FINALMENTE PASSIAMO AL CAD...
Abbiamo infine smanettato abbastanza da ottenere delle linee
d'acqua soddisfacenti, abbiamo cercato in rete, consultato amici,
testi e costruttori, siamo andati a sfruculiare il benetau del nostro
vicino di molo che era fuori dall'acqua in rimessaggio...adesso abbiamo
tre viste fondamentali della nostra barca su un programma di progettazione
nautica, dobbiamo riportarle su Autocad per strutturare il nostro
progetto, sino a farlo diventare poi col tempo una serie di
pezzi e pannelli pesanti tot kg da incollare e impregnare di resina
e tessuto. questo è in 3d il risultato che abbiamo ottenuto:

il 3d è molto "espressivo", ma non ci aiuta a raggiungere il
nostro scopo.
Queste sono le tre viste dalle quali partire:


Credo sia inutile spiegare le tre viste su riportate,
focalizziamo l'attenzione su cosa intendiamo per linee d'acqua. Si tratta
di un ormai collaudato (dall'inizio del 1800...) sistema per definire le
linee dello scafo di una imbarcazione.
Con riferimento ai disegni sopra:
-
reticolo rosso con quadrati: non ci
interessa: sono i vertici che, stirati
opportunamente, il programma di progettazione usa per definire le linee
di scafo . SONO SOLO LINEE DI COSTRUZIONE, NON ESISTONO NELLA REALTA'.
ora passiamo alle linee d'acqua vere e proprie:
-
linee blu: sono delle sezioni verticali dello scafo
prese distanze regolari, il nome che prendono correntemente è
"stazioni"; se sono coincidenti con il passo che vorremo dare alle
paratie della costruzione la loro immagine nel prospetto coincide già
con il profilo che daremo alle paratie. Nel prospetto le linee di
stazione ci danno una idea precisa di come vadano i volumi a prua e a
poppa e di quanto la prua abbia un volume generoso o sia viceversa molto
affilata.
Ora dobbiamo passare dalle tre viste al programma CAD. Abbiamo
due possibili soluzioni:
-
trasferimento diretto con file di interscambio
(*.dxf): la soluzione più precisa e meno laboriosa e...la meno
praticabile. Quasi tutti i programmi d progettazioni nautica generano
come uscita dei file DXF che possono essere letti direttamente da
Autocad, per ovvi motivi di diffusione e semplificazione del lavoro.
Il problema è che nelle versione demo gratuite
questa opzione è bloccata; quindi o sborsiamo i soldini (non
pochi...) per acquistare il programma con licenza e risolviamo così il
problema oppure optiamo per il:
-
trasferimento per via grafica: ovvero il classico
"barbatrucco", fattibile senza acquistare programmi costosi e
difficilmente reperibili. Quello che faremo sarà una versione
informatica del caro vecchio ricalcare con carta
carbone.
Andiamo per passi:
-
impostiamo la massima risoluzione grafica possibile per il
nostro PC (con 1600x1200 risultati eccellenti)
-
passiamo al programma di progettazione nautica, e ingrandiamo
le tre singole viste di cui sopra (pianta, prospetto e profilo). Per
ogni vista dobbiamo fare quanto segue:
-
quando abbiamo la vista completa sul monitor del PC calchiamo
il tasto PRINT SCREEN o STAMPA SCHERMO.
-
apriamo un qualsiasi programma di grafica (Adobe Photoshop,
Corel Photopaint, Imaging di windows, insomma quello che abbiamo)
-
apriamo un nuovo file e con i tasti CTRL + V (oppure
selezionando INCOLLA) incolliamo l'immagine del monitor come file
grafico.
-
diamo un nome al file così ottenuto e chiudiamolo, salvandolo
in formato TIFF o JPEG.
-
rifacciamolo per le tre viste; il 3d non ci interessa, se
vogliamo possiamo salvarlo per riguardarcelo in successivi momenti.
-
ora possiamo reimpostare la nostra grafica ai valori usati
normalmente (1024x768 per esempio). Se necessario riavviamo il PC
RISULTATO: ora abbiamo tre file grafici che sono le
"fotografie" delle linee di scafo della nostra barca.
Veniamo ai passi successivi:

selezioniamo i file delle tre viste; scegliamo un punto a caso
per inserirli nel foglio di disegno di autocad e lasciamo la scala
naturale dell l'immagine, ci penseremo dopo.
attenti perché potremo ottenere un francobollo quasi
invisibile.
quello che abbiamo ora è un file di autocad con inserita
l'immagine della pianta (per esempio)

quello che dobbiamo fare a questo punto è scalare la
pianta in modo da avere le dimensioni reali nella maniera più esatta
possibile.
Io di norma lavoro su Autocad in modo da far coincidere le
unità di disegno con i centimetri; questo vuol semplicemente dire che
quando sfrutto la funzione DIST e/o le quotature di autocad ottengo
direttamente le misure in cm.
quando avremo scalato la pianta, il prospetto e il profilo,
saremo pronti a "ricalcare" le linee del disegno di sfondo nella maniera
più precisa possibile e ottenere un file vettoriale da quale partiremo;
Dobbiamo usare delle polilinee e ripassare sopra le linee d'acqua
dell'immagine di sfondo; in questa fase il trucco di aumentare la
risoluzione delle scheda grafica visto prima torna utile per aumentare la
precisione del lavoro; il risultato è simile a quanto si può vedere sotto
(limitato ad alcune linee):
Questa è sicuramente la parte più lunga e noiosa: dovremmo
infatti ricalcare tutte le linee d'acqua della barca dalle tre viste, per
ottenere un file vettoriale sul quale cominciare a lavorare concretamente.
E altresì vero che da questa fase dipende la precisione con la quale
svilupperemo tutto il progetto; quindi prendiamocela comoda e cerchiamo di
ripassare le linee quanto più esattamente possiamo.
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