi metri di materiale eluvio-colluviali e terre rosse rendendo impermeabile il fondo permettendo il ristagno dell'acqua. Va comunque segnalato che alcuni autori riportano che, nel corso di lavori di restauro eseguiti su una delle cisterne del lago, si vide che le parti più profonde dei detriti estratti erano costituite da una "spessa coltre di sabbie vulcaniche". Il lago presenta quattro cisterne, una delle quali franata qualche anno fa.
Lago Petrullo Il lago Petrullo è sito a nord di Conversano, subito ad est della S.P. Conversano-Mola, lungo una delle numerose linee di drenaggio ad andamento N-S, il cui sviluppo si segue per alcune centinaia di metri. Il lago è citato in un documento dl 1114 come lago Melunico; altre denominazioni sono poi state Muiunico e Mesciurico. Esso è ubicato al fondo di una depressione che presenta una netta struttura a forma circolare, del tipo dolina da collasso, con diametro di circa 250 metri. Il dislivello tra fondo e margini della dolina è di 8-9 metri. L'attuale forma del lago, allungato in senso longitudinale, è probabilmente anch'essa da imputare alle modifiche antropiche occorse nella dolina, e quindi non da considerare elemento di carattere naturale. Il lago Petrullo è l'unico, tra i laghi carsici di Conversano, per il quale si disponga di dati, seppure indiretti, relativi allo spessore dei depositi di riempimento riscontrando uno spessore massimo del riempimento di terra rossa compreso tra 18 e 29 m. Come già accennato, la forma circolare della depressione in cui è sito il lago, e la netta evidenza rispetto al territorio circostante indicano una genesi da crollo per la dolina sul cui fondo si trova il lago. Il crollo è da imputare all'assottigliamento della porzione superficiale di roccia calcarea connesso alla formazione e d al successivo sviluppo di cavità ipogee, il cui ampliamento progressivo può avere innescato il collasso e la formazione della dolina.
Lago di San Vito Il lago di San Vito, ubicato circa 2 chilometri a N-E di Conversano, è citato in un documento del 1290 come lago Marsignano. Probabilmente dalla fine del Settecento il lago fu denominato San Vito, poiché posto lungo la S.P. Conversano-San Vito. Il lago di San Vito è delimitato su tre dei suoi lati da strade. Sul lato settentrionale invece, una piccola scarpata separa il lago dalla prosecuzione in direzione nord del solco di erosione. Lungo lo stesso solco di erosione, ad una distanza poco più di 100 metri a nord del lago, è presente un'altra piccola depressione, in posizione centrale rispetto all'asse del solco erosivo. Il lago di San Vito, così come oggi ci appare, potrebbe essere inizialmente stato creato a partire da una situazione analoga, con la presenza di una dolina legata ad avvallamento del terreno di riempimento del solco di erosione, che sarebbe stata successivamente ampliata e d approfondita per consentire un maggiore ristagno delle acque, nonché una loro più agevole raccolta e sfruttamento da parte dell'uomo. La morfogenesi del la go è quindi da mettere in relazione alla interazione tra processi carsici ed erosivi, ai quali presumibilmente si è poi aggiunto l'intervento antropico.
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