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UNA PREGHIERA, UNA IMMAGINE
L' ICONA MARIANISTA: "LA PREGHIERA DELLE ORE TRE"
L'icona biblica della Crocifissione, fondata su
una robusta teologia, riproduce tutti gli aspetti importanti messi in
evidenza da San Giovanni (XIX, 25-27) relativamente alla scena del Calvario.
Questa icona abbinata ad una preghiera detta delle "Ore
Tre" è entrata a far parte del patrimonio spirituale della
Famiglia Marianista, religiosi
e laici, donne e uomini. Questo tesoro
fu trasmesso loro come preziosa eredità di famiglia dal loro fondatore per
favorire una identità collettiva che, col passare degli anni,
si arricchisse e venisse tramandata alle generazioni successive.
L'origine e la storia
Questo titolo piuttosto strano -Preghiera delle Tre- rappresenta qualcosa di
importante e significativo nella storia; ci riporta al momento dei disordini
e dei tumulti della Francia rivoluzionaria.
La cosa è cominciata con il richiamo all'appuntamento quotidiano di persone
devote. I membri dell'Associazione in onore del Sacro Cuore di Bordeaux si
impegnavano a unirsi nella preghiera e nella penitenza per la conversione
dei peccatori. Ma erano tempi torbidi per la Francia e per Bordeaux, tanto
che diversi membri dell'Associazione -sacerdoti e laici- erano dispersi e
chiusi in prigione.
Si decise pertanto che ogni giorno alle cinque del pomeriggio tutti i soci
-ovunque si trovassero- si dovessero inginocchiare e lodare Dio. Questa
devozione al quotidiano incontro spirituale, divenne sorgente di forza e di
solidarietà per tutti i membri. Nello stesso periodo alcuni movimenti laici
conosciuti e seguiti dal p. Chaminade(per
conoscere la vita clicca) erano soliti riunirsi in preghiera
alle tre del pomeriggio, (Adorazione delle ore tre) in particolare la
giovane Adele De Trenquelleon
riunendo le giovani in associazione inseriva tra le regole da osservare un
appuntamento spirituale alle ore tre al Calvario in unione col Cristo
morto e risorto. Questa pratica devozionale si faceva in silenzio
senza interrompere le proprie occupazioni .
Dai vari appuntamenti e pie devozioni verso il 1841 si passò ad un
appuntamento dalle modalità ben precise: al suono della campana, tutti i
giorni alle ore tre, i religiosi si
trasportavano col pensiero in compagnia di Maria e col discepolo prediletto, S. Giovanni, ai piedi della Croce per assistere al grande sacrificio
dell'uomo-Dio. Alcuni anni dopo si arrivò alla formulazione scritta attuale.
Sotto questa forma l'icona della Preghiera delle Tre ci invita esplicitamente
all'incontro col Cristo sofferente col Cristo presente nella società e col
Cristo trionfante.
Valore pedagogico.
1 ) La "Preghiera delle Tre", ha tutti i vantaggi di
ciò che è visibile e portatile, proprio come l'immagine sacra chiamata
icona. (Sulle icone cfr. L'Angolo della
Bellezza) Lo spirito umano ha bisogno dì simboli.
Abbiamo bisogno di immagini, di gesti, di segni e di parole che riassumano
ciò che noi siamo. La Preghiera delle Tre dice ciò che è la nostra
identità spirituale. Tuttavia un simbolo della nostra identità spirituale
non basta a dare vita. Simboli autentici nascono dal cuore. Essi prendono
forma nella immaginazione, prima di diventare espressione verbale o visiva.
La visione contenuta nella Preghiera è nata nel cuore dei Fondatori
della Società di Maria.
Impressa nelle nostre anime, la visione dei Fondatori alimenta la vita tanto
da diventare e restare visiva e portatile.
2) La "Preghiera delle Tre" è una preghiera "fisica". Non è solo basata su
di una formula concisa e ricca di significato, ma è anche una preghiera
orientata a delle persone. Essa riguarda un insieme di persone specifiche.
Prima di tutto è rivolta a Gesù in Croce, ed è recitata- da persone mosse
dagli stessi sentimenti. Tuttavia, riuniti in spirito sul Calvario i membri
della Famiglia di Maria si rivolgono alla Vergine Madre di Gesù e al
Discepolo prediletto.
La conclusione della Preghiera delle Tre allarga tale incontro spirituale
alla comunione con le tre Persone della Trinità. Siccome si vuole
commemorare il momento culminante della nostra redenzione, la
preghiera è fissata per le ore tre del pomeriggio, considerata l'Ora di Gesù
per eccellenza.
Altre caratteristiche "fisiche" della Preghiera delle Tre, possono
variare:
ci si può mettere in ginocchio il venerdì o stare in piedi gli altri giorni...
ritirarsi nella contemplazione
personale silenziosa o partecipare alla recita collettiva.
3) La "Preghiera delle Tre" fin dalle origini ha rappresentato il quotidiano
incontro spirituale dei membri della Congregazione sparsi in vari luoghi
della città, e anche oggi è considerata un appuntamento spirituale di tutti i
Marianisti, per esprimere in quella "Ora" suprema la loro comunione con Maria e
col Discepolo prediletto raccolti strettamente ai piedi della Croce di Gesù.
Inoltre tale unione viene estesa a tutti i membri della Famiglia Marianista
sparsi nel mondo intero. La preghiera delle tre rafforza la
solidarietà di coloro che condividono il senso dell'Ora di Gesù e
dell'Ora della Donna, il valore della glorificazione di Gesù
Cristo, e che si impegnano in una continua missione al servizio di Maria
Madre della Chiesa.
La Preghiera delle Tre parla agli apostoli e alle persone spirituali, ai
prammatici e agli intellettuali. Essa produce solidarietà fra coloro
che hanno sempre fretta e quelli che prendono tempo, tra quelli che
parlano italiano e quelli che parlano titumbuka (Malawi).
4) La Preghiera delle Tre cambia qualcosa nel nostro ritmo quotidiano e
aiuta a educare la nostra sensibilità religiosa.
È una preghiera coraggiosa,
poiché non è né direttamente legata all'insieme della struttura della vita
marianista di preghiera, né fa parte integrale del nostro orario di lavoro. Essa afferma in
modo pratico e attivo la memoria vivente di ciò che costituisce il singolo
evento più importante della storia umana,
l'evento del Calvario.
In un mondo secolarizzato, e tra occupazioni mondane, la Preghiera delle Tre
testimonia la presenza e la differenza critica di una realtà spirituale
insita nella vita umana.
La pausa di preghiera alle Ore Tre rappresenta una interruzione del solito
lavoro, e lancia un raggio di luce critica sul valore di quanto stiamo
facendo.
I membri della Famiglia di Maria, sono invitati a essere audaci e prudenti.
In questa Preghiera infatti diciamo: "Vergine Santa, prendici sotto la tua
speciale protezione". Non è forse prudenza questa? Essere sotto la protezione
di Maria che ha custodito ogni cosa nel cuore senza perdere nulla, meditando
ogni cosa con sentimenti di preghiera e di discernimento?
La Preghiera si conclude invocando lo Spirito Santo al quale dobbiamo
restare aperti; lo Spirito che è la ragione ultima e la sorgente dell'
audacia apostolica.
Significato spirituale
La icona della "Preghiera delle Tre" sotto certi aspetti ha
l'incoraggiante richiamo di un viso familiare o di un libro che ci è caro.
Essa è il prodotto di una vera spiritualità vissuta. Il suo spirito è
cresciuto nello animo di tutti quelli che si sono sforzati
di capire e di viverne il messaggio in tempi e luoghi diversi. Volti e libri sono destinati
ad invecchiare e a logorarsi, non così le
icone che rispecchiano uno spirito vivente. Nello stesso modo una vera spiritualità piena di
vita, si arricchisce e si sublima
ad ogni singolo sforzo fatto per segnare la sua impronta nel tessuto della vita.
a) Nell'episodio del Calvario, Maria e il Discepolo prediletto, significano entrambi la Chiesa, cioè il nucleo originario. Maria è l'immagine
della Madre-Chiesa; Giovanni rappresenta lo stato di discepolo cristiano.
Insieme personificano l'impegno fedele, amoroso e perseverante della Chiesa.
Entrambi insegnano l'autentica sensibilità della Chiesa che a volte
appare molto umana, quasi sconfitta. si trova nel doloroso bisogno di
raggiungere tutti gli amici possibili, dovendo dipendere dal cuore e dalle
mani generose dei fedeli. Con l'invito a entrare in compagnia di Maria e di
Giovanni, la
Famiglia di
Maria è chiamata ad essere una salutare cellula della Chiesa per portare la vita.
Ciascun membro riceve la grazia di una sensibilità mariana piena di passione e
compassione per le numerose necessità e richieste della madre Chiesa.
b) La caratteristica della spiritualità marianista è profondamente mariana,
e così, naturalmente, la Preghiera delle Tre ci presenta tutta la gamma dei
temi mariani.
Maria è presentata come la Madre di Gesù e nello stesso tempo come madre
nostra dataci da Gesù stesso agonizzante sulla Croce. Maria è descritta come
la Donna forte -la Vergine santa- e la Signora del manto, di cui cerchiamo
la protezione nel bisogno. Ella è Signora e Sorella che apre i nostri cuori
e le nostre menti all'azione dello Spirito Santo. Sempre fertile madre, ella
forma allo Spirito di suo Figlio, coloro che in lei hanno fiducia. Come la
introduciamo nella nostra
vita, ella diviene parte di noi stessi. Chiamati ad un'alleanza con lei, per
mezzo della quale sarà glorificata in ogni
luogo la santa Trinità
noi assistiamo Maria nella sua missione di Donna inviata da suo Figlio.
c) Lo stato di discepolo è cosa decisamente mariana, però ha un ben definito
tocco giovanneo. Il discepolo prediletto ha ricevuto l'incarico di
accogliere Maria nella sua casa. Ma
ancor più importante è il fatto che egli l'accolse nella sua vita e fece di lei il più profondo
ricordo di suo Figlio. Il cuore di Giovanni
divenne pieno del coraggio e della fede di lei. Egli condivise le sofferenze e le amabili certezze
di lei. Egli adottò il suo senso della missione ed il suo totale impegno per
l'opera e lo spirito di Gesù,
suo amico e maestro spirituale. Così la preghiera delle tre diventa
una potente lezione per acquistare lo spirito del discepolo di Cristo. Tale
spirito trae origine dall'amore di Cristo crocifisso e prende forma e senso
dai pressanti inviti a introdurre Maria nella nostra vita. La vita di
discepolo fiorisce grazie all'attenta e creativa compagnia di Maria, Madre e
donna. La figura del Discepolo prediletto ricorda sempre che la Chiesa di
Gesù Cristo non
riconosce membri e partigiani, ma solo discepoli, figli e amici.
d) Nella "Preghiera delle Tre" facciamo memoria dell'Ora della salvezza e
testimoniamo che Gesù ha redento il mondo. Riuniti ai piedi della Croce con
Maria e Giovanni, esprimiamo solidarietà con gli uomini del nostro tempo;
condividiamo le loro sofferenze e le loro angosce; protestiamo contro il
male e le ingiustizie; condividiamo gioie e speranze; promettiamo di
partecipare alle sofferenze di Gesù; nel nome di Gesù ci impegniamo a
migliorare i rapporti umani promuovendo opere di riconciliazione e di
ripristino della pace.
La spiritualità della "Preghiera delle Tre" è l'espressione della
nostra riconciliazione con Dio;
così pure deve essere l'espressione della nostra riconciliazione con la creazione, cioè con la gente e la natura.
e) La dossologia del P. Chaminade posta a conclusione della Preghiera delle
Tre, mette in risalto Gesù trionfante e le più profonde verità relative a
noi stessi e al nostro destino. Nello stesso tempo è un richiamo trinitario
e antropologico. Questo Dio trinitario è il modello ultimo di una unione
d'amore, e conseguentemente, una fortezza inespugnabile contro la morte e
contro il peccato.
Dio-Amore, altro nome per la Trinità, è principio e fine dell'evento
descritto nella "Preghiera delle Tre". Meditando il dramma della
Crocifissione scopriamo le autentiche radici della grazia dataci
gratuitamente con la fede, la speranza e la carità.
Il Dio dell'amore incarnato -Padre, Figlio e Spirito Santo- è il solo capace
di garantire sicurezza e valore di fronte al dubbio, alla disperazione e
alla morte. Solo così noi comprenderemo che le sofferenze di Cristo e del
Cristo "sociale", sono radicate nel Cristo trionfante, proprio come la
vittoria sulla morte può avere le radici solo nell'amore.
f) Tuttavia, la conclusione della "Preghiera delle re" non parla solo del
trionfo ultimo di Cristo, ma accenna anche al possibile profondo ricordo di
quello che siamo in quanto esseri umani.
Tali memorie non possono misurarsi con precisi archetipi collettivi o con
ponderose teorie antropologiche; esse sono ben più che fastidiosi dubbi,
questioni aperte o vaga nostalgia di paradiso perduto.
E' contro questa situazione che noi diciamo:
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
siano dappertutto glorificati per l' Immacolata Vergine Maria,
C'è solo un modello della umanità originale, una sola risposta alla ricerca
dell'identità della primitiva umanità.
Maria è la personificazione vivente del concepimento immacolato della realtà
umana. Essa è l'Archetipo e il modello: archetipo di quello che noi non
siamo mai stati e modello di ciò che mai saremo.
Questa però non è una ragione sufficiente per la rabbia e la disperazione.
In Maria le nostre memorie più profonde riguardo a noi stessi sono ricche di
verità e bellezza: la verità dell'amore di Dio per noi e la bellezza della
nostra rigenerazione in lui. Nella sua immacolata umanità, tutta l'umanità
glorifica il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Conclusione. L'icona Marianista della "Preghiera delle Tre" riunisce le
profonde memorie di ciò che costituisce la risposta cristiana alla umana ricerca
del senso della vita. Essa commisura la solidarietà umana col Cristo sofferente,
quale immagine speculare della nostra condizione; celebra la liberazione
dell'uomo fatta dal Cristo "sociale" memore sempre del carattere incarnato dell'amore di
Dio per i suoi figli.
Infine essa proclama la
trasformazione dell'umanità in Cristo trionfante che è l'alfa e l'omega
della nuova umanità e della nuova
creazione,
( P.Johann ROTEN S.M., trad. di Pietro Monti S.M. sintesi e adattamento ad
uso dei frequentatori del sito)
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