TERZO ITINERARIO: PIAZZA SAN DOMENICO |
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Partite dall'incrocio fra Via
Roma e Corso V. Emanuele. Seguite quest'ultimo in direzione del mare per
alcuni metri e imboccate la prima viuzza sulla vostra sinistra. Questa Via
Pannieri, pittoresca e animata, attraversa Piazza Caracciolo dove c'è il
più antico mercato di Palermo; essa sbocca a Piazza 5. Domenico. La vasta
piazza è dominata dalla colonna dell'Immacolata, eretta nel XVIII secolo
e sormontata da una
IL MUSEO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA Attiguo alla Chiesa, il Museo Nazionale d'Archeologia occupa gli edifici di un antico monastero del XVII secolo (aperto da martedi a sabato dalle 9.00 alle 14.00; la domenica e i festivi dalle 9.00 alle 13.00. Chiuso il Luned i') La riorganizzazione in corso di numerose sale non permette di vedere tutte le collezioni. Si arriva prima in un piccolo chiostro del XVII secolo ornato da una fontana con una statua di Tritone; dopo, in un grande chiostro dove sono esposte opere romane. La maggior parte degli oggetti raggruppati nei tre piani del museo provengono dagli scavi effettuati in Sicilia. Particolarmente interessanti sono le metope dei templi di Seilnunte. Quelle del tempio C rappresentano la quadriga di Helios; Perseo assistito da Athena che massacra la Gorgone dalla quale nasce il cavallo Pegaso, Eracle che punisce i nani Cercopi. Quelle del Tempio E ci mostrano Eracle che lotta contro le Amazzoni, Era che si presenta a Zeus seduto che le scopre il viso, Atteone assalito dai cani sotto gli occhi di Artemide (Diana) e Atena che lotta con un gigante. Bisogna vedere anche le collezioni efrusche provenienti da Chiusi (dal VII al I secolo a.c.). Ma il pezzo più importante di questo museo èl'Ariete di Siracusa, meravigliosa opera ellenistica in bronzo dell'inizio del III secolo a.c. Uscendo dal museo, potreste imboccare la continuazione di via Bara che conduce in Piazza Verdi sulla quale si erge il più vasto Teatro d'Europa (7730 m2), il Teatro Massimo costruito fra il 1875 e il 1897 dagli architetti Basile padre e figlio. Fiancheggiando il teatro sulla sinistra e prendendo la terza via a sinistra, Via Favara, si arriva alla Chiesa di 5. Agostino del XIII secolo. Essa non ha conservato della sua costruzione primitiva che un portale sormontato da un rosone del XIV secolo. L'interno è decorato con stucchi di Serpotta (1711). Nella parte inferiore della navata, a sinistra, si apre una porta su un piccolo chiostro. All'angolo della chiesa, Via 5. Agostino vi permette di vedere il portale laterale attribuito a Gagini. Questa via, molto animata, sbocca in Via Maqueda, che si seguirà per ritornare ai Quattro Canti. L'INESAURIBILE PALERMO Queste tre passeggiate vi hanno permesso di vedere l'essenziale, ma restano ancora molte cose da scoprire. Palermo possiede non meno di ottanta chiese e di 50 palazzi monumentali Non tutti hanno lo stesso interesse, e il loro stato di abbandono ci ha spesso costretti ad eliminarli dai nostri itinerari. Per avere una idea completa della città, bisogna girare attraverso il dedalo di viuzze e penetrare nei vecchi quartieri o per lo meno in ciò che ne resta, avendo i bombardamenti dell'ultima guerra distrutto i più pittoreschi. Per arrivare nel quartiere moderno che inizia da Piazza R. Settimo, seguite la Via Roma, dopo Via E. Amari dove si gira a sinistra per sboccare sulla Piazza R. Settimo che continua fino a Piazza Castelnuovo. Queste due piazze formano il centro della città moderna, dominato dal Teatro Politeama, vasto edificio neoclassico in stile pompeiano, costruito nel 1874, che ospita la Galleria d'Arte Moderna. Ingresso sul lato sinistro in Via F. Turati, 10 (aperto dalle 9.00 alle 14.00; domenica dalle 9.00 alle 13.00. Chiuso il Lunedi'; ingresso gratuito). Questo museo accoglie opere di artisti siciliani del XIX e del XX secolo. Davanti alla facciata del teatro si estende Piazza Castelnuovo fiancheggiata da palazzi moderni. Al n. 35 l'Ufficio dell'EPT (Ufficio di informazioni Turistiche - ff. 586122). I GIARDINI DI PALERMO Tra queste due piazze e sulla destra si apre il Viale della Ubertà, arteria elegante fiancheggiata da giardini: a destra Villa Bordonaro e Giardino Inglese, a sinistra un altro giardino pubblico nel quale si trova una statua equestre di Garibaldi. Palermo ha altri giardini pubblici come la Villa Giulia e l'Orto Botanico, situati all'angolo di Via Lincoln e Via Ponte di Mare, alla fine del Foro Italico. Villa Giulia, che risale al XVIII secolo, contiene ancora molte fontane tra le quali: il Genio di Palermo del Marabitti. L'Orto Botanico, attiguo alla Villa Giulia, occupa una superficie dii O ha. Questo parco botanico, allestito nell 785, contiene una grande varietà di piante e fiori europei e tropicali usati in medicina e nelle industrie chimica, tessile ed alimentare. Per visitarlo, chiedete al guardiano che vi accompagnerà, indicandovi le specie più rare. lì curioso edificio centrale, in stile egizio, è dovuto a un architetto francese: Léon Dufourny. RICORDI NORMANNI Il quartiere sud della città permette di vedere anche due chiese, abbastanza lontane l'una dall'altra. La loro visita può essere effettuata eventualmente al momento dell'escursione a Bagheria e Solunto. San Giovanni dei Lebbrosi. Uscite da Palermo per Corso dei Mille che inizia da Via Lincoln, a sinistra della Stazione Centrale. Il Corso attraversa il Fiume Oreto vicino al vecchio Ponte Dell'Ammiraglio, non più in uso dopo che il corso del fiume è stato deviato. La sua costruzione è stata realizzata da Giorgio d'Antiochia nel 1113. Subito dopo Piazza Scaffa, imboccate la prima via a sinistra, Vicolo 5. Capello, che conduce a San Giovanni dei Lebbrosi. Questa chiesa arabo-normanna fondata da Ruggero nel 1070 e![]() Palermo | Primo Itinerario | Secondo Itinerario | Terzo Itinerario | Dintorni di Palermo (parte 1) | Dintorni di Palermo (parte 2) | Dintorni di Palermo (parte 3) |
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