Una storia.
Oggi voglio raccontarvi la storia di un amore nato per caso
e morto per scelta, un amore profondo e senza aspettative,
consapevole di esistere ma di dover soccombere.
Nell' immaginario collettivo del popolo dei bambini innamorati
di papà e mamma, la vita che li aspettava era fatta
di principi, principesse e carrozze alate, regni dorati
e amori travolgenti.
Successe così che un giorno qualunque, di un mese
qualunque in un posto qualunque, due anime e due cuori per
una sorta di scherzo del destino si incrociarono e intrecciarono
le loro vite, legandole con sentimenti e dolori di un immane
dolcezza.
Erano due vite caotiche, prese dalle loro inesorabili abitudini,
chiuse nel loro cerchio di amici e nemici, attenti all'evolversi
della vita che scivolava via liscia, senza colpi di scena,
senza entusiasmi e senza aspettative che avrebbero minato
l'equilibrio di un modo di esistere piatto e monotono.
L'uno parlava la lingua dell'odio e l'altro quella dell'amore.
Il primo viveva ammirando il sole, l'altro la luna.
Un giorno dopo l'altro le loro mani così lontane,
cominciarono ad avvicinarsi fino a prendersi e a non staccarsi
più.
Ogni giorno sulla margherita si posava un'ape diversa e
ogni giorno quell'ape versava il suo miele in un alveo diverso.
Capitò così, per caso che alla fermata di
uno dei tanti treni, dei bellissimi occhi piedi di vita
incontrarono degli altri occhi pieni del loro vuoto usuale.
Fu un caso, o forse solo quello che gli uomini chiamano
destino se quelle vite così diverse si incrociarono,
e fu la storia a fare divenire quelle due persone così
diverse, un'unica cosa e un'unica voce.
Così, come quando accade che due persone mai viste,
mai conosciute e mai sentite prima, cominciano a sentirsi
l'uno parte dell'altra, magari per un insolito modo di nascere
dal web, i nostri due amici cominciarono a innamorarsi delle
loro profonde diversità e dei loro insuperabili difetti.
E' difficile incontrare al mondo una parte di te che sentivi
ti mancava, quella parte a cui non devi dire nulla che già
non sappia prima ancora di sentirtelo dire, quella parte
che quando manca ti fa star male e ti fa rimanere senza
fiato.
Parola dopo parola il muro della loro diffidenza cominciò
a sgretolarsi e finirono per raccontarsi in una notte la
loro esistenza.
Un aereo dopo l'altro i loro visi continuavano a salutarsi,
lasciarsi per poi riprendersi, solcati da pianti senza lacrime,
portando con se valigie mai fatte e mai disfatte.
Un amore che nasce grande non può che vivere e morire
velocemente, consumato dalla voglia di viverlo il piu' a
fondo possibile.
Non importa che per l'altro si possa essere capaci di uccidere,
che senza l'altro si possa pensare di voler chiudere gli
occhi, ciò che conta e' mettersi in gioco e rischiare.
E il rischio loro sapevano bene cosa fosse. Lo sapevano
quando si incontravano clandestinamente, nel tempo che divide
la fine del giorno e l'inizio della notte, in un tempo senza
tempo, e senza spazio, lontano dalla realtà e mai
vicino all'irreale.
Erano reali i loro corpi uniti dalle loro menti, erano reali
il bisogno e i l desiderio di essere vicini, di dividere
quell'attimo del loro destino.
A volte però, la storia ci insegna, l'amore non basta
a sedare l'odio e la rabbia, che nascono nascosti nel cuore
di ogni uomo e sono alimentati dalle paure e dalle incertezze.
E quando l'odio viene a galla, e le parole escono incrinate
e rabbiose, l'amore ne esce ferito e abbattuto, sconfitto
dall'unica parola che potrebbe distruggerlo, piano piano,
come un morbo che si insidia nello stomaco e per debellarlo
altro non resta che tagliare pezzo per pezzo l'intestino.
E' assurdo pensare di togliere a chi si ama l'unica cosa
che gli da la vita, giusto per non lasciarlo morire, ed
e' assurdo sapere che un amore nato per caso debba morire
per scelta, l'unica scelta che si possa prendere per non
veder morire la persona che si ama, annegata dall'odio verso
una vita che non si vuole vivere.
Ogni giorno viviamo e ogni giorno moriamo di un amore che
odiamo, consapevoli di quanto la nostra gioia e il nostro
dolore siano vicini.
Questa e' la storia di un amore comune, l'amore per la vita
e quello per la morte, vicini e uniti dalla paura di esistere,
e di essere in questo mondo di felici patetiche infelicità,
capaci di rischiare e dire :io vivo perché amo.
Fiammadelsud