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I telefilm della serie si imponevano per la loro singolarità, per un piglio che all'epoca della realizzazione era innovativamente moderno, per la spregiudicatezza. «Avere a disposizione diversi autori e registi credo sia un bene per una serie televisiva - afferma Dietrich Mattausch - perchè garantisce una vita più lunga alla produzione ed evita di cadere negli stereotipi o nella monotonia. Certo questa è anche una situazione più rischiosa perchè è anche possibile che non tutte le storie siano valide allo stesso modo». Le storie di cui era protagonista Faber sono state sempre scritte da più autori e dirette da giovani registi. Molti di questi hanno proprio iniziato con «Der Fahnder» e dopo questo esordio hanno messo la loro firma ad episodi di altri consolidati successi della televisione tedesca. Così hanno puntato su questa idea una quindicina di sceneggiatori e registi tra cui Bernd Schwamm, Werner Masten, Uwe Erichsen, Wolfgang Panzer e Dominik Graf che con grande maestria hanno saputo riprendere i luoghi comuni del giallo d'azione - il poliziotto modello e la polizia efficiente - per rivisitarli con ironia. Werner Masten ricordava che: «Le sceneggiature arrivavano solo 3 o 4 giorni prima di iniziare le riprese e spesso non erano scritte in modo avvincente. Così organizzavamo un brainstorming con gli attori per vagliare di comune accordo le scene, migliorarle dove era possibile e magari aggiungere qualche cosa che ci sembrava vantaggiosa per il risultato finale». Raccontava Dominik Graf: «All'opera, al quarto piano del palazzo della Bavaria si scrivevano le storie di Schimanski e poi anche di Faber. Là avevano le loro scrivanie Alexander Steffen e gli studenti dei primi corsi della Scuola di Cinema di Monaco: Bernd Schwamm, Michael Hild e poi Martin Gies, Ulrich Limmer, Jan Hinter; tutti sotto la guida di Georg Feil e Hartmut Grund. Sono stati loro a dare vita al coraggioso progetto di «Der Fahnder» anche se purtroppo non è andato a finire da nessuna parte. Nemmeno il lungometraggio tanto pianificato che avrebbe ancora avuto protagonista Klaus Wennemann fu mai realizzato. Avrebbe dovuto essere prodotto a metà degli anni Ottanta quando la serie era all'apice del successo. Di certo i film di Schimanski sono stati per noi un punto di riferiento». Il risultato è una serie con personaggi credibili, umani, con situazioni quotidiane. Dietrich Mattausch: «Dal suo esordio "Der Fahnder" è senz'altro una serie che ha fatto scuola e i cui caratteri sono piaciuti tanto che altre produzioni in un certo qual modo la citano. "Die Wache" e "Balko" hanno al loro interno una figura di capo molto simile a Rick». Nel corso della lunga programmazione in Germania, la serie «Der Fahnder» ha totalizzato quote di mercato fino al 40% ed è stata premiata con l'Adolf-Grimme-Preis. In Italia "Faber l'Investigatore" ha anche ottenuto il Telegatto nel 1989.
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Il
cast della serie. (Foto WDR). |
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Basic Crew è il titolo del brano che fa da sigla agli episodi di «Faber l'investigatore». Composto da Stefan Melbinger, è stato pubblicato anche in un raro 45 giri edito da Blow Up. Sul lato A si può ascoltare il "Fahnders Theme" mentre sul lato B è inciso il "Max's Theme".
La copertina del 45 giri con la sigla.
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