Non
colpisce solo l'uomo. Anche i nostri amici a quattrozampe possono ammalarsi
di diabete. Grazie ai progressi fatti in medicina veterinaria, oggi è
possibile riconoscere precocemente questa malattia ed affrontarla con la terapia
più efficace. | IN
CHE COSA CONSISTE LA MALATTIA |
-
Gran
parte del cibo che un animale (uomo compreso) mangia viene trasformata
attraverso numerose reazioni chimiche in uno zucchero semplice: il glucosio.
-
Ogni
singola cellula dell'organismo ha bisogno di questo zucchero per vivere
ed una sostanza chiamata insulina permette alle cellule di assorbire il glucosio
dal sangue: senza l'insulina, le cellule non possono "nutrirsi" e non riescono
a svolgere le funzioni vitali. -
I
cani ed i gatti (e anche gli uomini) che non producono insulina sono
affetti da una malattia chiamata diabete mellito. |
ESISTONO
DUE FORME DI DIABETE | DI
TIPO I: è caratterizzata dalla totale assenza di produzione da parte
del pancreas di insulina (diabete insulino-dipendente o giovanile).
DI
TIPO II: l'insulina, in questo caso, viene prodotta dal pancreas, ma l'organismo
non è assolutamente in grado di utilizzarla (diabete non insulino-dipendente);
questa forma di diabete si manifesta soprattutto negli animali con problemi di
obesità ed in quelli anziani. |
SINTOMI COMUNI A GATTO E CANE |
- Sete
intensa (polidipsia).
- Continua
necessità di urinare (poliuria).
- Aumento
dell'appetito (polifagia).
- Progressivo
dimagrimento.
- Debolezza
e cattivo stato di salute generale.
- Opacamento
dell'occhio, provoca un calo della vista.
I
sintomi sono diversi, comunque, a seconda della fase della malattia in cui
si trova l'animale. Il più evidente è la tendenza ad urinare
spesso, sia nei gatti (che bagnano di continuo la sabbietta, costringendo
il padrone a pulire la cassetta igienica anche 5-6 volte al giorno), sia nei cani
(che a volte non riescono a "trattenersi" fino al momento della passeggiata.
| GLI
ESAMI PER RICONOSCERLO | Poiché
altre malattie danno gli stessi sintomi, per diagnosticare il diabete si devono
fare esami particolari. Dopo aver fatto una visita generale, il veterinario
deve: -
Prelevare
un campione di sangue ed uno di urine per valutare i livelli di glucosio.
-
Ricercare
la quantità di insulina nel sangue. | GLI
ESAMI PER RICONOSCERLA | -
ESAMI
DELLE URINE: controllo della proteinuria (presenza di proteine nelle urine),
glicosuria ed ematuria (presenza di zuccheri e sangue nelle urine) e della acetonuria
(presenza di acetone nelle urine. Se si riscontra in presenza di forte glicosuria,
è indice di grave scompenso del diabete. Valori normali: assenza di acetone
nelle urine). Valutazione dell'aspetto delle urine.
-
ESAMI
DEL SANGUE: per individuare eventuali eccessi di sostanze tossiche in
circolo: esame emocromocitometrico, natriemia, potassiemia. Gli esami del
sangue per valutare la funzionalità del rene sono: azotemia, creatininemia,
fosfatasi alcalina | COME
TENERLO SOTTO CONTROLLO | Trattare
e curare il diabete mellito non è facile, soprattutto in considerazione
del fatto che dal diabete non si guarisce, ma è soltanto possibile
tenere sotto controllo la malattia. Ciò che si vuole ottenere con le
cure, è che l'animale diabetico possa condurre il più possibile
una vita sana e felice. -
FARE
ATTENZIONE ALLA DIETA Gli animali affetti dal diabete di tipo II (diabete
non insulino-dipendente) non possono essere curati con l'insulina, ma è
possibile ottenere risultati soddisfacenti controllando la dieta. Lo
scopo è abbassare il livello di zuccheri nel sangue: ciò
piò essere ottenuto alimentando l'animale solo con prodotti speciali
ricchi di fibra e poveri di zuccheri ed associando a questa dieta farmaci
ipoglicemizzanti (cioè che tendono a diminuire lo zucchero nel sangue)
che si danno per bocca. -
RISPETTARE
QUANTITA' ED ORARI La condizione indispensabile per curare e vincere la
malattia è che il proprietario sia disposto a seguire in dettaglio le
prescrizioni indicate dal veterinario. I "pasti speciali" devono essere
dati ad orari fissi e devono essere rispettate determinate quantità giornaliere.
Il primo ostacolo che si incontra è che queste "pappe" non sono in genere
molto gradite ai nostri amici. Il proprietario, però, non deve
cedere: è importante ricordare che anche un solo dolcetto può
rendere critiche le condizioni di un animale diabetico.
- FARGLI
FARE UN BUON ESERCIZIO FISICO
L'animale deve svolgere con regolarità
un buon esercizio fisico. Questo significa che: per il gatto sarà
sufficiente che il suo padrone si ricordi di farlo giocare e correre almeno
un quarto d'ora ogni giorno; il cane ha bisogno di essere portato fuori
anche più di tre volte al giorno e la passeggiata non deve essere breve.
- NON
TRASCURARE LE CURE NECESSARIE
La preoccupazione maggiore per il proprietario
di un animale che ha bisogno delle iniezioni di insulina una o due volte al giorno,
è la necessità di dover fare egli stesso le iniezioni.
Fortunatamente, è un dato di fatto che un proprietario responsabile
si impratichisce subito e si convince del fatto che il suo animale non sente
alcun dolore o fastidio particolari ogni volta che gli si pratica l'iniezione.
Ogni 3-6 mesi, il veterinario deve controllare i valori degli esami del
sangue e variare le dosi di insulina in base ai nuovi risultati. Il proprietario
non deve decidere da solo di aumentarle o diminuirle.
- I CONTROLLI
CHE SI POSSONO FARE A CASA
Strisce reattive per la determinazione del
glucosio e dei chetoni nel sangue e nelle urine. Glucosio:
pungidito per il prelievo facile e indolore del sangue capillare. Si bagna una
striscia con la goccia di sangue e si inserisce la striscia in uno strumento automatico
per l'autocontrollo della glicemia. (Il sistema sopra descritto è
quello che una persona diabetica usa per l'autocontrollo quotidiano. L'apparecchiatura
per l'autocontrollo è venduta in farmacia. Clara -infermiera-, conosciuta
in internet, mi ha aiutato i primi tempi in cui Kiwi era offeso con noi per le
iniezioni quotidiane di insulina e per i controlli del sangue dal vet. Lei ha
evitato lo stress dei controlli al suo micio Merlino, diabetico da 5 anni, con
il sistema di cui sopra). Chetoni: i test disponibili sfruttano cartine
reattive impregnate di particolari sostanze che sviluppano un colore quando poste
a contatto dei chetoni presenti nell'urina. I test sono sensibili soprattutto
all'acido acetoacetico e in modo minore all'acetone; sono invece insensibili alla
presenza di un altro corpo chetonico, chiamato beta idrossibutirrato. Non è quindi
detto che un test negativo indichi con assoluta certezza l'assenza di corpi chetonici,
perché potrebbero essere presenti nell'urina altri corpi chetonici, diversi dall'acido
acetoacetico, non evidenziabili. |
LE
COMPLICANZE SONO SERIE | Se
il diabete mellito non viene subito curato può causare complicazioni
che possono portare anche alla morte dell'animale.
-
IL
GATTO dimagrisce a tal punto che per la sua debolezza non riesce più
a muoversi e può soffrire di pancreatiti (malattie del pancreas),
con gravi problemi all'intestino.
-
IL
CANE perde la vista e soffre di pancreatiti, di infezioni alle vie urinarie,
dei polmoni e della pelle. | LA
CHETOACIDOSI | La
chetoacidosi è una grave situazione di iperglicemia che richiede terapie
di emergenza. Nel paziente diabetico, l'incapacità dell'organismo di utilizzare
il glucosio porta all'utilizzo dei grassi che lasciano, come prodotto finale del
loro metabolismo, delle sostanze di natura acida chiamate corpi chetonici. Questi
tendono a formarsi in modo particolare quando il diabete non è ben controllato
o il paziente è ammalato (febbre, vomito cronico) o è a digiuno. Questi corpi
chetonici tendono a produrre uno stato di acidosi che può essere particolarmente
grave se non è prontamente trattato: il paziente avrà dapprima nausea, vomito
e, successivamente, confusione, perdita della coscienza fino a giungere, nei casi
estremi, alla morte. | SEGUIRE
I SUGGERIMENTI DEL VETERINARIO |
Se
i suggerimenti del veterinario vengono eseguiti e se la malattia non è
ad uno stadio particolarmente avanzato al momento della diagnosi, le aspettative
di vita sono più che buone, tanto che si può parlare di anni.
| PER
PREVENIRE | Utili
attenzioni per prevenire la malattia: -
Non
far ingrassare troppo l'animale. -
Assicurargli
una dieta equilibrata. -
Movimento...
dunque dedicare un po' di tempo al gioco... divertente e rilassante non solo per
il Vostro amico ma... anche per Voi! |
CI
SONO ANIMALI PIU' A RISCHIO DI ALTRI | Circa
il 60% dei gatti diabetici manifesta la malattia di tipo II, mentre quasi
il 100% dei cani hanno quella di tipo I.
-
La
malattia può svilupparsi anche in seguito alla comparsa di malattie virali,
ormonali o del fegato che i nostri animali hanno contratto precedentemente;
inoltre, ci possono essere forme causate da medicinali oppure da sostanze tossiche
che possono aver danneggiato il pancreas.
-
Il
diabete si manifesta più spesso in animali adulti, due volte più
frequentemente nelle femmine rispetto ai maschi.
-
In
alcune razze di cani (Pinscher, barboncino, Labrador, Yorkshire; Terrier, Siberian
Husky) la patologia compare più spesso, fatto che suggerisce che essa
sia legata a fattori ereditari. |
Questa
pagina è stata liberamente tratta da "Amici di Casa" - anno 2 - n° 1 -
Gennaio 2001 |
IN
VIAGGIO | Il
diabete ben controllato non è una controindicazione al viaggio ma il viaggiatore
diabetico si trova costretto a confrontarsi con situazioni non abituali che possono
provocare episodi iper- o ipoglicemici e richiedere modificazioni delle normali
somministrazioni di antidiabetici o di insulina. Cibi inusuali, irregolarità nei
pasti, aumento della normale attività fisica, l’eventuale impossibilità a procurarsi
o a somministrare la dose abituale di insulina. Quest'ultima dovrebbe essere mantenuta
in fresco, tuttavia conserva le sue caratteristiche e attività per mesi anche
a temperatura ambiente purché non ecceda il 30°C. La necessità di insulina potrebbe
variare durante il viaggio in conseguenza del variare del fuso orario. Per coloro
che assumono antidiabetici orali non si consiglia una variazione della frequenza
nell’uso del farmaco abituale, mentre per coloro che richiedono la somministrazione
di insulina è necessario un aggiustamento del dosaggio quando il viaggio comporta
una variazione di almeno sei fusi orari; negli altri casi può essere mantenuto
lo schema abituale accordandolo con il fuso orario della destinazione. Le indicazioni
sul corretto uso dell’insulina possono soltanto essere generiche e i viaggiatori
prima della partenza dovrebbero riferirsi al proprio medico che conosce l’esatta
dose necessaria. Viaggi verso Est: il giorno viene abbreviato. Pertanto,
al momento dell’arrivo, la dose mattutina dovrebbe essere ridotta a due terzi
della dose abituale. Se il livello di glucosio, controllato mediante destrostix,
rimane elevato per le dieci ore successive (> 240 mg%) sarà indicata una dose
aggiuntiva di insulina pari ad un terzo della dose standard. Viaggi verso
Ovest: in questo caso il giorno si allunga. Pertanto, potrebbe rendersi necessaria
una dose aggiuntiva se il livello di glucosio rimane elevato ancora 18 ore dopo
la dose del mattino. | Viaggiatore
diabetico - Dispositivi da portare in viaggio Portare
un segno distintivo che consenta un rapido riconoscimento della condizione di
diabetico, una certificazione medica indicante lo stato diabetico, la dose quotidiana
standard di insulina ed il recapito del Medico curante. Autonomia terapeutica:
quantità sufficiente di insulina per l’intero viaggio; prescrizione di insulina
(in lingua inglese). Siringhe in numero sufficiente per il viaggio, accompagnate
da lettera (in inglese) che ne documenti l’impiego. Un flacone di Insulina
pronta per emergenze. Strisce reattive per la determinazione del glucosio
e dei chetoni nel sangue e nelle urine. Zucchero o alimenti per ipoglicemia.
Mantenere tutto l’occorrente nel bagaglio a mano. In
viaggio | |
Chetoni
o Corpi chetonici
Elementi chimici che il corpo produce quando le cellule bruciano grassi invece
di zuccheri. Chetonuria
Presenza di chetoni nelle urine. Ciò avviene quando i chetoni si sono accumulati
nel sangue in quantità talmente alta da comparire nelle urine. Glicemia
Indica
la quantità di glucosio nel sangue. Si parla di "iperglicemia" quando c'è
molto glucosio e di "ipoglicemia" quando ce n'è poco. Glucosio
E'
uno zucchero semplice che ogni cellula utilizza per ottenere l'energia per vivere;
si ottiene dalla digestione degli alimenti. Insulina
Ormone secreto dal pancreas importante nel metabolismo degli
zuccheri e dei lipidi. Malattia
ormonale Malattia
che coinvolge una o più ghiandole dell'organismo (tiroide, ipofisi, fegato,
ghiandole surrenali). Pancreas
Ghiandola,
situata vicino allo stomaco, che produce sostanze con funzioni specifiche. Alcune
di queste vengono riversate nell'intestino e servono a digerire il cibo; altre,
tra cui l'insulina, vengono rilasciate nel sangue e servono a regolare il livello
di zuccheri nel corpo. |
Links |
CAROTINA
- Una storia di diabete felino (sito personale) |
DIABETE
- Versione italiana di Diabetes Portal | DIABETE
- Progetto Diabete: il portale italiano dedicato al diabete |
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