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Vi presento la raccolta delle foto più belle scattate da me.

Non viaggio mai senza il mio diario. Bisogna sempre avere qualcosa di strabiliante da leggere in treno.

 (O.Wilde)

 

 

Non viaggio mai senza la mia macchina fotografica. Bisogna sempre avere qualcosa di strabiliante da mostrare al ritorno.

(M.Roberto)

 

 

Quand'ero bambino, mio padre mi portava sempre con se, si andava un pò dappertutto, per lavoro o per diporto. Ma quando si era in vacanza non doveva mai mancare la macchina fotografica.

    La sua, la conservo ancora, è nella mia cassaforte. Una Zaiss Icon Contina, semiprofessionale, manuale, di quelle che occorreva una vita solo per programmarle poi, però, faceva delle belle foto. 

    Quando compii dieci anni, invece, la signora Elena anziana nobildonna che abitava un piano sopra il mio, me ne regalò una più moderna, una Kodak Istamatic di quelle a fuoco fisso a caricatore che però, se ci azzeccavi faceva delle foto belle forse come quelle della Zaiss. 

    Così entrai in concorrenza con mio padre e quando si usciva si scattavano foto a più non posso, per poterle poi ammirare, confrontare, guardarne la grana, il chiaroscuro, il contrasto e tante altre cose che via via mio padre mi insegnava. Il colore non esisteva, le foto erano tutte in bianconero ed i grigi era importantissimi per dare espressione all'immagine. 

    La tecnologia intanto faceva passi da gigante e così in breve le macchine fotografiche divennero più piccine, più contenute, e fu inventata anche una pellicola più piccola forse non proprio professionale ma che comunque consentiva di ridurre al minimo la dimensione della macchina fotografica. 

    Amante quale ero della miniaturizzazione non potevo desistere dall'acquistarne una. Ma anche in quel caso mi venne incontro un compleanno e quindi ebbi in regalo una bella Agfa Poket. Che bella! Entrava nel taschino della giacca. Forse le foto facevano un pò schifo però, la potevo portare dappertutto senza fatica. Avevo anche qualche anno in più e, la mia prima ragazza e quindi, fotografie a raffica in tutte le salse anche quelle un pò piccanti ma, considerata l'epoca...

    Poi una lunga pausa, la mia piccola "Guerra di Piero" ma anche durante quel brutto periodo la macchina fotografica non mi abbandonò mai. Peccato però che in un momento di rabbia,  abbia poi distrutto tutto ciò che riguardava quel periodo e quindi anche tutte le foto.

    Ma la vita riprende a splendere, torno a casa, infatti.  Napoli è di nuovo la mia città con tutte le sue crisi e le sue contraddizioni, con il caos di tutti i giorni, il mare, il sole, ma anche il terremoto, la criminalità e tant'altro. Ed allora? Poteva mai mancare la macchina fotografica? Giammai! Ripresi quella di mio padre. Obsoleta ormai ma ancora valida. Solo per poco, però, poco dopo, infatti, acquistai da un amico che aveva un studio di grafica pubblicitaria una Richo. Molto bella, con il telemetro e l'esposimetro, prodigio della tecnica. 

Oggi è tutta un'altra cosa. Le macchine fotografiche sono di tipo digitale. Le foto posso essere immediatamente visualizzate sul piccolo schermo della macchina stessa e se non vanno bene possono essere cancellate e ripetute. Che ve ne pare? E poi possono essere pubblicate sul Web come le foto che vi presento.

  Grazie per avermi seguito fin qui.

                                                                       Mario

 

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