Lettera
aperta:
Gentile redazione de "La tecnica della scuola"
Vi
ringrazio per lo spazio concesso sul vostro sito alla manifestazione
organizzata dal Cnss (Coordinamento Nazionale Specializzati
e Specializzandi SSIS) e dal KIUS (Coordinamento InterUniversitario
Specializzandi e Specializzati SSIS).
Ho
letto e riletto l'articolo.
La redazione ha avuto, credo, il merito di non passare sotto
silenzio la manifestazione indetta dal Cnss e dal KIUS come,
invece, il resto della stampa.
Ma, nonostante lo sforzo profuso, il senso dell'articolo
pubblicato mostra una vostra incapacità,
poco celata, di essere imparziali. (Articolo
datato 14/11 ma magicamente sparito dalla home page del vostro
sito a seguito di alcune e-mail di protesta . Eppure sono
ancora presenti articoli datati 4/11. L'articolo è
ben custodito nei nostri hard disk).
Una parzialità che risulta dallo spazio dedicato
alle ragioni delle SSIS di appena 6 righe contro le 19 dedicate
alle "ragioni" dei precari.
Non
si tratta solo di una questione aritmetica!
L'autore
dell'articolo, citando (abilmente) un comunicato stampa inviato
dai precari alla vostra redazione, "si mette in bocca"
le loro "ragioni".
Il
risultato è questo:
- le
SSIS sono la causa che ha aggravato la questione precariato;
- ai
sissini, il MIUR, ha regalato 30 punti;
- ai
sissini devono togliere i 30 punti aggiuntivi.
Non
sarò un giornalista, ma una domanda vorrei porvela:
é questa la posizione de "La tecnica della
scuola" sulle SSIS?
"Le
ssis sono Scuole di Specializzazione nate al fine di
migliorare la formazione del personale docente e garantire
indubbi vantaggi alla Scuola Italiana ormai inserita in un
contesto europeo.
Il
percorso prevede, per ogni singola classe di concorso attivata
il superamento di più prove di selezione in rapporto
ai posti disponibili che il Ministero dell'Istruzione dell'università
e della Ricerca (MIUR) stabilisce .
La frequenza è biennale e obbligatoria per un ammontare
di 1200 ore circa, distribuite tra lezioni frontali, laboratori
e tirocinio." (Citazione)
Nessuno
ci regala alcunchè.
La
redazione del KIUS e del Cnss ha lavorato su un comunicato
stampa, giunto alla vostra redazione, che ritengo
molto più:
- obiettivo;
- esaustivo;
- articolato
e soprattutto
- privo
di menzogne.
Non
vorrei essere frainteso.
Non rimprovero la redazione di non aver scritto in modo entusiasta
della manifestazione.
Ciò che denuncio è una faziosa scelta delle
fonti.
Che
l'attacco alle SSIS si basi sull'alterazione del vero,
strumentalizzata a fini politici, non è un segreto.
Vedi premesse del famoso
o.d.g; non sarebbe che l'inizio.
La
vostra redazione, cogliendo a piene mani dal comunicato
dei precari, ha avvalorato queste bugie e se n'è
fatta portavoce.
Ho
letto un'opposizione alle SSIS che può solo
basarsi sulla menzogna e che conta sul basso potere contrattuale
degli specializzati a causa del loro esiguo numero. Pochi
anche per incidere sul budget di una rivista.
È
questa la posizione de "La tecnica della scuola"
sulle SSIS?
Amareggiato,
ma certo di un chiarimento rivolgo
Cordiali saluti
Paolo
Damanti
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