In
attesa del DM per la riapertura delle graduatorie permanenti:
alcune riflessioni
Era
atteso per oggi, 17 04 03, il nuovo DM per l'apertura delle
graduatorie permanenti, ma il dibattito è ancora aperto.
Secondo
un articolo pubblicato
sul Sole 24 ore sarebbe in dubbio anche l'immissione nelle
graduatorie degli abilitati del III ciclo SSIS.
Certa
sarebbe invece l'attribuzione del "bonus"
di 18 punti alle abilitazioni non-SSIS.
Il
dibattito che vedrebbe schierati Ministro, Udc e sindacati
contro gli abilitati e abilitandi SSIS vorrebbe salvaguardare
le posizioni conquistate dai precari "storici".
Ma
l'assegnazione dei 18 punti a tutti gli abilitati non-ssis
non mira a salvaguardare la permanenza "storica"
nelle graduatorie di terza fascia: appare chiaro.
C'è
di più, si discute anche se assegnare i 18 punti
agli abilitati SSIS. Cioè, questi ultimi, potrebbero
scegliere in alternativa ai 30 punti, i 18 più i due
anni di servizio che la sentenza
del CdS non permette di cumulare, raggiungendo quota
42 punti.
Altro
che salvaguardare il precariato storico (ammesso che esista
nella terza fascia un precariato storico), i motivi
di questa scempiaggine sono di puro sapore politico.
Il
bersaglio? Le Università.
I
sindacati, cavalcando l'onda precari, hanno lavorato per invalidare
il percorso SSIS e si apprestano a mirare alla torta
del 3+2. (Ma queste sono solo supposizioni).
A
farne le spese un bel po' di lavoratori che si sono visti
cambiare il mazzo di carte mentre si giocava a formare "il
professore":
- prima
si sono visti tolti il servizio nei due anni di frequenza
SSIS (soluzione caldeggiata dalle stesse Università
"perchè il percorso formativo nelle scuole di
specializzazione doveva essere esclusivo e impegnativo");
- poi
l'assegnazione di 18 punti agli altri abilitati, che sommati
ai due anni di servizio, dai sissini non cumulabili, superano
di gran lunga gli ormai inutili 30 punti.
Vittime
sacrificali, immolate per un più alto ideale. Siatene
fieri, cari colleghi.
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