|
|
|||
Jürgen Heinrich è Andreas Wolff, commissario capo della Squadra Omicidi di Berlino. Nato a Groß-Godems, Mecklenburg, il 20 Agosto 1945, nel 1970 ha iniziato a studiare alla Theaterhochscule di Lipsia lavorando poi tra il 1979 ed il 1981 al Deutschen Theater di Berlino, nell'ex DDR. «Avrei potuto avere una carriera politica nella DDR, ma ho sempre voluto fare l'attore. Quando nel 1982 ho pubblicamente criticato la politica degli Stati che allora appartenevano al blocco dell'Est, sono stato allontanato dal SED [Sozialistische Einheitspartei Deutschlands], il partito cui idealisticamente appartenevo». Da quel momento la sua carriera di attore ha una svolta: le sue aperte parole, che criticavano l'invasione sovietica dell'Afghanistan, gli valsero l'ostracismo e per tre anni non ebbe altro lavoro che quello del tassista e del sarto. «Ho vissuto tre anni di "guerra fredda" con loro finché il 15 Agosto del 1985 ho abbandonato la DDR con la mia famiglia». Nella Berlino occidentale ottenne quasi immediatamente un ingaggio allo Schilltheater. Il suo debutto cinematografico è del 1968 con il film "Abschied" (L'addio) diretto da Egon Günther. Dopo questo ha preso parte a più di 40 altri film realizzati nella Germania dell'Est e tra questi "Il cielo sopra Berlino". Attivo anche come doppiatore, ha prestato la sua voce ad attori del cinema e della televisione. Per il piccolo schermo ha doppiato la serie «Hunter» dando voce a Fred Dryer. Al cinema tra gli altri James Belushi in «Dimenticare Palermo», William Hurt in «A.I.» e ancora Robert De Niro, James Woods, Alain Delon, Tchéky Karyo e Tom Berenger. Dal 2001, con l'episodio "Tag der Abrechnung", ha debuttato anche come regista di alcune puntate della serie che lo vedono protagonista. Di Wolff, Jürgen Heinrich ha detto: «È il ruolo più importante che mi sia stato finora assegnato. A questo commissario ho dedicato ben un quinto della mia vita!». Sta scrivendo una sua biografia in forma di sceneggiatura che vuole realizzare per la televisione come attore e regista. Del suo personaggio le puntate hanno raccontato tanti picoli dettagli. Dalla sua relazione con la dottoressa Sarah Herzog (Renan Demirkan), biologa e patologa a capo del Dipartimento di Scienze Forensi - il cui debutto risale alla puntata "L'ultimo cavaliere" - fino ad una cospicua eredità lasciata al commissario dallo zio Andreas, morto a Cleveland, in Ohio, in seguito ad un incidente d'auto. In quell'occasione ("Il ragazzo rapito") si scopre che Andreas Wolff è figlio di Andreas Wolff nato a Giessen e che anche lo zio portava il medesimo nome: «Lasciò la Germania che io non ero ancora nato e raramentre veniva a trovarci». |
||||
Jürgen
Heinrich è Andreas Wolff. (Foto Odeonfilm) |
||||
|
||||
Nel film per la tv "Ombre" [Dem Mörder verfallen - Eine Frau in Gefahr], diretto nel 1999 da Cinzia Th.Torrini e co-prodotto da Raidue e Betafilm, Jürgen Heinrich ha recitato al fianco di Tobias Moretti e Stefania Rocca nel ruolo di un immortale. In quella produzione gli fu abbinata la voce italiana di Roberto Pedicini, anzichè la consueta di Paolo Poiret.
Jürgen Heinrich in "Ombre" (Screenshot RAI)
|