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Duisburg-Ruhrort.
Lo sbirro.
Ordine e Caos.
Una folle idea.
Alter Ego.
Die Katze.
Il catalogo.

Tra le avventure cinematografiche di Götz George credo meriti di essere citata quella di «Die Katze», thriller del 1988 diretto da Dominik Graf e tratto dal romanzo «Leben einer Katze», vita di una gatta, di Uwe Erichsen.

Il film vede protagonista un Götz George che - smesso per un attimo il parka di Schimanski - indossa i panni di un feroce criminale. Probek, questo è il suo nome, organizza una rapina ad alla Credit Bank di Düsseldorf insieme a due scalcinati ladruncoli, Junghein e Britz, per impossessarsi di tre milioni di marchi e fuggire con Jutta Ehser (Gudrun Landgrebe), affascinante moglie del direttore della banca con cui lo stesso Probek ha una relazione.

La storia, magistralmente diretta da Dominik Graf, tiene con il fiato sospeso per poco meno di due ore con un finale tanto drammatico quanto inaspettato. E proprio una delle ultime scene fece tanto discutere all'uscita del film da essere stata censurata per anni e riscoperta solamente nel 2013 quando - onore al merito del Frankfurter Allgemeine - il film è stato proposto in DVD nella sua versione integrale.

Cosa aveva suscitato tanto scalpore? Il fatto che un poliziotto, Voss, il capo delle teste di cuoio tedesche - ad un certo punto ordinasse di fare fuoco su Probek, ormai già ferito dalle pallottole degli uomini delle squadre speciali. Per la polizia tedesca non era accettabile che si passasse al pubblico l'idea che le SEK (Sondereinsatzkommando) agissero in quel modo, e che un poliziotto, mosso da spirito di vendetta verso un criminale, potesse ordinarne l'esecuzione in quel modo.

Il film arrivò anche in Italia e perfino il regista ebbe l'occasione di presentarlo. Poi ci fu il passaggio su Raidue, all'interno del ciclo "Sabato nel segno del giallo". Il titolo italiano scelto fu «Un angelo caduto all'inferno». A dare voce al protagonista fu Paolo Poiret.

Per questo film, dimenticato in qualche archivio, Dominik Graf ottenne due riconoscimenti al Cognac Festival du Policier e il premio come miglior regia in occasione del Deutsche Filmpreis del 1988.

 

 

Götz George nei panni di Probek in «Die Katze». (Foto BavariaFilm)
Una via per Schimanski.

Dopo numerosi tentativi, finalemente nel marzo del 2014 la città di Duisburg ha intitolato una via al suo più celebre concittadino del piccolo schermo.

La Horst-Schimanski-Gasse è quindi una piccola strada nella zona della Ruhrort che era stata utilizzata anche come set per le riprese della serie televisiva.

L'idea iniziale di chiamarla Schimmi-Gasse è stata bocciata poiché il nomignolo "Schimmi" non appartiene solamente al poliziotto di Duisburg ma in Germania è anche il vezzeggiativo con cui è chiamato il giocatore polacco Horst Szymaniak.

La mozione è passata in consiglio comunale dopo lunghe discussioni anche perché la legge tedesca vieta di intitolare vie a personaggi di fantasia. Ma, visto anche il parere favorevole della Bavaria Film che ha rinunciato ad alcun diritto sul nome, per Schimanski è stata fatta un'eccezione.




Il cartello di via Schimanki