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L'Angolo della Bellezza

 

 

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In Russia quando entri in una casa trovi di fronte a te l'Angolo della Bellezza. E' il luogo riservato alle icone di famiglia, in primo luogo quelle del Cristo e della Madre di Dio. Si chiama della bellezza non tanto per il valore estetico delle immagini ivi appese quanto per la presenza di Cristo manifestata attraverso l'icona: il Cristo il Figlio di Dio, "Bello" per eccellenza secondo l' interpretazione cristiana del Salmo che dice: "Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia".  I santi e in primo luogo la Madre di Dio diventano belli perché, per grazia,  partecipano  alla bellezza divina.

In questa parte del sito vogliamo raccogliere quanto è stato detto sulla persona di Maria  secondo le più svariate espressioni artistiche.

 

La bellezza di Maria

 

La Bellezza di Maria

 

"E' più facile dipingere il sole con la sua luce ed il suo calore che con onore parlare del mistero di Maria "(Giacomo di Sarug ).
" Quando volgo lo sguardo alla Vergine Madre di Dio e tento di abbozzare un semplice pensiero su di lei, fin dall'inizio mi sembra di udire una voce che viene da Dio e che mi grida all'orecchio: " Non accostarti, togliti i sandali dai piedi perché il luogo dove tu stai è terra santa " (Es 3,5 ) (Severo di Antiochia).

 

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" Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Sei stata resa più bella della creazione, più luminosa dei cieli, più splendente del sole, più alta degli angeli ... porti dentro di te il pittore della natura, il quale, per grazia sua, dipinge la propria immagine da tempo invecchiata. Lo Spirito Santo scenderà su di te. Lo Spirito Santo sa bene quello che fa, il Figlio sa bene come prepararsi un'abitazione spirituale. Infatti l'artefice della natura non ubbidisce alle leggi della natura; egli solo concepisce il disegno; egli solo, secondo il suo intendimento, si riveste della forma di servo ( Pseudo-Giovanni Crisostomo ).
"Occorreva dunque preparare un palazzo al re prima della sua venuta; fu necessario tessere le fasce regali in anticipo per accogliere il regale fanciullo al momento della sua nascita. Finalmente bisognava che l'argilla ricevesse un trattamento previo, prima dell'arrivo del vasaio ... oggi la semplice natura umana riceve da Dio il dono della primitiva creazione e ritorna qual era prima; e donando alla madre di colui che è bello lo splendore congenito che la deformità del vizio aveva oscurato, riceve un magnifico e divinissimo rinnovamento, che diventa completa riparazione; la riparazione a sua volta diventa deificazione; è questa una nuova formazione, simile all'antica... ( Andrea di Creta ).
"La Madre di Dio è bella in ogni momento della sua esperienza umana: è bella " nella concezione immune da ogni macchia di peccato e tutta avvolta nel fulgore della grazia del Padre; è bella "nel parto verginale, in cui diede al mondo il Figlio, splendore della gloria (del Padre), nostro fratello e salvatore; è bella "nella passione del Cristo imporporata dal suo sangue, come mite agnella unita al sacrificio del mitissimo agnello, insignita di una nuova missione materna; è bella "nella risurrezione del Signore, con il quale regna gloriosa, partecipe del suo trionfo". Per questo, ora, sta davanti  a Dio Padre rivestita della "gloria" del suo figlio e adornata di ogni virtù e dono dello Spirito. Gli abiti di "gloria" se li è acquistati dopo aver percorso il cammino del tempo avvolta dalla nube oscura e luminosissima dello Spirito. Gli abiti della gloria che essa riveste se li è acquistati mediante il suo servizio umile e sofferente realizzato ai piedi della croce, al termine della lunga peregrinazione nella fede. L'abito di gloria è l'effetto di quella sapienza acquisita mediante l'esperienza quotidiana, specie nel dolore, fino al compimento del mistero pasquale.  Quale bellezza ?
Maria è il "capolavoro dello Spirito" che "con arte meravigliosa" l'ha "dipinta" e preparata ha divenire la dimora del Figlio di Dio.
Non si tratta perciò di una bellezza puramente estetica ma il "pulcher" richiama alla mente tutto ciò che è "buono, giusto, nobile, eccellente, glorioso" (secondo la lettera di S. Paolo ai Filippesi).  Camminando sulla via della Sapienza che Cristo ha rivelato, guidati dallo Spirito Santo ricostruiamo in noi stessi, attraverso l'esperienza comunionale con Dio, l'immagine divina.  Maria SS. lo ha fatto in modo sommo per questo la Chiesa vede in lei la " regina che splende  fra gli astri del mattino. Il sole e la luna ammirano la sua bellezza, in lei si allietano tutti i figli di Dio ". E ancora: "Tutta splendore sei, Figlia di Sion, bella come la luna, fulgida come il sole; benedetta fra le donne". Lo splendore della regina nei suoi ornamenti (salmo 44) è il risultato della totale trasfigurazione del suo corpo e della piena partecipazione alla gloria del Figlio. Essa è regina alla destra del re e costituisce l'immagine di quello che sarà la Chiesa tutta nel giorno splendido della pienezza delle nozze messianiche. In tal senso Maria è causa di gioia per tutti i figli di Dio che sono giunti a contemplare il volto di Dio mediante la trasfigurazione totale del proprio corpo. (appunti da commenti, di Lamberto Crociani, ai testi liturgici per le celebrazioni in onore di Maria)

Testi vari inneggianti alla bellezza di Maria.

“O vergine piena di grazia divina, tempio santo di Dio che il Principe della pace ha costruito e abitato, abbellito non dall’oro, non da pietre senza vita, ma, invece dell’oro, risplendente dello Spirito…sei tutta stanza nuziale dello Spirito; tutta città del Dio vivente, rallegrata dai ruscelli del fiume, le onde dei carismi del santo Spirito; tutta bella, tutta accanto a Dio…

Gli occhi rivolti “continuamente verso il Signore” (sal 24,15), contemplando “una luce eterna ed inaccessibile” (1 Tm 6,16). Le orecchie ascoltano la Parola divina e si ricreano con la cetra dello Spirito; attraverso di esse il Logos è entrato per farsi carne. Le narici s’inebriano dei profumi dei balsami dello Sposo…”un profumo versato fino in fondo è il nome tuo” (Ct 1,2). Le labbra lodano Dio e si congiungono alle sue labbra. La lingua e le corde vocali distinguono le parole di Dio e si riempiono di divina dolcezza (sal 119,103). Cuore puro e immacolato, che vede e brama Dio l’immacolato. Ventre in cui l’infinito ha preso dimora, seno di latte che hai nutrito Dio, il bambino Gesù! Porta di Dio sempre inviolata! (Ez 44,2). Mani che portate Dio, e ginocchia, trono più alto dei cherubini: grazie ad esse si rinsaldano “le mani fragili e le ginocchia vacillanti” (Is 35,3). Piedi che siete guidati dalla legge di Dio come da una lucerna accesa (Sal 119,105) e correte dietro a lui senza voltarvi, fino ad essere attratti verso colei che ama l’amato (Ct 1,4) …” ( Giov. Damasceno ).

Nascita di Maria che dando la carne al Figlio “ha introdotto nel mondo l’immortalità e la bellezza”. Bellezza di cui la madre del Signore è perfetta icona, lei la definita bellezza della natura umana. La Madre di Dio è la tutta bella. Resa tale in vista dell’incarnazione e in vista dell’opera dell’incarnazione: la creazione nuova trasfigurata nel cuore, nell’anima e nel corpo di cui Maria è sintesi, immagine e modello cosmici…Non tanto una rappresentazione bella di una cosa, quanto l’irradiazione e la manifestazione pubblica della verità dell’essere, un cuore ed un’anima di bontà, d’umiltà, e di continenza e d’intercessione detti in un corpo d’amore, con il volto, la qualità dell’esistenza e lo stile dell’abbigliamento. Detti in una deposizione del corpo-arca tra le braccia del Figlio, corpo non distrutto dalla corruzione e che fa di Maria l’icona escatologica della Chiesa, dell’umanità, del cosmo, della materia. inizio

 

 

 

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