MARCO
BOSCO
HOME
E - MAIL
CHI SONO
Mi presento
LA MIA CITTA'
Vercelli
FOTOGRAFIA
Introduzione
G.F.Controluce
MediterraneoSub
MarRossoSub
Speleologia
La moto
CULTURA
Indice
Renoir
La carta
G. Verdi
 
 
 

 

 

punto.gif (312 byte)



DESCRIZIONE
DELLE
OPERE

 

ALLA GRENOUILLERE

Renoir dipinge tre versioni dello stesso soggetto: una si trova a Mosca, una a Wintherthur e la terza a Stoccolma; senza contare quella di Monet con lo stesso titolo.
Nel settembre del 1869 Renoir e Monet decidono di dipingere entrambi la “Grenouillère” un’osteria alla moda a quei tempi, con stabilimento balneare; Monet scrive ad un amico “Coltivo un sogno, un quadro, per il quale ho realizzato qualche cattivo bozzetto, ma è un sogno “.
Anche Renoir vuole realizzare lo stesso quadro, dopo avervi soggiornato a lungo.
La località è un posto alla moda sulla Senna, il punto di incontro di quell’emigrazione parigina chiassosa ed elegante che, durante l’estate, viene a piantare la tenda in questi luoghi. Frequentato originariamente da aristocratici, artisti e borghesi del posto, lo stabilimento attira successivamente una clientela meno raffinata, principalmente ragazze alla ricerca di avventure.
Tutta l’arte impressionista è già presente in quest’opera: le figure quasi sfumate, i riflessi sull’acqua resi con tocchi frammentari e una gamma di colori chiari.
Il pittore coglie soprattutto l’atmosfera di allegra spensieratezza di questo luogo magico che tanto lo ha affascinato.

 

LA SIGNORA CHARPENTIER CON I FIGLI

Durante la disastrosa asta di quadri impressionisti del 24 marzo 1875 , l’editore Charpentier è uno degli appassionati che osa rilanciare il prezzo delle opere di Renoir. E’ l’inizio di una profonda amicizia che durerà fino alla morte del mecenate. Anche sua moglie, Marguerite Charpentier, Svolge un ruolo importante nella carriera del pittore. Riceve infatti nel suo salotto autori, pittori , attrici, uomini della vita mondana e della vita politica. Così si ritrovano insieme Zola, Flaubert, Monet, Sisley,l’attrice Jeanne Samary, Clemenceau e molti altri.
Renoir viene invitato regolarmente a partecipare alle sue serate , lo presenta ai suoi numerosi conoscenti e gli commissiona diversi ritratti di sé stessa e dei propri figli .
E’ proprio l’impressionante ritratto della “Signora Charpentier con i figli” che lancerà Renoir al Salon del 1879. Questa splendida opera rompe con i ritratti mondani dagli artisti in voga all’epoca La Signora è assorta nei propri pensieri, mentre i suoi figli, Georgette e Paul, hanno completamente dimenticato la presenza del pittore. Una tale spontaneità aveva sconcertato l’opinione pubblica, abituata a ritratti molto più rigidi. Inoltre i modelli sono colti in un ambiente familiare, dove nemmeno un mobile è stato spostato per creare un effetto particolare. Con grande virtuosismo Renoir restituisce i tratti delicati della madre e dei suoi figli, il loro riccioli serici e le loro mani sottili. Da ammirare anche la resa minuziosa delle stoffe e la lavorazione raffinata della tappezzeria e della natura morta sullo sfondo. Pissarro sarà uno dei primi a rallegrarsi col pittore per il suo successo tanto che scrive “Credo che sia lanciato, tanto meglio, è così dura la miseria” .

 

COLAZIONE DI CANOTTIERI

Questo quadro, uno dei più famosi di Renoir, cattura magistralmente la pigra atmosfera di una domenica francese trascorsa fuori città.
E’ del 1880/81 , misura 130 X 173 e ora si trova a Washington.
Con il suo abituale virtuosismo, Renoir ci fa qui rivivere le spensierate domeniche dei canottieri, sempre pronti a fare festa dopo una passeggiata lungo la Senna.
Inizia la tela nell’estate del 1880, come rivela in una lettera all’amico Bérard: “ non ho resistito, e ho lasciato perdere le decorazioni di sfondo per un quadro sui canottieri che avevo voglia di fare da molto tempo……Alle volte bisogna tentare delle cose al di sopra elle proprie forze” .
Come era accaduto già per altre opere Renoir fa posare parenti e amici al ristorante Fournaise, luogo d’incontro dei canottieri .
E’ possibile riconoscere, a sinistra, la sua futura sposa Aline Charigot che gioca con un cagnolino. Seduto di fronte a lei, a destra, il pittore Caillebotte, un po’ ringiovanito. Il barone Raoul Barbier sta parlando con la giovane appoggiata alla balaustra, mentre il banchiere Charles Ephrussi, porta il cilindro e compare sullo sfondo.
Non riuscendo a far posare tutte queste persone contemporaneamente, Renoir porterà a termine la tela, avviata nell’estate 1880, soltanto all’inizio dell’anno successivo.
L’arte di Renoir si sta evolvendo : la composizione si fa più rigorosa, la gamma cromatica più ricca e colorata, gli effetti di luce più discreti.
L’artista inoltre rivela una nuova abilità nel trattare le figure, che trova spiegazione nei ritratti dipinti nei precedenti quattro anni.
Un’ analisi della superficie del dipinto mette in luce con chiarezza le molte modifiche apportate nel corso del lavoro e sappiamo anche dalle lettere di Renoir quanto pesante e frustrante sia stato il lavoro.
Sofferenza e difficoltà non emergono però nel dipinto che anzi trasmette un’atmosfera serena e piacevole.
Sulla tavola è raffigurata una scintillante natura morta.
Nelle bottiglie di vino, nei bicchieri, nella frutta si ammira la bravura e la maestria delle pennellate Bianchi colpi di luce conferiscono al vetro una vibrante lucentezza.
Abiti, pose e atteggiamenti concorrono a tratteggiare un certo ambiente sociale. Una donna vestita come un’attrice si sistema il cappello con le mani guantate; il rematore indossa una maglietta bianca e un cappello di paglia, tenendo fra le labbra una sigaretta, siede in modo informale a cavalcioni sulla sedia .
La “ Colazione di canottieri “ è senz’altro la tela più ambiziosa di Renoir , dopo “Al Moulin de la Galette “ realizzato quattro anni prima . Colpisce innanzitutto la complessità della composizione:
In primo piano, attorno ad una natura morta, vengono collocate due figure.
La diagonale della ringhiera, alla quale è appoggiata una ragazza, sottolinea la profondità di campo.
Sullo sfondo e lungo tutta il lato destro sono distribuite numerose figure; la tela è interamente coperta poiché Renoir odia gli spazi vuoti.
Anche gli effetti luminosi, in cui eccelle il pittore, richiamano la nostra attenzione: la tovaglia e le maglie bianche dei canottieri, che riflettono la luce, sono sfumate di rosa o di azzurro.
Queste tinte chiare contrastano con i vestiti scuri degli altri commensali.
Se si esamina con attenzione la superficie della tela si scoprono dei contrasti marcati tra zone lisce dai colori sfumati, e parti impastate con tinte forti; gli effetti luminosi della natura morta vengono resi con un impasto di notevole spessore.
Infine la superficie della tela è stata abbellita da colori ora chiari, ora scuri.
Molti sono stati i ripensamenti in questa tela e durante il lavoro alcune figure vengono modificate: in particolare l’uomo col cappello in primo piano.
Inoltre i rossi troppo accesi sono stati attenuati con tinte più spente.

 

 

Fonti sul web:
www.smdellarobbia.mc.it/
arci.bo.cnr.it/irrsaeer/arte/anniario/impress.html
digilander.iol.it/dflip/index.htm
digilander.iol.it/groblino/impre.htm

Altre Fonti:
P. Adorno e A.Mastrangelo
ARTE, CORRENTI E ARTISTI
Casa Editrice D’ANNA

Autori Vari - I GRANDI PITTORI
Ist. Geog.DE AGOSTINI

R. Schiava Campo - I QUADERNI DELL’ARTE
Ist. Geog:DE AGOSTINI

Autori Vari - GALLERIA D’ARTE
multimedia DE AGOSTINI