I PRODOTTI DELLA CAMPAGNA

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Dagli Statuti di Ivrea si viene a conoscenza dei principali prodotti agricoli utilizzati dagli Eporediesi nel XIV secolo. Oltre agli animali domestici e a quelli utilizzati nel lavoro dei campi si parla di ortaglie, noci, castagne, ceci, fave, fagioli e altri legumi, di frumento, segala, avena, orzo e meliga che veniva gia coltivata all'inizio del 1300. Grazie ad una decisione del Consiglio della Credenza vengono introdotti anche due nuovi prodotti: l'ulivo e il mandorlo e chiunque aveva delle vigne doveva coltivarne almeno una pianticella. Se le piante avessero dato frutti il comune avrebbe premiato i proprietari con due soldi. Per difendere le vigne era proibito il pascolo degli animali, mentre della difesa dei terreni agricoli pił in generale erano incaricati i campari. Nei primi otto giorni di settembre il Podestą con alcuni savi e procuratori del comune, radunava i consoli di tutti i luoghi vicini, per decidere in quali giorni bisognava fare la vendemmia.

L'uva poteve essere venduta solo dopo la vendemmia e il suo commercio era proibito prima dell'ottava di S.Michele (29 settembre). Le nocciole non potevano essere vendute prima della metą di luglio. La canapa e il lino potevano essere macerati solo dagli eporediesi nel Lago di Cittą.

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