Roma,
500 specializzati e specializzandi
(inviato
da Accardo)
Mercoledì
26 u.s. a Roma, in piazza Montecitorio, si è svolta
la manifestazione di protesta nazionale.
Lappuntamento
era alle 13 ma naturalmente già molto prima alcune
decine di sissini si aggiravano inc
zatissimi per la
piazza. La partecipazione è stata discreta, stimerei
circa 500 persone. Tralascio i dettagli meno significativi
(polizia, barricate ecc.) e passo alla cronaca dei momenti
più salienti.
Speravamo di riuscire ad ottenere un incontro con la
commissione cultura, ma la cosa non è stata possibile,
ufficialmente per la mancanza di referenti del
MIUR.
In
ogni caso una nostra delegazione, costituita da Pasquale
Sasso, Enzo Arte e una collega (forse della SSIS perugina)
di cui non conosco il nome, è riuscita a farsi accogliere
alla Camera.
La
delegazione ha incontrato gli On. Palmieri di F.I. (uno dei
firmatari dellO.d.G.) e Maggi (AN) della commissione
cultura. Dallincontro non sembrano essere emersi elementi
interessanti o nuovi, fondamentalmente. Da quanto ha riferito
Enzo Arte, pare che gli stessi firmatari dellO.d.G.
De Laurentiis non sapessero bene di cosa si trattasse.
Intanto
in piazza si è continuato a manifestare fino alle
17.30 (complimenti soprattutto ai colleghi Umbri). Durante
le circa 3 ore di manifestazione alcune parlamentari si sono
avvicinate ai manifestanti per conoscere le motivazioni della
protesta tra queste lOn. Bindi (ex Ministro della
sanità), lOn. Bimbi (della Margherita)
e lOn. Sasso (commissione cultura).
Alcuni
di noi hanno avuto modo di spiegare loro le ragioni della
protesta. In particolare Luca Leone dellindirizzo
linguistico letterario ha, a mio parere, ben rappresentato
la questione allOn. Bindi. Il sottoscritto ha
avuto modo di discorrere a lungo con lOn Bimbi
che sorprendentemente (considerato che è una docente
universitaria) ha dato limpressione di ritenere la
SSIS una sperimentazione superata dalle future lauree
specialistiche. Su questo punto abbiamo avuto un discreto
scontro dialettico.
In attesa del ritorno della delegazione ho avuto modo
di conoscere numerosi colleghi (indirizzo musicale e linguistico
di Roma, indirizzo informatico di Salerno, numerosi colleghi
di Perugia e alcune colleghe di Udine) tutti erano animati
da grande fervore e determinazione (colleghi così sono
lorgoglio sissino). Un umore comune ci unisce e soprattutto
un messaggio mi è parso inequivocabile: tutti concordavano
sulla necessità di organizzare manifestazioni più
eclatanti, poiché il solito picchettaggio
non sembra attirare linteresse né dei media né
dei politici.
Molti
volantini sono stati distribuiti ai passanti e diversi documenti
sono stati consegnati agli onorevoli incontrati in piazza.
Personalmente ho curato i collegamenti telefonici con alcune
piazze che manifestavano in contemporanea e ho avuto modo
di verificare che la cosa (se organizzata meglio) può
essere molto utile, infatti, ad esempio è stato utile
sapere che i colleghi di Napoli avevano ottenuto che il
CSA faxasse un loro documento al MIUR segnalando la manifestazione
in questo modo ho potuto comunicare alla Bindi e alla Bimbi
che con noi manifestavano altre piazze e che la cosa era testimoniata
anche dai fax di segnalazione inviati al MIUR dai CSA. Vi
assicuro che sia la Bindi che la Bimbi hanno trovato la cosa
interessante, hanno colto probabilmente un senso di partecipazione
più ampio di quello espresso dai 500 sissini di piazza
Montecitorio.
Grande
collaborazione ho avuto da Maurizia Cherubin Orlandi
che aveva preparato il terreno della manifestazione recandosi
martedì a Roma per degli incontri informali con dei
parlamentari.
Nel
frattempo, credo intorno alle 16, in piazza arrivava la notizia
della conferenza stampa tenuta dalla Moratti in videoconferenza
dal TED durante la quale pare che il collega Adamo
Olivieri sia riuscito a porre una domanda al ministro
che però ha dato una risposta generica, ma questa è
unaltra storia.
Tornando
alla delegazione e ai documenti distribuiti si è cercato
di rimarcare linfondatezza e la sproporzionata regalia
che lO.d.G. De Laurentiis propone a favore dei colleghi
ordinariati e riservisti. Inoltre abbiamo più volte
sottolineato quanto sia sospetta questa manovra che necessariamente
inasprisce nuovamente la contesa tra i diversi precari e aspiranti
docenti in considerazione della volontà più
volte espressa dal MIUR e dal Ministero del Tesoro di non
procedere con le immissioni in ruoloneanch e per lanno
accademico 2003/04.
A
tutti i politici incontrati o contattati telefonicamente è
stato ricordato quanto siamo determinati a difendere i nostri
diritti assicurando che un eventuale accoglimento della tabella
proposta da De Laurentii nel testo del D.D. provocherebbe
una pioggia di ricorsi che potrebbero paralizzare le G.P.
e ciò per alcuni politici, quelli più viciniai
sindacati, non è una buona notizia. Intorno alle 18
abbiamo cominciato a smobilitare convinti che la scarsa partecipazione
sia la nostra più grande debolezza, una debolezza che
potrebbe costarci cara.
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