CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

CARATTERISTICHE
GENERALI
 
CARATTERISTICHE
MORFOLOGICHE
 
CARATTERISTICHE
 FISICHE 
 
IL CICLO DELLE ECLISSI
 
ORIGINE
 
LE MAREE
 
 
 
 
 
 
 
Maria e terrae
 
La superficie lunare è variegata e complessa: oltre alla fondamentale distinzione tra i mari, relativamente lisci e oscuri, e le terre, più brillanti ed accidentate, si sono osservati crateri, catene montuose, picchi, canyons e scarpate. Oggi sappiamo che i mari coprono meno di 1/5 della superficie lunare, esattamente il 16,9% (osservando il lato visibile della luna la stima potrebbe sembrare esageratamente piccola ma se noi consideriamo anche il lato non visibile della luna la cui superficie è occupata dai maria solo per il 2,6% ecco che i conti tornano).
Annoveriamo fra i minerali principali presenti nei maria il pirosseno, plagioclasio e ilmenite questi minerali riflettono scarsamente la luce ed è per questo che i maria hanno un albedo molto basso 5-10%, più basso di qualsiasi pianeta del sistema solare, anche a confronto con le terrae che invece è di circa 15%, per un albedo totale che si aggira intorno al 7%. Il più forte albedo è dovuto al fatto che le terrae sono costituite soprattutto da breccia che è un aggregato di rocce (anortositi, noriti, troctoliti).I maria sono essenzialmente distese di lave basaltiche (basalti ricchi di ferro), simili a quelle eruttate dai vulcani dell'Islanda e delle Hawaii.

                                                                                                                             

                

 

                      In figura il mare Humorum
                    è un esempio di maria lunare
 
Il magma fuoriuscì dall'interno lunare (riscaldato dal decadimento radioattivo di nuclei instabili di uranio e di torio) fra i 3,8 e i 3,2
miliardi di anni fa (questi dati sono certi grazie al un lavoro svolto col metodo della datazione radioattiva su rocce portate a terra dagli astronauti dell’apollo); queste effusioni riempirono le vaste e tondeggianti depressioni provocate dagli immani impatti che avevano caratterizzato la fase precedente della storia del nostro satellite. Secondo l'ipotesi di S.K. Runcorn, molti dei mari lunari sarebbero stati provocati dalla caduta di primordiali satelliti della Luna. Le terre lunari sono invece ciò che resta della crosta primitiva del satellite, solidificatasi gradualmente 4,4 miliardi di anni fa da un originario oceano di lava fusa, spesso alcune centinaia di km, che ricopriva la Luna appena formata (l'energia termica necessaria era stata presumibilmente fornita dall'intensa pioggia di planetesimi in aggregazione o anche, forse, dal decadimento dei nuclei atomici radioattivi a breve vita, come l'alluminio-26).Ci si potrebbe chiedere come mai queste effusioni laviche si siano poi estese per migliaia di chilometri, questo è successo a causa della bassa viscosità dei basalti lunari rispetto a quelli terresti.
                                                           

                                                                                         

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