Botero
(Fernando),
Pittore colombiano (Medellín1932).
Appassionato della pittura italiana del Quattrocento, da lui studiata in un suo
soggiorno in Italia, ed erede dell'arte spagnola dal Rinascimento a Goya, ha realizzato
una pittura nella quale le figure (toreri e scene di corrida, soggetti religiosi) acquistano ampiezza e volume, come in una sorta di obesità
monumentale. Nel 1957 è avvenuto il suo primo approdo negli Stati Uniti in
occasione di una personale alla Pan American Union a Washington D. C Nello
stesso anno, con Il vescovo che dorme, Botero ha affrontato il tema del
ritratto, scegliendo un ecclesiastico, segnale evidente del profondo legame che
lo unisce ancora agli schemi quattrocenteschi che tanto lo avevano colpito a
Firenze. La Camera degli sposi (1958) lo ha reso conosciuto a livello
internazionale; altre celebri opere sono: l'Apoteosi di Ramon Hoyos del
1959 (prima esperienza di pop art) e la famosissima Mona Lisa, nella
quale B. ha posto l'accento essenzialmente sugli occhi della donna. Trasferitosi
nel 1960 a New York vi ha assimilato le atmosfere dell'espressionismo astrattoe dellapopartritrovando da questo
periodo in poi unasufficiente
tranquillità creativa e opere quali Madonna con il Bambino, Bimbo
ricco e La zuppiera sono daconsiderarsi
come mature. Dal 1966 si è trasferito definitivamente in Europa, dove ha
abbracciato lo spirito del nouveau réalisme e dove ha prodotto opere quali Gli
Arnolfani, Mele, Cesto di frutta, Guerra e altre. Dal
1975 è anche scultore e la sua intera opera scultorea è stata proposta in due
grandi esposizioni a Parigi (1992) e New York (1993).
Enciclopedia
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