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ETIMOLOGIA

Alcuni dei più comuni termini con cui nelle lingue di origine europea si indica la parola carta o i prodotti che in qualche modo sono ad essa correlati, come per esempio carta, papiro, libro, derivano il loro etimo probabilmente da un’unica parola, che è quella con cui inizialmente veniva indicata la pianta del papiro.

Carta, da cui derivano anche i termini inglesi chart e card,che hanno con i loro derivati una grande presenza nel mondo in cui viviamo, discendono dal termine latino charta, che deriva a sua volta dal termine greco chartes, che indicava il foglio di papiro. Il termine chartes, a sua volta, deriva probabilmente dal verbo charasso, che significa scrivo, nel senso di incido, perché la scrittura, nel mondo greco romano, si effettuava incidendo le lettere su tavolette di cera, prima che sui fogli di papiro, e nel mondo assiro-babilonese su tavolette di argilla, così come in tutte le altre civiltà del passato su pietre e lapidi .

Papiro, da cui deriva il termine francese papier, quello tedesco papier, quello inglese papier, quello spagnolo papel; proviene dal greco papuros, che ricalca l’accadico (lingua antica assiro-babilonese) pa-buri, cioè erba della palude.

E sappiamo che la pianta del papiro cresceva in abbondanza nei tratti stagnanti del Nilo .

La stessa origine etimologica viene attribuita al termine greco bublos, da cui deriva il termine Bibbia ( il Libro per eccellenza). Questa parola deriva dall’accadico biblu che significa tavolette per scrivere, ma che etimologicamente definiva l’inondazione, cioè il processo che nell’antico Egitto dava luogo alla crescita del papiro. Il termine italiano libro deriva invece dal latino liber, che indica la scorza o corteccia di un albero o di una pianta; anche in questo caso il riferimento sembra essere la pianta del papiro, dalla cui scorza si ricavava l’omonimo materiale per scrivere.

Nell’Europa centrale invece i termini inglesi book e quello tedesco buch, che significano libro derivano dal gotico antico boka che significa lettera dell’alfabeto e dal sostantivo germanico boko che significa faggio, dal nome del legno su cui sarebbero state incise le lettere dell’antico alfabeto germanico .

In tutti questi casi i termini con cui indichiamo la carta e molti dei suoi derivati sembrano indissolubilmente legati alla parola scritta, anche se al tempo di questi termini la carta non aveva ancora fatto la sua comparsa e la parola scritta veniva affidata a supporti di altro genere.

Oggi ci rimandano al termine carta o al suo mondo tutte la parole che indicano qualcosa che si immagina scritto per essere trasmesso o utilizzato: per esempio nei termini prescrizione o sottoscrizione; oppure il riferimento immediato alle leggi, cioè regole di comportamento scritte, come per esempio Magna Charta, Carta costituzionale o Carte processuali ecc .

 

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