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Seminario Nazionale AND Associazione Nazionale Docenti

"Gli spazi del sapere: istruzione,territorio e ruolo delle associazioni professionali" Milano - Sala Auditorium Consiglio Regionale della Lombardia 5/11/02
Intervento della Dott.ssa Lucia Tiziana Lo Russo
Referente KIUS (Coordinamento InterUniversitario Specializzati e Specializzandi SSIS)

2. LE SSIS e le "leggende metropolitane" sulle SSIS

3. I media e lo scontro "precari" vs "SISSINI": i media raccontano i sissini"

4. Breve cronistoria delle vicissitudini normative e dei procedimenti legali che gravano sugli Specializzati e Specializzandi SSIS

5. Verso una Associazione ?

 

 

1. Il KIUS (Coordinamento InterUniversitario Specializzati e Specializzandi SSIS) nasce nel Novembre 2001 come Coordinamento InterUniversitario Specializzandi SSIS che avevano intrapreso la battaglia al fine di poter essere inseriti nelle Graduatorie Permanenti.
Infatti, la legge 333/01 prevedeva l'apertura delle GP a Febbraio e la relativa chiusura a Maggio, dove il Decreto Direttoriale 12/02/02 diceva a chiare lettere che avrebbero potuto presentare tale domanda coloro che stessero al momento frequentando le SSIS a patto che i corsi si fossero conclusi e il titolo conseguito entro e non oltre il 31/05/02.
I calendari accademici delle SISS hanno dovuto adeguarsi a tali scadenze istituendo una sessione anticipata in modo che gli aspiranti potessero iscriversi "con riserva", ovviamente previo ottenimento del titolo.

Il KIUS ha quindi visto tra i fondatori Specializzandi del cosiddetto II ciclo (coloro che hanno iniziato la SISS nella'A.A. 2000/2001 e l'anno portata a termine nel 2001/2002. Si è poi connotato come organo di auto-aiuto e auto-tutela che lavora prevalentemente in ML Nazionale e ML locale. Al suo interno vi sono referenti regionali (che hanno coordinato iniziative locali) e che rimangono in contatto con la SISS di appartenenza anche dopo l'ottenimento del titolo. Il metodo di lavoro è altamente collaborativo e democratico. Le decisioni vengono prese in gruppo attraverso un confronto reso possibile dalle nuove tecnologie.

Il CNSS (Coordinamento Nazionale Specializzati e Specializzandi) ha avuto tra i fondatori i cosiddetti "pionieri" cioè coloro che si sono iscritti alle SSIS nel primo anno della loro istituzione, cioè l'A.A. 1999/2000. Costoro hanno svolto altre battaglie: inizialmente hanno sperimentato sulla propria pelle un certo vuoto normativo che ha accompagnato l'istituzione dei Corsi. Solo durante la frequenza dei Corsi il CNSS ha ottenuto l'assicurazione che il titolo che veniva ad essere conferito sarebbe stato a tutti gli effetti di legge abilitante (Legge 306/00). Ciò solo per citare una delle iniziative che il CNSS ha portato avanti. Il CNSS da' molto spazio ad una lista più aperta reperibile sui sito.

Ora i due Coordinamenti , che rappresentano Specializzati e Specializzandi di tutte le SSIS d'Italia stanno lavorando assieme: sono reperibili in rete e sono in collegamento con i siti delle varie SSIS Regionali (Istituzionali o meno).

Cosa unisce i due coordinamenti maggiormente?
Per ora soprattutto l'affermazione della propria identità di Specializzati e Specializzandi .
Ciò però, purtroppo, in un clima che a loro è ostile.
Perché? Perché le SSIS sono una novità, una grande novità.

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2. Cos'è la SISS?
Al fine di migliorare la formazione del personale docente, garantire indubbi vantaggi alla Scuola Italiana ormai inserita in un contesto europeo, equiparando la formazione del docente, appunto, con la relativa formazione per esempio in Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, con legge del 19/11/1990 sono state istituite le Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario (S.S.I.S.)

Queste, a partire dall'anno accademico 1999/2000, sono state istituite all'interno delle facoltà universitarie su tutto il territorio nazionale. Un'istituzione, quella delle SSIS che è quindi "passata" attraverso diversi Governi.

Il percorso prevede, per ogni singola classe di concorso attivata (Italiano, Lingua Straniera, Matematica…) il superamento di più prove di selezione in rapporto ai posti disponibili che il Ministero dell'Istruzione dell'università e della Ricerca (MIUR) stabilisce .
La frequenza è biennale e obbligatoria per un ammontare di 1200 ore circa, distribuite tra lezioni frontali, laboratori e tirocinio.

Quest'ultimo, si svolge in scuole statali nelle quali viene attivata una convenzione con l'Università.

Lo specializzando, sotto la supervisione di un "tutor" - il Supervisore di Tirocinio - (un docente della scuola secondaria e superiore in semi-esonero) segue il "docente accogliente" durante l'attività didattica completando la sua formazione professionale attraverso attività pratiche.
Il biennio si conclude con la redazione di una tesi e il superamento di un esame scritto e orale con valore abilitante.

A tale percorso è stato attribuito un punteggio aggiuntivo di 30 punti nelle graduatorie permanenti di ogni provincia, punteggio che va a sommarsi a quello relativo al voto di abilitazione.

Aggiungo che il costo di questa qualificazione è a carico dello Specializzando, e non è poco ingente, seppure equamente commisurata al livello di formazione fornito e in linea con altre Scuole di Specializzazione in essere, sebbene in altri Paesi europei venga conferito un salario sotto forma di una borsa di studio (che qui è conferita con singoli decreti rettorali solo in numeri minimi a categorie troppo esigue e comunque al termine degli studi).

Purtroppo da quando i "sissini" - nomignolo talvolta dispregiativo talvolta semplicemente denotativo - sono diventati una realtà in carne e ossa, cioè con l'uscita dalle Scuole di Specializzazione dei primi abilitati, si è verificata la creazione spontanea di una serie di "leggende metropolitane" e la relativa guerra di cui credo abbiate avuto notizia.

Le scuole di specializzazione per l'insegnamento non sono scuole:
· facili…per studenti ricchi… dove finisce chi non è riuscito a superare l'ordinario…che regalano l'abilitazione… frequentate da giovani neolaureati…
Il punteggio aggiuntivo (30 punti) nelle graduatorie permanenti cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite ssis non è:

  • · una cosa illegale
  • · un regalo ad una categoria privilegiata
  • · un'idea del governo Moratti
  • · una novità introdotta dal recente decreto che ha riaperto le graduatorie permanenti

Il punteggio aggiuntivo (30 punti) nelle graduatorie permanenti cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite ssis è invece:

  • · stabilito per la prima volta dal Decreto Ministeriale n. 460 del 24 novembre 1998 che istituisce le ssis e che testualmente parla di un "punteggio aggiuntivo rispetto a quello spettante per l'abilitazione conseguita secondo le norme previgenti alla istituzione delle Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario e più elevato rispetto a quello attribuito per la frequenza ad altre scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari"
  • · confermato da una norma di valore superiore, la Legge 306 del 27/10/2000, che sanciva il valore concorsuale dell'esame finale ssis e stabiliva che un Decreto Interministeriale avrebbe dovuto determinarne il valore del punteggio aggiuntivo
  • · fissato definitivamente in 30 punti dal Decreto Interministeriale n. 268 del 4 giugno 2001


Dal punto di vista legale, dunque, il punteggio aggiuntivo all'abilitazione SSIS, ed a nessun'altra, è assolutamente legittimo e non ha cambiato le regole del gioco in corso; già un anno prima che venissero banditi l'ordinario e i riservati si sapeva che l'abilitazione ssis avrebbe garantito nelle graduatorie permanenti un punteggio aggiuntivo.

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3. Vediamo allora come vengono raffigurati gli Specializzati e Specializzandi SSIS. Mi riferirò ad articoli di stampa apparsi su autorevoli testate e siti:

ecco un articolo tratto dal sito www.territorioscuola.it datato 10/09/02.
Buttiglione critica la riforma Moratti

FRANCAVILLA. "L'abbiamo fatta veramente grossa con questa Ssis". Così, ieri pomeriggio, nella sala consiliare del municipio di Francavilla, il ministro alle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, si è schierato al fianco dei docenti precari rimasti senza cattedra dopo anni di insegnamento, perché superati dai giovani neo abilitati delle scuole universitarie di specializzazione all'insegnamento secondario, grazie a un bonus di 30 punti che li ha portati in testa alle graduatorie. Il ministro Buttiglione, nel corso dell'incontro organizzato dalla Cisl scuola di Chieti, che ha visto la presenza di oltre 500 precari riuniti nel Mdp (Movimento docenti precari) della provincia di Chieti, ha ascoltato con attenzione gli interventi dei professori che hanno espresso rabbia e amarezza per una situazione che, nel solo Abruzzo, ha lasciato a casa e senza più alcuna certezza per il futuro, almeno 1.000 insegnanti.

I precari, tutti pluriabilitati a seguito di concorsi ordinari e con anni di servizio alle spalle, spesso effettuati nelle sedi scolastiche più disagiate, hanno chiesto al Ministro il rispetto dell'anzianità di servizio. "Abbiamo servito fedelmente la scuola e ora ci ritroviamo con un pugno di mosche" ha sintetizzato, per tutti, Lucia Vincitorio. Tante e assurde le singole vicende che vedono protagonisti insegnanti che hanno superato i 40 anni e che "non sono più in condizione di continuare a lavorare nella scuola ma, contemporaneamente, sono troppo anziani per imparare un lavoro diverso" ha sottolineato Andrea Leonzio, della Cisl scuola. "Come leader dell'Udc, e non come ministro, in quanto non ho le competenze specifiche, riporterò il problema al confronto fra il mio partito e il ministro alla Pubblica istruzione, Letizia Moratti. Incontro che si terrà alla metà del mese.

In seguito presenteremo una proposta di legge, tesa a ricreare un equilibrio nella valutazione del percorso professionale degli insegnanti. E' giusta l'istituzione della Ssis" ha continuato Buttiglione, "una scuola che consenta ai futuri docenti di imparare ad insegnare, ma va regolamentata e graduata. Dieci anni di rapporto con gli studenti, se autentici, valgono molto di più di un qualunque corso di formazione. Non si possono cambiare la carte ai docenti che hanno progettato la propria carriera professionale secondo le leggi. E' giusto, invece, dettare nuove regole ai futuri insegnanti". Poi l'incarico all'assessore regionale Mario Amicone, per raccogliere le istanze dei precari ed elaborare una valida proposta per modificare la riforma Moratti.

Insomma, il "sissino" sarebbe il responsabile di tutte le lacune della politica del reclutamento dei docenti.
Mistificazione ulteriore il fatto che le SSIS siano un'invenzione dell'ultima ora, dell'ultimo governo, dell'odierno Ministro alla P.I..

A comprova:
"PROPRIO SICURI CHE QUEI "PROF" ABBIANO IMPARATO A INSEGNARE?" ( Sette n° 39)

Caro Direttore,
vorrei tornare sulle Ssis, "le scuole per i prof". Chi ha partecipato al concorso a cattedra, non l'ha superato e si è iscritto a un corso Ssis a pagamento ha ottenuto la specializzazione e, con il bonus di 30 punti , ha scavalcato in graduatoria chi ha superato il concorso. Probabilmente è questo il paradosso più evidente. Ma ce n'è un altro più grave: come fa a insegnare come s'insegna chi non ha mai insegnato ( cioè i docenti universitari) ?
Giancristiano Desiderio, via Internet

A parte una certa confusione sulla polemica della formazione in Università, la spietata radiografia di un "sissino" è chiara: stereotipato fino alla barzelletta.
Certo, se una responsabilità c'è da parte del M.I.U.R. è quella di non aver istituito una graduatoria riservata per gli Specializzati SSIS a cui attingere per le immissioni in ruolo o di avere mischiato in un unico grande metaforico "pentolone" Ordinaristi, Abilitati del Concorso riservato, altri Abilitati e Specializzati SSIS - che si sono inequivocabilmente formati in altro modo. Cioè senza debitamente valorizzare le "risorse umane "che ha voluto qualificare in modo innovativo. E senza prevedere adeguatamente un simile sollevamento di scudi (che risulta scandaloso in quanto basato su preconcetti).

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4. E poi ovviamente non si può non parlare delle famigerate sentenze al TAR: qui serve una cronistoria.

Nessuna normativa ha mai vietato allo specializzando di frequentare la Scuola di Specializzazione e di lavorare nel contempo nelle scuole. Anzi, gli iscritti potevano usufruire dei permessi-studio retribuiti.

Dietro ricorso dei "precari", per l'annullamento della tabella di valutazione del servizio e dei titoli elaborata dal MIUR, il T.A.R. del Lazio III sez., in data 20/05/02, ha sancito come illegittimo il principio della cumulabilità del punteggio derivante dal servizio con quello derivante dalla frequenza S.S.I.S. (cioè i 30 punti aggiuntivi).

Quindi il 25 Maggio 2002 il TAR del Lazio pronuncia sentenza sul ricorso n.4338/02, ritenendo ben motivati i trenta punti aggiuntivi, ma illegittima la valutazione del servizio eventualmente prestato contemporaneamente alla frequenza dei corsi SSIS. Il ricorso n.4338/02 non contestava detta valutazione.

L'Avvocatura Generale dello Stato diserta la discussione del ricorso. La costituzione degli specializzati come controinteressati è dichiarata dal tribunale "inammissibile". Il TAR del Lazio pronuncia sentenza in assenza di contraddittorio. La sentenza evidenzia la scarsa competenza del tribunale amministrativo in materia di istruzione: tra l'altro è affermato che gli specializzati "possono spendere il punteggio aggiuntivo di trenta punti sia ai fini dell'inserimento diretto nelle graduatorie permanenti, sia ai fini del concorso", cosa palesemente erronea (DIM n.268/01, art.8).

I primi giorni di giugno 2002 il Ministero dell'Istruzione, pur condannato al pagamento di 12000 euro di spese processuali per una sentenza che lo vede soccombere su una questione non contestata dai ricorrenti, pur avendo prodotto atti amministrativi volti ad agevolare la frequenza dei corsi SSIS durante il servizio (Circolare 130/00, art.5,art.6,art.7 del Contratto Collettivo Nazionale Comparto Scuola), dichiara che non intende ricorrere in Consiglio di Stato contro detta sentenza. Oltre mille specializzati invece fanno ricorso.

La Circolare Ministeriale n.69 del 14 giugno 2002 recepisce le indicazioni del TAR del Lazio e dispone le modalità di correzione delle graduatorie permanenti, già pubblicate gli ultimi giorni di maggio 2002: "la detrazione dovrà essere effettuata solo se risultino valutati servizi prestati contemporaneamente alla frequenza dei corsi e limitatamente alle graduatorie in cui l'aspirante abbia beneficiato dell'attribuzione dei 30 punti". I Centri Servizi Amministrativi (C.S.A.) tuttavia danno applicazioni diverse a questi dettami, spesso penalizzando oltremisura gli specializzati.
Contro detta Circolare vengono presto presentati numerosi ricorsi ai TAR da parte di numerosi docenti precari.

Il 2 luglio 2002 il Consiglio di Stato, con l'ordinanza 2769/02, respinge (in tre righe) la richiesta di sospensiva degli effetti della sentenza di maggio del TAR avanzata dagli specializzati SSIS.
Ad agosto 2002 il TAR del Lazio pronuncia sentenza sul ricorso n.8050/02, giudicando illegittima la Circolare n.69. Su tale sentenza il Ministero ricorre in Consiglio di Stato.

A settembre da parte dei C.S.A. iniziano le procedure di assegnazione degli incarichi a tempo determinato, sulla base delle graduatorie permanenti corrette secondo la Circolare n.69. Ha inizio l'anno scolastico.

L'8 ottobre 2002 il Consiglio di Stato concede al Ministero la sospensiva sugli effetti della sentenza di agosto del TAR del Lazio.

Riteniamo che la presunta incompatibilità tra l'attività lavorativa e la frequenza SSIS, indicata dal T.A.R., si basi su motivazioni opinabili quali "la complessità, l'articolazione oraria e l'obbligo di presenza ai corsi SSIS", fattori che, secondo tale interpretazione, porterebbero "ad escludere la compatibilità di fatto con il contemporaneo svolgimento del servizio d'istituto". "Servizio che - in base alla decisione del T.A.R. - non può essere valutato autonomamente, avendo valore di esercitazione pratica e di tirocinio obbligatorio, non cumulabile con il punteggio aggiuntivo".
Tuttavia, si precisa che l'articolazione pomeridiana dei corsi consente di poter svolgere l'attività lavorativa al mattino, e che la normativa in merito al diritto allo studio ne facilita la compatibilità.

Va sottolineato che tale servizio non può essere confuso con un presunto tirocinio, poiché il tirocinio viene effettuato a norma di legge in ore diverse dal servizio, e debitamente documentate, secondo precise indicazione fornite dall'Università.

Considerando, inoltre, che il servizio prestato dagli specializzandi viene riconosciuto ai fini pensionistici, non si vede perché essi debbano essere privati del diritto alla valutazione di tale servizio sul piano giuridico.

Ora invece le nuove sorprese:
Il 16 ottobre 2002 il Senato impegna il Governo, ai fini della formazione delle graduatorie permanenti, ad "assicurare il medesimo punteggio a coloro che abbiano conseguito la specifica abilitazione a seguito di partecipazione a procedure concorsuali o abilitanti e a coloro che abbiano conseguito l'abilitazione a seguito di superamento dell'esame di Stato al termine delle scuole di specializzazione". L'O.d.G. è approvato all'unanimità. Gli specializzati sono sconcertati dall'ignoranza della materia desumibile dalle parole del Relatore, Sen Asciutti, Presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, che al Senato riferisce che "agli abilitati mediante concorsi per titoli ed esami non era stato consentito di accedere ai corsi-concorsi delle SSIS", cosa palesemente erronea.

Il 19 novembre il Consiglio di Stato si esprimerà in merito ai ricorsi sulla sentenza di maggio del TAR del Lazio, giudicando su tutte le questioni da allora poste.

Entro il 24 novembre 2002 dovrà essere convertito in legge il decreto-legge 25 settembre 2002, n.212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale. E' possibile che in sede di tale conversione siano approvati, anche sotto forma di emendamenti, provvedimenti volti a disconoscere l'elevata professionalità acquisita dagli specializzati nel biennio di formazione SSIS.

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5. Come si può evincere, la storia degli Specializzati e Specializzandi SSIS appare più come quella di un inviato spedito senza strumenti in uno scenario di guerra.
Le armi le stiamo affinando sebbene il fronte "nemico" sia molto esteso: colleghi, associazioni sindacali, esponenti di partito. E' grave anche il fatto che solo saltuariamente i Supervisori di Tirocinio, i Direttori SSIS e in ultimo la CODISSIS abbiano preso posizioni contro questa programmatica volontà di screditare gli Specializzati e la spendibilità del titolo da loro conseguito.

Sono state a tutt'oggi più utilizzate le energie a contrastare questi accadimenti che quelle che si vorrebbe proferire nella professione.
La volontà di unirsi in Associazione c'é. Stiamo redigendo uno Statuto, ma come si può evincere da questa mia cronaca, nostro malgrado, abbiamo purtroppo emergenze prioritarie.

 

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© KIUS Coordinamento InterUniversitario Specializzati E Specializzandi SSIS