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Andalusia (seconda parte)...

Il mattino seguente Nicky aveva suggerito la città di Ronda come località da visitare, ma non aveva tenuto conto che sulla cartina le strade erano tortuose, c'erano una marea di curve pertanto ci abbiamo messo quasi due ore per arrivare. Ronda, particolare per il suo ponte altissimo nel centro della cittadina, un tempo fu costruito come prigione sospeso nel vuoto tra le colline a picco oltre 500mt.

Ronda - Plaza do Toros

Raggiunta la meta e fatte qualche foto davanti alla Plaza de Toros,ci siamo intrufolati in una trattoria, per degustare, chi la famosa paella, chi altri piatti tipici a base di verdure miste.

Tornati da Ronda una breve sosta, una doccia veloce per poi visitare una coppia di amici di Nicky, lui danese con moglie spagnola ormai trasferiti a Malaga, ci hanno invitato per una cena veloce a base di un mix di stuzzichini danesi e spagnoli, che vi assicuro erano squisiti.
In particolare ho molto apprezzato degli involtini di datteri ricoperti di pancetta arrosolata.
Il gusto dolce e salato era insolito ma ottimo, che vi consiglio di provare...peccato non ricordo il nome di questa leccornia.

Dopo cena siamo tornati nel pub del residence dove per pura coincidenza abbiamo incontrato e fatto amicizia con 5 ragazze sudafricane in viaggio anche loro. In men che non si dica ci siamo ritrovati a cantare in coro l'inno nazionale Sudafricano, poi quello Americano ed infine anch'io ho contribuito nel mio piccolo con l'inno di Mameli e O'sole mio... pare che quest'ultima sia la canzone più conosciuta in assoluto,
e così fra tante risate e tanto casino abbiamo chiuso in bellezza.

Granada - veduta panoramica
Litorale Andalusia

Ultima tappa del giorno dopo l'ho suggerita io, Granada, nel cuore dell'Andalusia, come non visitare la famosa "Alhambra" un tempo palazzo reale del sultano che nel lontano 1400 aveva conquistato la Spagna.
Il palazzo è di un'incredibile bellezza, km di giardini curati con piccoli laghetti, contorniano e fanno da ingresso principale a tre aree:
Il palazzo reale "Palacios Nazaries", il Forte Alcazaba e il Generalife.

Il palazzo è incantevole, con aree adibite a bagni pubblici, aree comuni di passeggio.
La dimora del sultano e quella del suo harem divisa da un bellissimo laghetto di pesci rossi, la stanza del trono con una cupola tutta in legno intagliato, rapprenta le sette costellazioni che portano al punto centrale il "Regno di Allah", i muri di queste stanze sono altissimi e tutti intagliati con disegni arabi ed alcune frasi del korano (indecifrabili).

Sarà stato forse il sottofondo musicale orientale che creava un'aria magica ma, le piccole finestre alternate da archi su colonne di marmo filtravano una luce soffusa e creavano un atmosfera d'altri tempi.

Palacios Nazaries

Patio con i leoni

Un altra area circondata da un porticato su colonne, conteneva una bellissima fontana circondata da 12 leoni in marmo, con un sistema di irrigazione fatta di piccole vasche che collegavano le varie zone del palazzo con vari giochi d'acqua.
Il tutto mi è sembrato così affascinante e mistico da lasciarci ammutoliti.

L'ultima sera della compagnia, l'abbiamo passata a cena a Fuengirola, vicino al mare con una bella tavolata.
Abbiamo mangiato chi pesce chi carne ci siamo fatti alcune foto ricordo e scambiato gli indirizzi di email per chi non li aveva. E poi la mattina, l'addio... quanto li odio gli addii!,
Promesse di non aspettare più tanti anni per rivederci di nuovo, proposte di organizzarci per l'anno prossimo in qualche altra località, baci ed abbracci e con tanta amarezza un nodo in gola, e gli occhi lucidi ci siamo salutati...

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