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Dieter Pfaff (Otto) inizia la sua carriera non come attore ma come regista, drammaturgo e docente. Dal 1983 ha assunto per sette anni la cattedra di insegnante di di tecnica attoriale alla Hochschule für Darstellende Kust di Graz fin quando si è trasferito con la famiglia a Moosach, in Baviera. È stato anche regista teatrale e autore di sceneggiature ma solo all'età di 35 anni ha deciso di debuttare sulle scene come attore.

Figlio di un poliziotto, nacque a Dortmund il 2 ottobre 1947. Il suo successo ebbe inizio con il canto e con i successi degli anni Cinquanta, quando sua nonna prese quel "tenero ragazzino dai capelli biondi e con la voce profonda" che conosceva tutte le canzoni dell'epoca e lo fece cantare qua e là nei negozi della città: dal barbiere, dal droghiere... finchè arrivarono gli applausi. Fu un buon sistema per vincere la timidezza.

Sposato dal 1969 con Eva Maria Emminger, la ragazza che aveva conosciuto fin dai tempi della scuola e che è diventata una produttrice, ha avuto due figli: Johanna e Maximilian. Per loro ha sempre cercato di essere un modello: «Nell'educazione si può essere convincenti quando si mette in pratica ciò che si raccomanda. Non puoi tenere in mano una sigaretta e dire a un altro: "Ehi, non fumare". Non sei credibile».

Dopo il ruolo di Otto in «Der Fahnder», l'attore è passato ad un altra Krimiserie di successo, «Balko» e con quel telefilm, in cui interpretava il braccio destro del commissario Balko (Jochen Horst), ha vinto il suo primo Adolf Grimme Preis.

Nel 1996 ha debuttato in una serie in 13 episodi nel ruolo di protagonista: «Bruder Esel», una produzione di RTL in cui Pfaff interpretava un frate francescano e anche per questa interpretazione è stato insignito - tra il 1997 ed il1999 - con tre onorificenze: il Premio TeleStar, il Bayerischer Fernsehpreis ed un nuovo Adolf Grimme Preis.

Compiuti i cinquant'anni ha accettato di tornato al genere poliziesco con una serie per la ZDF nei panni del commissario Sperling e dal 2005 è di nuovo protagonista della serie «Der Dicke» (ARD) nel ruolo di Gregor Ehrenberg, un avvocato.

Dieter Pfaff si è spento il 6 marzo 2013 ad Amburgo, dove viveva, dopo avere a lungo combattuto contro il cancro ai polmoni.

 

 

Dieter Pfaff è Otto. (Foto ARD)
Il sogno nel cassetto.

In un'intervista a Focus, Dieter Pfaff raccontava: «Ho sempre sognato di poter essere il successore di Schimanski. Ma poi mi hanno affidato altri ruoli, tra cui quello di Sperling e non se ne è potuto più fare niente».

«Il mio modello di investigatore resta Maigret. È un personaggio che mi ha formato. In Maigret c'è qualcosa che per lo più manca nei gialli: la poesia».

 

Dieter Pfaff e Dietrich Mattausch. (Foto ARD)