Benvenuta cara Amica!! | Il mio primo trekking... | Una giornata NO!! | Vita da maneggio | Mitica Naomi! |
Vuoi mandarmi il tuo racconto??
E' una bella e soleggiata mattina di Maggio. Ero ancora sotto le mie calde coperte che ronfavo come un ghiro quando all' improvviso vengo svegliata dal suono del mio telefonino. Birubibi Birubibi Brubibi. -Uffa! Che barba!!-. Mi alzo svogliatamente, guardo sul display... c'è un numero che non conosco.
-Pronto chi parla?-
-Buongiorno, volevo avvisarla che nel mio allevamento è arrivata la cavalla che stava aspettando!-
In dieci secondi sono sveglia, lavata, vestita e con le chiavi della macchina in mano. Durante il tragitto mille pensieri si affollano nella mia testa. Mia mamma, seduta alla mia destra e curiosa almeno quanto me, cerca d' intavolare una conversazione ma senza risultato. Sono troppo tesa per parlare!! Finalmente arriviamo all' allevamento. Il mio sguardo vaga fra i boxes alla ricerca di quegli occhi. Nessuno mi colpisce, bei cavalli neri mi scrutano curiosi. Mi sembra di essere all' orfanotrofio. Poi, da un box nascosto appare Lei. Grande eppur piccina, segue l' allevatore con passo insicuro, tremolante. Si guarda intorno spaesata, mi vede, mi osserva. L' allevatore lega la lunghina alla staccionata:- Ti presento Nadia-.
Mi avvicino cauta, noto immediatamente la sua magrezza, lo sguardo dolcissimo che nasconde una traccia di fierezza. Gli occhi impauriti e mobili cercano di studiarmi mentre la osservo, l' accarezzo. Siamo già innamorate.
Chiedo di poterla vedere in movimento (avrei voluto provarla ma era sdoma). La cavalla è docile ma quella fierezza ostinata non tarda a venire a galla. Si muove come se stesse volando sulle nuvole. Mi colpisce la sua intelligenza, il suo strano modo di reagire ai comandi: un mix fra terrore e ribellione. E intanto penso a quante cose dovremo imparare l' una dell' altra, a quanta strada ci attende, quante litigate, quante lacrime, quante avventure.
L' allevatore esce dal tondino e si mette a parlottare con mia mamma di questioni economiche... non m' interessano. Entro nel tondino, voglio fare amicizia con quella meravigliosa creatura. Nadia si spaventa e scappa, è terrorizzata! L' allevatore così mi racconta la sua storia, una tristissima storia fatta di violenza fisica e psicologica. Mi avverte che dovrò avere molta pazienza con lei, che non sarà mai affidabile al 100%, che ne ha viste troppe per fidarsi ancora dell' uomo. Sapere queste cose mi fa molto male, rabbrividisco all' idea che qualcuno possa avere osato toccare quella creatura apparentemente così fragile, così delicata. E i miei occhi ritornano a guardare quel costato così evidente, la colonna vertebrale che si staglia sulla schiena come una catena montuosa, quelle anche appuntite che schizzano fuori dalla groppa e quel collo troppo esile per riuscire a sorreggere la sua testa imponente. Provo pietà.
Provo nuovamente ad avvicinarmi, la cavalla spalanca le froge, sbuffa... ma resta immobile. Sono vicina a lei, provo a toccarla ma si ritrae. Ci provo di nuovo... la sto accarezzando sulla fronte. La cavalla porta le orecchie in avanti, si rilassa. Ho quasi le lacrime agli occhi. L' allevatore si gira verso di noi, smette di discutere con mia mamma e mi dice:- Complimenti! Non si era mai fatta avvicinare da nessuno nel tondino prima d' ora!!-. Decido di farla calmare e di uscire dal tondino. La mia nuova Amica però mi segue, si ferma quando mi fermo, mi chiede coccole. Tesoro!
Prima di lasciarla la guardo negli occhi... leggo terrore, anni di paura e violenza ma... mi stupisce veder affiorare sempre quella fierezza, quell' orgoglio da "guerriera mai sconfitta".
-Ciao Naomi, mia piccola amica... penso che ci vedremo molto presto io e te!- le dò un sonoro bacione, il primo.
Il giorno dopo nel pomeriggio siamo già tutti in allevamento. Io, mia mamma, il mio ragazzo e mio fratello. Alla vista di tutta quella gente che la guarda, che la chiama, la cavallina scappa nel punto più lontano del campo. Fa tenerezza a tutti! Mio papà, poi, sembra esser stato rapito da quello sguardo fuggente e ombroso. Con rapidità firma i documenti e... la piccola è stata adottata!
Benvenuta cara Amica!
Venerdì mattina, ore 9,30. Ci ritroviamo al maneggio per preparare i cavalli e
partire. In totale siamo in 13: 12 partecipanti più la guida.
Ci sono io con la mia Naomi: murgese di 6 anni.
Titti con la super Penny (soprannominata anche trattorino o pannocchia
): murgese x maremmana di 7 anni.
Roby con la Karin: dolcissima selle francais di 14 anni
Peppino con l' Hasado: argentino che sembra un Percheron!!!
Virgi con lo Sciamano: Paint Horse S T U P E N D O!!!!
B.B. col Niko: Psi di 4 anni (davvero grandioso...)
Katia con Rajan: Psa di 8 anni
Pier con la sua Sagy: Shagya araba di 19 anni... una cavalla SANTA!!
Ezio con la Mex: quarter di 21 anni con la testa da 30 anni e il fisico da
puledra
Lara col Paco: argentino "calciatore"
Daniela con Geraldine: psi di un' eleganza incredibile
Maurizio con Bilbo Baggings: si di 9 anni (povero: era la primissima volta che
usciva in campagna...)
e per finire il mitico Alby (guida nonchè mio istruttore) con la sua "professora"
Lola.
si parte... WOW.
Il percorso è molto vario: passiamo in boschi fittissimi sulla cresta della
montagna, in larghe spianate erbose, in stradine strette e morbidissime e altre
larghe e sassose. Attraversiamo paesi, dove tutto il nostro "zoccolare" non può
fare a meno di richiamare l' attenzione generale e luoghi davvero dimenticati ed
incantati. Affrontiamo salite impervie e discese scoscese. Ci lanciamo in
leggeri galoppini, in brevi trottate e in lunghi pezzi di solo ed eterno passo.
Finchè non arriviamo ad un' area attrezzata. E' ora di pranzo e abbiamo già
trascorso ben 3 ore in sella (possibile??? Non me ne sono nemmeno accorta!).
Leghiamo i cavalli agli alberi, ci prendiamo cura di loro: li abbeveriamo, li
asciughiamo, li coccoliamo un po', li puliamo e controlliamo loro i piedi.
Poi, quando siamo certi che stanno bene, li lasciamo riposare un po'. Altri
chilometri li attendono fra poco.
Ci sediamo in cerchio e mangiamo dei panini. Il gruppo è quanto di più vario ed
allegro: non si fanno distinzioni di età, di sesso, di esperienza, di bravura.
Siamo insieme, tutti con lo stesso scopo: divertirci!!
A "tavola" si parla di cavalli, si ride tanto e ci si conosce. Alcuni ci
raccontano le loro esperienze passate e noi "neofiti" li ascoltiamo spalancando
gli occhi. Ridiamo forte, ridiamo tanto.
Il tempo intanto si sta annuvolando, sarà meglio ripartire. I cavalli sono
riposati e scattanti.
Scendiamo dalla cresta della montagna e usciamo dal bosco. Ci ritroviamo in
pascoli di rara bellezza. Mi sento tanto Heidi. La Nay è tranquillissima! Si
gode la giornata anche lei. Intanto il cielo si è fatto grigio e una fittissima
pioggia ha preso a cadere. Tiro fuori la mia mantellina nuova di zecca.... non
l' avessi mai fatto!!! Solo alla vista di quel mostro di plastica la cavalla
prende ad agitarsi! Scendo da cavallo e provo ad indossarla. Macchè: non la
vuole nemmeno vedere... mi sà che mi tocca prendere la pioggia!!! Che befana!!
Passiamo in un minuscolo paese, affrontiamo un curvone d' asfalto. Sento il
passaparola provenire dalle mie spalle: Pulmann....
AIUT...
La Nay lo sopporta bene ma... non appena si trova ad un centimetro dalla sua
coda: sbrufff ciuff ciuff il pullman... sbuffa!! Lei fa un saltino. Tutti
scoppiamo a ridere.
La pioggia continua incessante. Io sono fradicia. L' unica ad esserlo.
Ritorniamo nel bosco e ci troviamo su una stradina strettissima: da una parte
una parete rocciosa, dall' altra un dirupo con sotto un torrente. Qualcuno si
ferma e Sciamano, preso dal panico s' impenna. Porca bip bip bip... sentiamo da
dietro. Altre risate, per fortuna. Passiamo un guadino davvero brutto. Sono
davvero orgogliosa della mia simpatica canaglia. Mi avvcino alla guida:-hai
visto che brava la Nay??-
-Sì, ma c'è ancora l' ultima prova...-
AIUT... doppio AIUT.
PONTE di LEGNO ore dodici.
IMPRESSIONANTE!!!! Un ponticello lungo si e no 4/5 metri, interamente fatto di
assi di legno con le sponde bassissime.
-Molti cavalieri hanno perso l' aperitivo per colpa di questo ponte...- mi
confessa Alby. E poi, senza fare una piega, passa con la sua Lola.
La prossima è la Nay. E' terrorizzata dal basso e fosco rimbombo degli zoccoli
sulle tavole. Guarda nelle fessure delle assi. Spalanca le froge. Raspa. Trema
coi posteriori. Indietreggia. Rimane paralizzata.
Sono di fronte al mio guado. E' la mia occasione: non mi scompongo: tanto io non
scendo, o ci passi o restiamo qui tutta la notte. Non la tocco nè con le gambe
nè con le mani. le dico: dai dai dai dai dai dai. La mia voce è fredda, calma.
Appoggia un piede, lo ritrae, mi guarda. poi.... si fida e via. In un lampo mi
ritrovo dall' altra parte. Naomi, sei mitica!!!!!!!!! Avevo quasi le lacrime
agli occhi, si è davvero fidata di me.
Sono completamente fradicia e incomincio ad avere un po' freddo. Ma come per
magia siamo arrivati al nostro agriturismo.
Il posto è incantevole. Sistemiamo i cavalli nei box. Tanta paglia morbida e
profumata li attende. Li rifocilliamo, li stracoccoliamo e poi pensiamo a noi.
Prendiamo possesso della nostra camera.. ta. Ebbene sì, stanotte si dorme tutti
insieme!!! Bellissimo, mi sembra di essere tornata indietro di 10 anni. Ci
scegliamo i letti poi ci prepariamo per il cenone all' aperto
.
A cena si parla di cavalli mentre si assaporano i prelibati e semplici piatti
tipici preparati dalla moglie del nostro ospite: una cuoca eccezionale.
Si canta, si suona, si scherza, ci si prende in giro e si ride... fino a farsi
venir male alla pancia. Mi sento ubriaca senza aver bevuto nemmeno un goccio.
Sono ebbra di allegria, sono piena di quell' atmosfera così intensa e pura, di
quell' aria amica e spensierata. Sono Felice.
Un ultimo saluto ai cavalli (il cosiddetto "bacio della buonanotte"), che
sembrano gradire moltissimo... la pappa per loro insieme al fieno, una bella
passata ai box e tante tante coccole per tutti.
Poi si va a nanna... o almeno questa sarebbe l' intenzione.
Non appena mi sistemo nel mio letto a castello, perdo ogni traccia di sonno. Mi
accorgo con sorpresa, però, che la stessa cosa è successa anche a Titti, Roby e
Virgi. Ridiamo e scherziamo fin quasi a mattina poi ci addormentiamo. Al mattino
ci risvegliamo quasi tutti in contemporanea. Ci raccontiamo i nostri sogni,
facciamo la lotta coi cuscini. Roby si arrampica sul ballatoio e suona un
campanaccio... altre risate.
Una rapida occhiata ai cavallozzi e poi la colazione.
Alle 10,30 in punto si riparte.
Siamo tutti un po' stanchi, anche i cavalli. Ci godiamo il panorama in silenzio
(tranne il Virgi che non sta zitto nemmeno se dorme
). C'è chi fischietta. Passiamo il fatidico ponticello... la Nay nemmeno ci fa
caso!
Ci fermiamo per il solito pranzo al solito posto. Questa volta ci attende un
delizioso pranzetto preparato dal nostro ospite. Si ride, si scherza e si bevono
molti caffè... come si dice: alla sera leoni, al mattino... bip bip.. oni.
Il cielo si sta riannuvolando, meglio ripartire. Lungo il tragitto B.B. e Pier
si sfidano a singolar tenzone: fanno la lotta coi bastoni. Le risate sono
assicurate. Ci sono sfide in sella del tipo: io cavalco al contrario, io scendo
e risalgo in sella col cavallo in movimento... insomma, non ci si annoia.
Gli ultimi galoppi (che io non faccio x risparmiare la mia cavalla) e si ritorna
a casa. Stanchi, distrutti ma con ancora la voglia di ridere insieme. Una bella
doccetta ai campioni e tanta pietanza. Sono contentissimi di rivedere i loro
paddock! Noi un po' meno... a quando la prossima uscita, Alby??