CARATTERISTICHE FISICHE |
CARATTERISTICHE
GENERALI
CARATTERISTICHE
MORFOLOGICHE
CARATTERISTICHE
FISICHE
IL CICLO DELLE ECLISSI
ORIGINE
LE MAREE
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IL CRATERE DA IMPATTO
L’unico
fenomeno esistente sulla luna che può trasformare la morfologia superficiale è
il fenomeno della craterizzazione da impatto. Sulla parte visibile della luna
si possono osservare oltre 300000 crateri con diametro maggiore al chilometro
e 234 con diametro superiore ai 100km. Naturalmente la maggior parte di questi
impatti si sono verificati nei primi 2 miliardi di anni dalla formazione della
crosta superficiale solida della luna quando gli spazi interplanetari erano
saturi di materiali vaganti di piccolo e medio taglio che sarebbero poi
precipitati in gran parte sui corpi celesti più grandi per effetto della forza
di gravità. Per questo noi possiamo stabilire l’età di alcune zone in base al
numero di crateri esistenti. Nel caso della luna abbiamo moltissimi crateri
nelle terrae e pochi nei maria questo perché la superficie dei maria si è
formata per effetto di fuoriuscite di lava dal sottosuolo lunare in tempi
relativamente recenti. A secondo dell’angolo di caduta della densità del
meteorite e del suo diametro si hanno diversi tipi di crateri. Dopo la
formazione del cratere, una parte dei materiali viene proiettata in aria e
ricadendo va a formare una coltre di detriti (ejecta). Alcuni di essi come i
raggi lunari possono avere eccezionali dimensioni come si può notare per il
caso del cratere Tycho.
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In questa immagine é evidente la struttura a raggiera che lo ejecta ha formato negli istanti dopo al momento dell’impatto. Il fatto che detta struttura sia molto evidente indica che l’età dell’impatto che ha formato il cratere Tycho deve essere relativamente molto recente. |
Tutti i
crateri sono caratterizzati da questi sistemi di raggiere ma col passare del
tempo vengono cancellate dal vento solare. Altri casi particolari sono quelli
di Messier e Messier A e Copernicus. I Crateri si possono dividere in semplici
(Linnè e Molke nel mare seneritatis), circolari e caratterizzati da una specie
di breccia detta Lente di Breccia, e complessi (Copernicus e Tycho)
caratterizzati della presenza di un picco centrale in cui si notare uno o più
rilievi, isolati o raggruppati e si presentano con le pareti interne
terrazzate.
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A
sinistra un esempio di
cratere semplice, Molke. |
Nel disegno il processo di formazione di un cratere da impatto.Nella prima fase l’impatto crea il solco; nel secondo disegno a partire dall’alto si vede l’innalzamento della parte centrale del cratere da impatto con la proiezione dello ejecta a distanza dipendente da densità e volume del corpo impattante e angolo di collisione; poi si ha il collasso del del picco centrale e l’accumulo della lente di breccia sul fondo del cratere. |
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