Questo sito è stato ideato per divulgare
a tutti gli appassionati, e non, di geologia e speleologia le ricchezze presenti
nel territorio carsico come le Murge ma soprattutto nel territorio di
Conversano.
Infatti qui potete trovare una sezione dedicata interamente ai "laghi di
Conversano", alla gravina di Monsignore, alle numerose grotte
che si sviluppano al di sotto della estesa superficie conversanese e soprattutto
alla stazione sismica, in mia dotazione, per rilevare le onde sismiche
che attraversano il nostro territorio.
Geologia del territorio
Il territorio di Conversano, ubicato
nelle Murge di su-est o "Murge basse", è in gran parte costituito da un
altopiano a pendenze molto blande, la cui superficie topografica degrada in
direzione della costa con un caratteristico profilo a gradinata derivante da una
serie di ripiani posti a quote via via decrescenti, collegati da gradini
morfologici a inclinazione e con dislivelli variabili. Questi ultimi derivano da
scarpate di origine tettonica, successivamente ritoccate dall'azione erosiva del
mare durante le fasi di ingressione e regressioni marine del Quaternario.
Le rocce affioranti sono costituite da un
substrato calcareo di età cretacea, in copertura sul quale si rinvengono lembi
di depositi quaternari, costituiti da calcareniti e da materiali colluviali e
terre rosse. Sulla base dei numerosi studi geologici e biostratigrafici
disponibili in letteratura, è possibile identificare una successione
stratigrafica di piattaforma carbonatica interna costituita, dal basso verso
l'alto, dalle formazioni del Calcare di Bari.
Il Calcare di Bari costituisce la
formazione più estesamente affiorante nell'area di studio: si tratta di una
successione di calcari biancastri e subordinatamente grigio chiari, di tipo
detritico, ben stratificati. L'assetto geologico-strutturale dei depositi del
Calcare di Bari mostra un complessivo andamento monoclinalico, immergente di
pochi gradi verso sud-ovest, che risulta interrotto da faglie caratterizzate da
deboli rigetti, nonché da piccole e locali pieghe.
Il Calcare di Altamura affiora solo in
una piccola porzione del territorio meridionale e sud-occidentale di Conversano,
dall'altezza dei pressi della frazione di Triggianello verso sud e sud-ovest.
Rispetto alla sottostante formazione del Calcare di Bari, il Calcare di Altamura
è caratterizzato da maggiore presenza di macrofossili (Rudiste) e microfossili
(Foraminiferi, Alghe), e mostra ripetute tracce di emersione e livelli indicanti
l'episodica presenza di ambienti ad acqua salmastra. Litologicamente, è
costituito da calcari detritici a grana fine, e da calcari e calcariniti a
Rudiste.
In trasgressione sui calcari cretacei
affiorano poi lembi discontinui di depositi calcareo-arenacei e
calcareo-arenaceo-argellosi, di colore giallastro talora tendente al rossastro,
a stratificazione non sempre facilmente riconoscibile. Si tratta della
formazione dei cosiddetti "Tufi calcarei", di età Pliocene medio-Pleistocene
inferiore, che presenta livelli fossiliferi ad Ostrea e Pecten. E'
costituita da materiali granulari, caratterizzati da alta porosità e da
cementazione variabile.
La morfologia complessivamente blanda
delle Murge di sud-est si interrompe bruscamente in corrispondenza della
principale scarpata di raccordo con la piana costiera, a circa 130-120 m s.l.m.
La scarpata, con andamento NNW-SSE ed altezza variabile tra circa 25 e 40 metri,
è incisa da gravine, le cui pareti verticali arrivano ai 20-25 metri di altezza.
La principale caratteristica morfologica
del territorio in esame è costituita, come su accennato, da elementi e forme
connessi al carsismo: è in particolare da segnalare la presenza di un reticolo
idrografico superficiale, ormai allo stato fossile, di cui si riconoscono le
tracce in una serie di solchi erosivi a fondo piatto, che si seguono più o meno
con continuità in tutto il territorio (Fig. 1). Il reticolo idrografico presenta
un basso grado di gerarchizzazione e spartiacque non ben definiti, con un gran
numero di piccoli bacini e forme di tipo endoreico, a scala variabile e da
correlare alle blande ma significative variazioni nell'assetto strutturale,
derivanti dalla presenza di pieghe e/o faglie. Buona parte dell'antico reticolo
idrografico risulta allineato grossomodo in direzione N-S, ed è identificabile
morfologicamente per la presenza di solchi erosivi con lieve dislivello
topografico rispetto al territorio circostante, e con andamento chiaramente
allungato. Il dislivello si accentua ulteriormente in corrispondenza dei pochi
solchi in incisione attiva: essi sono, oltre alle gravine, il piccolo solco che
delimita a sud-ovest l'altura di Castiglione e l'altro solco erosivo a metà
strada tra Conversano e Turi. Di contro all'orientamento preferenziale N-S del
reticolo idrografico, si riconosce invece la presenza di antiche valli, con
fondo piatto ed ampio, delimitate sui lati da pareti più acclivi ed alte di
quelle dei solchi erosivi: tali valli sono disposte in direzione preferenziale
E-W, quindi perpendicolari a gran parte del reticolo idrografico (Fig. 1).
oltre al tratto di scarpata riconducibile
a quella murgiana, che nel tratto che interessa il territorio di Conversano ha
un andamento circa E-W, sono poi riconoscibili altre scarpate minori, alcune
delle quali rappresentano scarpate tettoniche poi rielaborate da fenomeni di
abrasione marina.
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