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Tutti abbiamo imparato a scuola che il verbo è quella parte variabile del discorso la cui caratteristica è quella di indicare le azioni, gli stati e i modi di essere, variando nel genere, nella forma, nella persona, nel numero, nel modo, nel tempo e che l'insieme di queste variazioni costituisce la coniugazione del verbo stesso. Ciò naturalmente vale anche per il dialetto ma, data la natura e lo scopo di questo mio lavoro, non volendo e non potendo fare una trattazione puramente grammaticale dell'argomento, mi limiterò a dare un esempio delle tre coniugazioni e dei due verbi ausiliari essere e avere, facendo prima alcune considerazioni di carattere generale.
- Nel dialetto tutte le voci dell'infinito presente perdono le ultime due lettere della desinenza, conservando (non sempre) sulla vocale che rimane, l'accento tonico quando questo esiste nella voce in lingua:
mand-àre --------------------> mann-à córr-ere ----------------------> córr-e bened-ìre --------------------> binid-ì ved-ére ------------------ > véd-e
- La vocale iniziale, specialmente quando è seguita da due consonanti, si perde. Si noti anche come spesso la vocale e venga sostituita da una i.
abbellire ----------------------> 'bbillì inzuppare --------------------> 'nzuppà
- Spesso una consonante o una vocale contenuta nella radice della voce verbale italiana viene perduta o sostituita nella voce dialettale :
scriv-ere --------------------> scri-e lavor-are --------------------> laor-à manc-are --------------------> mang-à rid-are --------------------> rd-à riman-ere --------------------> rman-é miet-ere --------------------> mèt-e cuoc-ere --------------------> còc-e
- Nel gruppo ng a volte le due consonanti risultano invertite: mangiare --------------------> magnà spingere ----------------------> spégne
- In gn si trasforma a volte anche il gruppo nc:
vincere ----------------------> végne - Il gruppo nd diventa spesso nn mentre tt diviene nt:
mandare ----------------------> mannà mondare ----------------------> monnà attorcigliare -------------------> 'nturcinà - In alcuni verbi la radice italiana viene profondamente variata o completamente sostituita:
and-are ----------------------> g-ì vendemmi-are -----------------> velegn-à
mentre in altri varia il significato e, a volte, anche la coniugazione:
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