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 Ovvero come da un incontro casuale può nascere un' amicizia profonda..

Tutto ebbe inizio un giorno di Febbraio.  Un giorno come tanti. Tornai a casa dall' Università bagnata come un pulcino, arrabbiata nera perchè il treno, come al solito era arrivato con mezz' ora di ritardo. Entrai in casa svogliata, mi asciugai... che barba! Accesi la tele su Cavallo Channel, c'era una ripresa di dressage di Laura Conz e Fibrin... Ah, se potessi avere un cavallo tutto mio!! Con occhi estasiati guardavo il binomio che eseguiva le difficili transizioni e figure. -Se avessi un cavallo tutto mio me ne fregherei se non sa fare niente, l' importante è che mi voglia bene! -.

Avevo 21 anni e montavo a cavallo da quando ne avevo 12, un passato da ostacolista alle spalle interrotto per la scarsa vocazione agonistica. La prima volta che salii a cavallo avevo 4 anni, ad una fiera di paese. Ricordo che non avevo assolutamente paura nonostante fosse la primissima volta che vedevo un bestione del genere. Da quel giorno i cavalli sono stati sempre nella mia mente ma per il fatto che ai miei genitori era stato detto che alle bambine faceva male andare a cavallo prima dei 12 anni ho dovuto aspettare, sognare, aspettare, sognare....

Non riesco a ricordare un solo giorno della mia vita in cui non ho desiderato di avere un cavallo e l' occasione si presentò a 15 anni... la pony della scuola (Luna) che abitualmente montavo era in vendita e mio padre si stava interessando per poterla comprare... Dio, che notti insonni!! Ma alla fine non se ne fece niente perchè il prezzo era buono ma non potevamo permetterci di mantenerla tutti i mesi. Dopo un mese era stata venduta ad un' altra ragazzina e io dalla disperazione smisi di montare per un po'...

Ripresi qualche anno dopo in un maneggio privato, m' innamorai di una Paint  (Ariel) e, lavorando per mantenerla, la presi in mezza fida.  Il centro dove montavo era d' impianto "naturale", bocciava l' uso dell' imboccatura a favore dell' hackamore e privilegiava il rapporto da terra rispetto a quello da sella. era proprio quello che stavo cercando: un posto senza pretese dove poter "vivere il cavallo", imparare a conoscerlo ed ad amarlo come animale e non come mezzo di locomozione. Trascorsi dei momenti davvero piacevoli, in sella nella natura, lunghe galoppate nel verde, imparai a sellare, ad accudire il cavallo, a dargli da mangiare, ad osservarlo nel branco nel prato

Ma come ogni idillo anche questo era destinato a durare poco infatti la mia Ariel, correndo su per un prato, prese una brutta storta e si lesionò gravemente il tendine... non potendo più essere montata se non al passo. La padrona decise di farle fare la fattrice e la vendette, con mio grandissimo dispiacere.

Ma eccoci tornati al fatidico Febbraio 2002. Stavo ancora appiccicata a Cavallo Channel quando mio padre tornò dal lavoro... ci sedemmo a tavola per la cena e fu lì che pronuncio la "fatal frase":- Allora, il prossimo mese mi daranno dei soldi in più sullo stipendio... abbiamo fatto una gara e il nostro gruppo l' ha vinta-.Mi congratulai con mio padre e, con negli occhi ancora l' immagine di Fibrin gli buttai giù la mia proposta senza nessuna convinzione: - Bene, così magari puoi comprarmi un cavallino!! Adesso che lavoro potrei mantenermelo da sola...- Aspettai il solito -ma vedi... non è il momento... devi avere pazienza... stai ancora studiando... etc.. etc.. etc..- E invece mio padre sorrise e disse:- Vedremo...-.VEDREMO?????? VEDREMO!!!!!!!!!! Schizzai su dalla sedia e per dieci secondi il mio cervello andò in loop, continuando a ripetere: vedremovedremovedremo......

Cominciai già da quella sera a fare ricerche in Internet sul tipo di cavallo che sarebbe andato bene per me... lo volevo forte, resistente, adatto a vivere all' aperto, frugale e soprattutto femmina. Capitai per caso su un sito di Camargue-Delta, i bianchissimi cavalli del Delta del Po... guardai le foto: carinissimi! Oltretutto erano originari dell' Emilia, la Terra di mio padre e l' allevamento più importante era situato proprio a pochi chilometri da dove lui era nato. Ne parlai con lui e ne fu entusiasta!

Programmammo di andare a visitare l' allevamento per Pasqua (Fine Marzo) soggiornando dai miei nonni paterni. La voglia di vederli era folle, non riuscivo a credere che stavo andando a scegliere la mia prossima migliore amica!

L' allevamento era bellissimo, sulle rive di un lago, immerso nel verde. Questi cavallini (al limite del pony), bianchissimi e dallo sguardo vivace e simpatico, benchè forse un po' piccoli mi piacquero all' istante. Chiesi di poter fare il giro dell' allevamento a cavallo anche per provare a montarne uno. Passammo nella palude dove neri tori da combattimento e bianchissimi cavalli Delta venivano allevati in stato semibrado. Provai delle forti emozioni in quella natura così aspra e selvaggia! davvero una passeggiata che consiglio a tutti di fare.

Chiesi informazioni per comprare una femmina di 5 anni che aveva suscitato la mia attenzione e ci accordammo per tornare a provarla dopo una quindicina di giorni.

Tornammo a casa sognando la bianca Mistral.  Aspettai fremendo i quindici giorni, ma niente, nessuna risposta... 15 giorni diventarono un mese e così mi feci forza e telefonai. Scorbuticamente mi venne detto di aspettare ancora... cominciai a sospettare qualcosa. Decisi di aspettare ancora 15 giorni e poi lasciar perdere...

Arriviamo ai primi di Maggio, mio padre, inferocito, telefonò nuovamente all' allevamento ma la risposta fu la medesima: dovete aspettare ancora!

MA POSSIBILE??? Sembrava proprio che non avessero avuto nessuna intenzione di vendere i loro cavalli!

ANCORA ADESSO STO ASPETTANDO LA LORO TELEFONATA!!

Oramai avevo perso le speranze, ci ero rimasta davvero malissimo e mio padre si era quasi convinto a lasciar stare.

Ma una sera piovosissima di metà Maggio capitai proprio per caso (cercavo un sito di musica classica) su un allevamento di murgesi a meno di 10 km da casa mia di cui io ignoravo totalmente l' esistenza.

Guardando le foto di murgesi incomincio a pensare che siano proprio dei cavalli stupendi e la sera stessa telefono all' allevatore per fissare una visita il giorno seguente.

Non ho dormito per tutta la notte. Giuro!

L' appuntamento era per le quattro e verso le due incomincia a piovere a dirotto: mai visto una pioggia più violenta. Nonostante tutto ci presentiamo dal sig. Di Stazio che ci fa vedere dei bellissimi stalloni murgesi: Epico, Presidente, Fedro, Impeto! Come poterli dimenticare? Ho pensato subito che fossero i cavalli più belli che avessi mai visto... ma le femmine? Oddio che bruttine...

-Non preoccuparti- mi dice Mario, - proprio questa settimana devo andare nelle Murge a prendere una cavalla che è bellissima: campionessa europea, altissima, fattrice approvata!-.

Ero un po' delusa e ho incominciato a prendere in considerazione di comprare uno stallone... ma la mattina di Venerdì 17 Maggio (notare che data!!!) alle 9,30 del mattino: -E' arrivata Nadia... vuoi venirla a vedere?-. (Ribattezzata subito da me Naomi).

Era una cavalla magrissima, negli occhi un terrore esasperante, diffidente, cauta, fredda, persino brutta... irresistibile! Alla prima occhiata ho subito pensato che fosse LA MIA CAVALLA: io e mia mamma la guardavamo muoversi come inebetite! Che magnifico trotto, che coda e che sguardo dolce dolce: l' avevo trovata!

Il giorno dopo: Sabato 18 Maggio, era mia!

Adesso la mia stellina è molto diversa dallo scricciolo minuscolo che avevo comprato: forte, muscolosa, coraggiosa e soprattutto il nostro rapporto è stupendo! Non è molto ubbidiente ma è serena, rilassata, fiduciosa, affettuosissima! Ma soprattutto è diventata bellissima beh, giudicate da voi se non ci credete!

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NAOMI sei la STELLA più splendente del cielo!!

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