Angelo Lamari è nato a Galatro il 10 febbraio 1861 da Francesco e da Rachele Ferrari. Studiò presso il
ginnasio di Nicotera e il liceo classico di Vibo Valentia. Conseguì poi all'università di
Napoli la laurea in medicina e chirurgia nel 1889 con la massima votazione, la lode e
pubblicazione della tesi. Subito dopo la laurea veniva abilitato alla libera docenza in
patologia speciale medica e, nel 1890, nominato assistente di clinica medica presso la Regia
Università di Napoli. Nel 1891 era assistente presso l'ospedale degli incurabili di Napoli.
Si dedicò alle ricerche e alla trattazione di diversi argomenti di clinica medica e di medicina
interna. Nei vari congressi di medicina (Palermo, Milano, Torino, Genova, Padova) si distinse
per la comunicazione delle proprie esperienze illuminando i congressisti di quanto egli veniva
giornalmente sperimentando, come per esempio sui "parassiti del sangue nella malaria", sui
"fenomeni nervosi e termici nelle infezioni difterico-sperimentali", ecc.
Alle ricerche egli faceva seguire anche la preparazione di medicine ed utensili
medico-scientifici al fine di poter così debellare la malattia di cui si egli occupava.
L'Autodifteron, infatti, è un preparato speciale da lui ideato come preventivo della difteria.
Studioso e ricercatore instancabile collaborò a diverse riviste medico-scientifiche.
I suoi vari studi di patologia e clinica medica, oltre al compendio in cinque volumi per oltre
mille pagine, sono stati raccolti in volume nell'anno 1936 dal proprio nipote - altro luminare
della scienza medica - dott. Vittorio Lamari. Morì a Galatro il 10 marzo 1940.
A lui è dedicata una delle principali vie del paese.