Circa 8 anni dopo la morte di Cristo, giunse a Messina l’ Apostolo Paolo, che converti’ al cristianesimo moltissimi messinesi. Il fervore del popolo divenne cosi grande che chiesero a San Paolo di poter visitare i luoghi santi e di conoscere la madre di Gesù. San Paolo fu cosi felicissimo di accompagnare una delegazione messinese al cospetto di Maria di Nazareth. La Madonna gratificò la delegazione, rientrata a Messina l’ 8 settembre dell’ anno 42, donando loro una lettera indirizzata a tutti i messinesi legata con un proprio capello. Nella lettera, scritta di propria mano in lingua ebraica vi era scritto:" MARIA VERGINE FIGLIA DI GIOACCHINO, UMILISSIMA SERVA DI DIO, MADRE DI GESÙ CROCIFISSO, DELLA TRIBÙ DI GIUDA, DELLA STIRPE DI DAVID, SALUTE A TUTTI I MESSINESI E BENEDIZIONE DI DIO PADRE ONNIPOTENTE. CI CONSTA PER PER PUBBLICO STRUMENTO CHE VOI TUTTI CON FEDE GRANDE AVETE A NOI SPEDITO LEGATI E AMBASCIATORI, CONFESSANDO CHE IL NOSTRO FIGLIO, GENERATO DA DIO SIA DIO ED UOMO E CHE DOPO LA SUA RESURREZIONE SALI’ AL CIELO: AVENDO CONOSCIUTA VOI LA VIA DELLA VERITÀ PER MEZZO DELLA PREDICAZIONE DI PAOLO APOSTOLO ELETTO PER LA QUAL COSA BENEDICIAMO VOI E L’ ISTESSA CITTA’ DELLA QUALE NOI VOGLIAMO ESSERE PERPETUA PROTETTRICE DA GERUSALEMME’ L' ANNO 42 DI NOSTRO FIGLIO INDIZIONE I LUNA XXVII GIORNO DI GIOVEDI A 3 DI GIUGNO."Dal testo latino tradotto nel 1490 da Constantino Lascaris. Oggi la città onora la Madonna della lettera il 3 giugno di ogni anno, portando in processione, una stupenda baretta d’ argento cesellato, sormontata da un ostensorio di cristallo contenente la sacra reliquia del capello.