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Duisburg-Ruhrort.
Lo sbirro.
Ordine e Caos.
Una folle idea.
Alter Ego.
Die Katze.
Il catalogo.

All'anagrafe è Horst Karl Georg Schimanski ma per i fans è diventato solamente Schimmi. Non è un poliziotto, è lo sbirro, der Bulle, come lo chiamano a Duisburg.

La sua biografia quasi si intreccia con quella del suo interprete, Götz Geroge.
Come l'attore, anche il commissario è nato nel 1938. È di origini polacche; i suoi autori lo danno come nato a Stettino ["Nel fango fino al collo"] o a Breslau ["Zabou"]. A dire il vero nel corso degli anni Schimanski ha guadagnato ben dieci anni di vita perché - se all'inizio della serie, nel 1981, era un quarantatreenne - in "Zabou" si ringiovanisce di cinque anni, dichiarandosi classe 1943 e addirittura, nel 1998, nell'episodio "Crimini di guerra" si dice nato nel 1948. La sua tessera di ordinanza, conservata al Museo del cinema di Düsseldorf, racconta invece che Horst Schimanski, commissario capo, è nato a Duisburg l'11 Agosto del 1947.

Cresciuto nel quartiere operaio di Homburg, a Duisburg, Schimanski ha avuto un'infanzia i cui frammenti sembrano differire a seconda delle puntate. La figura del padre sembra essere venuta a mancare molto presto e, secondo quanto si dice in "La ragazza sulle scale", sarebbe morto in guerra. Felix Huby, invece, nel suo romanzo "Schimanski" propone un'altra versione dei fatti: Georg Schimanki sarebbe emigrato dalla Polonia alla Germania alal fine della guerra con la famiglia.

Seguendo la puntata "Amici" si capisce che la vita del giovane Schimanki deve aver più volte deragliato dai binari della legalità. Si scopre infatti che Frieder Schoen (Klaus Wennemann) in passato aveva commesso furti d'auto con la complicità di Horst. Tuttavia questo era poi riuscito a entrare in polizia. Sul finire degli anni Sessanta il nostro eroe deve anche avere studiato giurisprudenza ma si racconta che abbia abbandonato l'università per scendere in strada a manifestare nei moti sessantottini.

Dopo le sue dimissioni dalla polizia, nel 1991, Schimanski è emigrato in Belgio dove ha incontrato Marie-Claire (Denise Virieux) e lì ha inziato una nuova vita su una casa galleggiante guadagnandosi da vivere come allenatore di boxe.

 

 

 

 

La tessera di Schimanski e la targa dell'ufficio, conservati al Museo del cinema di Düsseldorf. (Foto dpa)
L'olandese.

Per tutti in commissariato lui è Hänschen, all'anagrafe, invece è Hans Scherpenzeel.

Hänschen è un poliziotto olandese "in prestito" alle forze tedesche e fa la sua prima apparizione nella puntata "Der unsichtbare Gegner" fino a divenire poi uno dei collaboratori fissi del duo Schimanski/Thanner.

Alla fine della serie, nel 1991, si racconta che sia passato all'Interpol ma con la nuova serie, nell'indagine "Fantasmi del passato", torna a lavorare con Schimanski.

A dare corpo ad Hänschen è Chiem van Houweninge. Attore, sceneggiatore e produttore, Chiem van Houweninge ha scritto per Schimanski "Kuscheltiere", Nel fango fino al collo" e "La traccia". Proprio con quest'ultima sceneggiatura aveva ottenuto una nomination all'Adolf-Grimme-Preis nel 1984.

Chien van Houweinge e Götz George. (Foto ARD)