Autore Giuseppe Lamartina
Liceo Scientifico "Majorana" S.
Giovanni
La Punta Catania
Questo lavoro trae spunto da
articolo pubblicato
dalla rivista:
Didattica delle scienze e informatica
nella scuola
Ed. La Scuola Brescia
n. 176 febbraio 1995
In alcune situazioni fisicamente interessanti è possibile utilizzare la seconda legge della dinamica:
F = m a
per tentare di trovare approssimativamente posizione e velocità di un oggetto, note la sua posizione e la sua velocità iniziali.
Questo è fattibile quando si conosce la forza agente sull'oggetto. Ciò si verifica ad esempio nel caso semplice del moto con accelerazione costante, del moto in un campo dove vale la legge di gravitazione universale di Newton, nel caso di moto di una particella in un campo elettrico dove si può applicare la forza di Coulomb, moto in campo magnetico costante, oppure nel caso di un oggetto sottoposto alla forza elastica di una molla e in tanti altri casi ancora.
Il tipo di risoluzione del problema del moto che viene proposto pur essendo notevolmente approssimato ha il pregio di essere didatticamente molto utile perchè si utilizzano direttamente definizioni fisiche importanti quali la velocità e l`accelerazione, senza complicazioni eccessive dal punto di vista matematico, ed anche perchè il calcolo ricorrente che viene impostato può essere utilizzato non solo in altri settori della fisica (simulazione della conduzione termica, carica e scarica di un condensatore, radiottività ad esempio) ma anche in altre situazioni dove sia necessario risolvere in modo semplice equazioni (ad esempio dinamica delle popolazioni).